Commercio extra UE, avanzo italiano a 6,9 miliardi di euro a novembre 2025 grazie al calo delle importazioni e stabilità dell'export

Secondo l’Istat, la flessione delle importazioni e il miglioramento del deficit energetico hanno compensato il calo dell’export, sostenendo il saldo commerciale con i Paesi extra UE

Il commercio estero dell’Italia con i Paesi extra Unione europea presenta un andamento articolato: esportazioni sostanzialmente stazionarie, importazioni in forte diminuzione e un avanzo commerciale in crescita, che nel mese di novembre 2025 ha raggiunto 6,9 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 5,3 miliardi registrati nello stesso mese del 2024. È quanto emerge dai dati diffusi da Istat, che evidenziano come il rafforzamento del saldo commerciale sia stato favorito soprattutto dalla contrazione degli acquisti dall’estero. In parallelo, il deficit energetico si è attestato a 3,152 miliardi di euro, in netto miglioramento rispetto ai 4,177 miliardi di un anno prima.

L’andamento dell’export su base annua

Nel dettaglio, a novembre l’export verso i Paesi extra UE ha registrato una flessione tendenziale del 3,3%, dopo il +4,1% di ottobre. Il calo è attribuibile principalmente alla riduzione delle vendite di energia (-37,8%), beni di consumo durevoli (-27,2%), beni strumentali (-6,3%) e beni di consumo non durevoli (-1,2%). In controtendenza risultano invece i beni intermedi, che segnano un incremento dell’11,9%, confermandosi il comparto più dinamico sul fronte delle esportazioni.

Importazioni in contrazione e impatto sul saldo

Sul lato delle importazioni, la flessione è stata ancora più marcata, con un calo tendenziale dell’11,3%. La riduzione riguarda tutti i principali raggruppamenti merceologici, ad eccezione dei beni intermedi, che mostrano un lieve aumento dello 0,9%. La contrazione degli acquisti dall’estero ha rappresentato il principale fattore di rafforzamento dell’avanzo commerciale, contribuendo in modo significativo al miglioramento del saldo complessivo.

Dinamiche geografiche degli scambi

Dal punto di vista geografico, le esportazioni italiane risultano in forte diminuzione verso Turchia (-41,1%), Paesi Asean (-21,6%) e Regno Unito (-18%). Calano anche le vendite verso Paesi Mercosur (-5,8%) e Stati Uniti (-3%). In aumento, invece, le esportazioni dirette ai Paesi Opec (+18,8%) e alla Svizzera (+12,2%). Sul fronte delle importazioni, la contrazione più ampia riguarda i Paesi Opec (-34,6%), seguiti da Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Turchia e Cina, mentre crescono gli acquisti da Paesi Asean, India e Mercosur.

Il quadro congiunturale e trimestrale

Guardando al breve periodo, a novembre 2025 le importazioni mostrano una riduzione congiunturale del 7,4%, mentre l’export risulta complessivamente stabile. Su base trimestrale (settembre-novembre 2025), le esportazioni diminuiscono dello 0,4% e le importazioni dello 0,9%, confermando un quadro di debolezza degli scambi ma con effetti positivi sul saldo commerciale complessivo.