Terna, a novembre 2025 fabbisogno elettrico a 25,5 miliardi di kWh (+1,7%); crescono i consumi industriali e la produzione fotovoltaica

Nei primi undici mesi dell’anno il fabbisogno in calo dello 0,8%, rinnovabili al 31,9% della domanda e capacità di accumulo in crescita del 44% a 17.758 MWh

A novembre 2025 il fabbisogno di energia elettrica in Italia ha raggiunto 25,5 miliardi di kWh, registrando un aumento dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Il dato emerge dalle rilevazioni di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, e rappresenta un segnale di crescita in un contesto caratterizzato da condizioni climatiche meno favorevoli: il mese ha infatti avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (20) dell’anno precedente, ma una temperatura media inferiore di 0,5°C. Al netto di questi fattori, la variazione della domanda elettrica risulta pari a +1,2%.

L’andamento della richiesta di energia mostra differenze territoriali. Nel dettaglio, a novembre la domanda è cresciuta dell’1,2% nel Nord, dell’1,8% nel Centro e del 2,5% nel Sud e nelle Isole. Considerando invece il periodo compreso tra gennaio e novembre 2025, il fabbisogno complessivo nazionale risulta in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, riduzione che si attenua al -0,4% una volta corretta per gli effetti di calendario e temperatura.

Per il terzo mese consecutivo, i consumi elettrici del settore industriale registrano un segnale positivo. L’indice IMCEI, che monitora i consumi delle imprese energivore, segna a novembre una crescita del 2,6% su base annua. L’aumento interessa in particolare i comparti della siderurgia, dei metalli non ferrosi, dell’alimentare, della meccanica e di cemento, calce e gesso, mentre risultano in calo settori come cartaria, mezzi di trasporto, ceramiche, vetrarie e chimica. Su base congiunturale, la richiesta elettrica destagionalizzata mostra un incremento dell’1,3%, mentre l’IMCEI registra una lieve flessione (-0,4%).

L’indice IMSER, che rileva i consumi dei servizi ed è disponibile con due mesi di ritardo, evidenzia a settembre 2025 una crescita tendenziale del 6,3%, con aumenti diffusi in quasi tutti i comparti, ad eccezione di commercio, finanza e assicurazione, istruzione, sanità e assistenza sociale.

Nel mese di novembre la domanda elettrica è stata soddisfatta per l’84,4% dalla produzione nazionale e per il restante 15,6% dal saldo con l’estero, pari a 4 TWh, in aumento del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Su base progressiva, nei primi undici mesi dell’anno l’import netto risulta invece in calo del 7,5%.

La produzione nazionale netta ha raggiunto 21,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,9% della domanda, in lieve flessione rispetto al 33,9% di novembre 2024. In crescita la produzione fotovoltaica (+13,6%), così come termico (+4,4%), eolico (+2,3%) e geotermico (+1,9%), mentre risulta in forte calo l’idroelettrico (-21,5%), anche per effetto dell’elevata idraulicità registrata lo scorso anno.

Da gennaio a novembre 2025, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 6.442 MW, di cui 5.798 MW fotovoltaici. Negli ultimi dodici mesi, la capacità installata complessiva di fotovoltaico ed eolico ha raggiunto 56.393 MW, con una crescita del 14,3%. Al 30 novembre 2025, la capacità di accumulo installata in Italia si attesta a 17.758 MWh, in aumento del 44% su base annua, confermando il ruolo sempre più rilevante dei sistemi di accumulo per la stabilità e l’equilibrio del sistema elettrico nazionale.