Generali, atteso il via libera Ivass alla nomina di Giulio Terzariol come Direttore Generale e deputy Ceo; possibile riorganizzazione manageriale
Dopo l’ultima riorganizzazione avvenuta ad aprile 2024, l’eventuale riassetto potrebbe incidere sulla distribuzione delle deleghe, sul coordinamento tra i vertici operativi e sull’assetto complessivo della governance del gruppo
Generali si avvia verso una nuova riorganizzazione della propria struttura manageriale, legata all’atteso via libera dell’Ivass alla nomina di Giulio Terzariol come direttore generale e deputy CEO del gruppo. L’autorizzazione dell’autorità di vigilanza è attesa per gennaio e, una volta ottenuta, potrebbe aprire una fase di revisione più ampia degli assetti di vertice della compagnia guidata dal ceo Philippe Donnet. La nomina di Terzariol rappresenterebbe il primo passo di un riassetto organizzativo che rientra in una prassi consolidata del gruppo, che negli ultimi anni ha rivisto la propria struttura con cadenza quasi biennale. L’ultima riorganizzazione risale ad aprile 2024, quando Terzariol era stato nominato ceo insurance.
Le deleghe del Direttore generale e gli equilibri interni
Uno dei nodi principali riguarda la definizione puntuale delle deleghe che saranno attribuite al nuovo direttore generale. In base a quanto deliberato dal consiglio di amministrazione lo scorso ottobre, Terzariol avrà la responsabilità di tutte le business unit assicurative di Generali, oltre alla supervisione di Banca Generali. Resta tuttavia da chiarire il coordinamento con le funzioni attualmente in capo al general manager Marco Sesana, che oggi mantiene la responsabilità dei rami vita e danni, oltre alle deleghe su investimenti, tecnologia e riassicurazione. Lo scenario resta fluido e in evoluzione.
Il contesto esterno e le variabili di sistema
Il quadro è reso più complesso anche dal contesto esterno. In particolare, l’indagine della procura di Milano sulla scalata di Montepaschi a Mediobanca, che detiene a sua volta il 12,8% di Generali, ha avuto effetti indiretti sul clima complessivo, contribuendo a rallentare alcune decisioni e a rafforzare l’attenzione sugli equilibri di governance del gruppo triestino.
Piano industriale e possibile aggiornamento dei target
Archiviata la partnership sull’asset management con Natixis, Generali guarda ora alla piena attuazione del piano industriale triennale annunciato a gennaio. L’andamento del business, favorito anche dall’assenza di eventi catastrofali, sta risultando migliore delle attese, come sottolineato a novembre dal cfo Cristiano Borean. In questo contesto, non è escluso che a fine 2026 il gruppo possa procedere a un aggiornamento dei target di piano, in occasione di un investor day dedicato, per allineare strategia e risultati operativi.
Agenda del consiglio e dossier delle acquisizioni
Nel breve termine, è in calendario per venerdì 19 dicembre una riunione del consiglio di amministrazione, preceduta da un comitato investimenti che effettuerà una ricognizione complessiva sulle linee di investimento, anche in vista della definizione del budget 2026. Non risulta invece all’ordine del giorno una votazione sull’offerta per gli asset assicurativi di GamaLife (Apax), operazione da circa 600 milioni di euro che vede Generali interessata soprattutto al portafoglio portoghese, in competizione con Bff Bank e la francese Bpce, controllante di Natixis. È probabile, tuttavia, che sul dossier venga fornito un aggiornamento al board .