Assolombarda e Radical Partners firmano accordo per sviluppo del venture capital e delle piccole imprese nel quadrilatero Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia
Duplice obiettivo, crescita e orientamento degli investimenti; focus sulle startup italiane, oltre 68 mila nuovi posti di lavoro e fatturato stimato per il 2024 di €14,5 mld
Il presidente di Assolombarda, Alvise Biffi, e il managing director di Radical Partners, Salvo Mizzi, hanno firmato, a Palazzo Gio Ponti, un protocollo d’intesa finalizzato ad avviare un’alleanza strategica per sostenere lo sviluppo del venture capital e, in particolar modo, il modello di investimento tramite fondo di fondi. L’accordo rientra nell’impegno dell’Associazione teso a sostenere lo sviluppo delle piccole imprese innovative con il duplice obiettivo di innescare un circuito virtuoso di crescita attraverso l’iniezione di capitale e di indirizzare la governance degli investimenti verso settori strategici per l’industria del “quadrilatero” produttivo costituito da Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia.
Biffi: "L'obiettivo dell'Associazione è quello di innescare un circuito virtuoso di crescita favorendo l'iniezione di capitale, indirizzando la governance degli investimenti verso settori strategici per l’industria del quadrilatero produttivo costituito da Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia"
“La promozione di un ecosistema dei capitali, capace di accelerare la crescita dell’imprenditorialità innovativa, rappresenta una priorità assoluta per Assolombarda: l’Associazione, in quest’ottica, è impegnata a studiare, ormai da anni, strumenti di open innovation e corporate venture capital, oltre che a realizzare occasioni di confronto tra imprese, investitori e istituzioni. Il venture capital, del resto, costituisce un asset fondamentale per sostenere la crescita delle imprese. L’obiettivo è quello di favorire l’attrazione di capitali e la creazione di opportunità professionali qualificanti attraverso un ‘patto intergenerazionale’ capace di mobilitare il grande risparmio privato presente nel nostro Paese per farlo fluire verso l'economia reale. Un approccio utile per valorizzare il talento e la crescita della nostra impresa”, ha dichiarato il presidente Alvise Biffi.
La sinergia mira, dunque, a dischiudere le enormi potenzialità del territorio, a partire delle start-up innovative e a beneficio dell’intero tessuto produttivo. Secondo il report “L’impatto occupazionale delle startup innovative italiane”, curato dal Centro studi di Assolombarda, fino al 2024, tali imprese hanno generato, complessivamente, 68.526 nuovi posti di lavoro in tutta Italia. Oltre la metà degli occupati lavora, inoltre, in servizi e manifattura high-tech e rappresenta il 4% della forza lavoro in un settore ritenuto cruciale per innovazione e produttività. Dal punto di vista dei risultati economici, il fatturato totale stimato per il 2024 è di 14,5 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 13,4 miliardi del 2023, mentre il valore aggiunto raggiunge i 3,7 miliardi di euro (3,3 nel 2023). Solo lo scorso anno, infine, la filiera dell’innovazione italiana ha mobilitato risorse per un valore complessivo di 6,95 miliardi di euro che, sommate a quelle degli anni precedenti, portano ad un consolidato di 47 miliardi, dal 2012. Un dato che comprende 9,2 miliardi di investimenti di venture capital, 3,75 miliardi dedicati all’Open Innovation, 6,9 miliardi di prestiti garantiti dal Fondo di Garanzia e 27,1 miliardi di euro di fatturato generato dalle realtà coinvolte. Trend significativi che richiedono un ulteriore stimolo per sollecitare lo scale-up delle piccole imprese innovative.
“Radical Partners, attraverso Radical Fund of Funds, il primo fondo di fondi di venture capital totalmente privato e indipendente, intende supportare una nuova generazione di investitori e imprenditori impegnati nel comparto dell’innovazione, con un approccio sostenibile e trasformativo. La filiera dell’innovazione, d’altra parte, è oggi uno dei motori più solidi della crescita italiana, non soltanto per la capacità di generare nuove idee, ma anche perché produce lavoro qualificato, nuove competenze e valore per tutto il sistema produttivo. Un tema rilevante anche per gli investitori istituzionali: investire capitali per la crescita, in modo paziente e sostenibile. Occorre alla fine un cambio di paradigma: l’Italia è un Paese ricco di risparmio, eppure ancora poco di quel capitale viene destinato all’economia reale e, in particolare, a un asset decisivo come l’innovazione”, ha commentato Salvo Mizzi.
Con il protocollo, Assolombarda e Radical Partners intendono, dunque, potenziare la filiera italiana del venture capital per diffondere la cultura degli investimenti in capitale di rischio e offrire alle imprese e agli investitori istituzionali le condizioni per effettuare il miglior bilanciamento possibile verso opportunità e vantaggi. Un equilibrio che può essere raggiunto proprio attraverso il modello del fondo di fondi.
“Per stimolare davvero l’innovazione servono maggiori risorse, pubbliche ma anche private, e servono anche strumenti che le mettano in moto: in Italia gli investimenti in Private Equity e Venture Capital sono ancora poco diffusi e quantitativamente ridotti, appena lo 0,4% del PIL nel 2024, contro una incidenza in Francia dello 0,9%. Una mancanza di investimenti che, ovviamente, si traduce nella difficoltà a generare startup veramente scalabili, finanche unicorni, e a far crescere le nostre piccole imprese innovative, anche su dimensione internazionale. La chiave è l’effetto leva tra investimento privato e pubblico; quest’ultimo negli ultimi cinque anni in Francia ha mobilitato risorse pari a quasi 13 miliardi di euro, mentre nel nostro Paese nello stesso quinquennio abbiamo a malapena superato i 2 miliardi”, ha concluso Biffi.