Riaperto il Ponte dell’Industria a Roma, restaurato da Anas e intitolato a San Francesco d’Assisi, installata una statua bronzea in suo onore
Il progetto per il Ponte prevede una nuova impalcatura in acciaio, conforme alle norme sismiche, e interventi su illuminazione, aree verdi e rotatoria, con l'obiettivo di salvaguardare le sottostrutture originali del 1863
Si è concluso uno degli interventi per il Giubileo 2025 eseguiti da Anas (Gruppo FS Italiane) in qualità di soggetto attuatore per conto del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo, Roberto Gualtieri: il Ponte dell'Industria, storico collegamento sul fiume Tevere, è stato completamente riqualificato e, con l’approvazione della Giunta Capitolina, ufficialmente intitolato a San Francesco d’Assisi su proposta del comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del santo. È stata inoltre ispirata a un modello dello scultore Marcello Tommasi, donata dal Comitato nazionale.
Il progetto, realizzato da Anas, è stato richiesto dalla Presidenza del Consiglio in coordinamento con Roma Capitale e l’Ufficio del Commissario Straordinario per il Giubileo insieme al Ministero della Cultura e alla Prefettura di Roma.
Il commento di Claudio Andrea Gemme, Amministratore delegato di Anas
"Il completamento delle operazioni di restauro e riposizionamento degli arconi rappresenta un passaggio fondamentale nel recupero del Ponte dell’Industria – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme - "Anas ha lavorato con la massima attenzione tecnico-scientifica per restituire alla città un’opera storica valorizzata e pienamente integrata con gli standard di sicurezza e funzionalità richiesti oggi. L’intitolazione a San Francesco d’Assisi aggiunge un significativo valore simbolico a un’infrastruttura che torna a essere pienamente fruibile per cittadini e pellegrini. Proseguiremo il nostro impegno, in collaborazione con le Istituzioni, per completare nei tempi previsti gli interventi del Giubileo, contribuendo a migliorare la mobilità e la qualità dello spazio urbano di Roma."
Le opere di restauro
Contestualmente alla collocazione della statua si è concluso anche il restauro degli arconi storici del ponte, risalenti ai primi del ’900. Gli elementi, completamente recuperati e riportati al loro aspetto originario attraverso un meticoloso intervento di conservazione, sono stati nuovamente posizionati sulla struttura. Le unioni chiodate originali sono state preservate, mentre ogni componente danneggiata è stata ricomposta secondo criteri di tutela e autenticità. Il colore attuale degli arconi è stato definito grazie a saggi stratigrafici eseguiti durante le attività di restauro.
L’opera – unitamente a un nuovo impianto di illuminazione, a un riassetto delle aree verdi e a una rotatoria adiacente – contribuirà a valorizzare il ponte non solo come infrastruttura, ma come luogo simbolico di memoria e spiritualità.
Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato tra gli altri: Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alfredo Mantovano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Sicurezza della Repubblica, Roberto Gualtieri, Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo 2025 e Sindaco di Roma Capitale, il Cardinale Baldassarre Reina, Vicario Generale di Roma e Arciprete della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, Davide Rondoni, presidente del comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi, Claudio Andrea Gemme, Amministratore Delegato Anas, Giuseppe Pecoraro, Presidente di Anas.
La storia del progetto
Il Ponte dell’Industria, costruito tra 1862 e 1863, è un ponte metallico che collega via del Porto Fluviale a via Antonio Pacinotti, tra i quartieri Ostiense e Portuense. Danneggiato gravemente da un incendio nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2021, che aveva compromesso la sua struttura, il ponte ha avviato un lungo percorso di consolidamento e restauro.
Grazie a un progetto complesso e innovativo, è stata realizzata una nuova impalcatura in acciaio, più ampia, sicura e conforme alle norme sismiche attuali, salvaguardando le sotto strutture originali del 1863, tra cui gli storici arconi. Questi ultimi sono stati oggetto di un intervento di restauro che ha previsto il trattamento manuale di circa 2.000 mq di superfici con un sistema anticorrosivo per il quale sono stati utilizzati 1.300 litri di vernice specializzata. Il loro riposizionamento, eseguito mediante due autogrù da 400 e 250 tonnellate, ha consentito di collocarli tra la trave reticolare e la passerella pedonale su un sistema di travi e isolatori elastomerici predisposto nei giorni precedenti. Oggi gli arconi mantengono esclusivamente un valore storico e architettonico, senza più assolvere funzioni strutturali nel nuovo impalcato.
Il ponte è tornato in funzione il 20 marzo 2025, riaprendo alla circolazione veicolare, pedonale e ciclabile, con la possibilità di far transitare anche mezzi del trasporto pubblico locale.