i 17 CEO premiati al Summit 2025: Cocchini, Confalone, De Mare, Dorigotti, Fortarezza, Grosso, Marzari, Mensi, Minotti, Novaresi, Olivieri, Panzani, Pierucci, Risatti, Scotto, Susani e Talarico
All’11ª edizione del CEO Italian Summit & Awards riconosciuti i migliori leader del made in Italy secondo Forbes, tra analisi economiche OCSE, visioni sulla leadership e testimonianze dei campioni olimpici e paralimpici
Si è conclusa ieri, presso l’Hotel Principe di Savoia a Milano, l’undicesima edizione del CEO Italian Summit & Awards. L’evento, pensato per far incontrare "la più grande community italiana dedicata al top management" e organizzato da Business International, la knowledge unit di Fiera Milano, in collaborazione con Forbes Italia, ha registrato la partecipazione di oltre 200 tra amministratori delegati, imprenditori, direttori generali, presidenti di enti istituzionali e fondazioni, oltre che opinion leader e accademici in ambito economico finanziario, e ha visto l’intervento di numerosi campioni sportivi, olimpici e paralimpici. La serata di gala che ha chiuso il Summit è terminata con l’attesissima premiazione dei "17 Capitani d’impresa più innovativi e di successo dell’anno", secondo la classifica Forbes. I nomi sono: Cocchini, Confalone, De Mare, Dorigotti, Fortarezza, Grosso, Marzari, Mensi, Minotti, Novaresi, Olivieri, Panzani, Pierucci, Risatti, Scotto, Susani e Talarico
L’iniziativa, supportata da importanti partner come EY, indigo.ai, Intesa – a Kyndryl Company, Havas PR, e dal charity partner Amref Health Africa – Italia, anche quest’anno, con la moderazione di Roberto Tallei, Vice Capo Redattore di SkyTg24, ha cercato di mettere a confronto esponenti del top management ed esperti di economia e di business a livello nazionale e internazionale, articolando le conversazioni del pomeriggio di lavori su tre filoni fondamentali: Economy & Leadership, Innovation & Team e Health & Productivity.
Fonte d’ispirazione, per gli speech e le tavole rotonde che hanno animato tutto l’evento, è stato il parallelismo tra il mondo dello sport e quello della leadership. Fil rouge di un percorso cominciato al mattino con la classica master class, denominata Golden Chair. Un momento di incontro che ha coinvolto un gruppo selezionato di CEO, mettendoli a confronto con Riccardo Ceccarelli, ideatore del Mental Economy Training e autore del libro, dal titolo “Nella mente del campione”, per parlare di come un campione olimpico non nasca vincente, ma cresca grazie a un allenamento costante e alla capacità di imparare dalle sconfitte e alla resilienza nei momenti di pressione.
Una conversazione, questa, che si è protratta, poi, anche nelle sessioni di dialogo del pomeriggio, nelle quali la presenza degli atleti olimpici ha rappresentato il punto di partenza di ogni discussione. Dal racconto di ogni gesto, frutto di anni di preparazione invisibile, e dalla condivisione dei sacrifici quotidiani e di una visione incrollabile nel successo, l’approccio degli sportivi presenti in sala, infatti, ha offerto un modello da seguire e declinare in tutti gli interventi successivi proposti da quegli stessi CEO che oggi sono chiamati a guidare le organizzazioni con lucidità, anche se in contesti incerti, oltre che ad allenare le proprie imprese alla performance e ad affrontare con determinazione le sfide più complesse. Dalla testimonianza di Laura Rogora, Atleta olimpica di arrampicata, a quella di Max Sirena, Campione mondiale di Vela, Amministratore Delegato di Luna Rossa e Ambassador di Amref Health Africa - Italia, e dall’intervento di Davide Battistella, Presidente della FASI - Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, e a quello di Vittoria Guazzini, Oro Olimpico 2024 Ciclismo su strada, fino ad arrivare a Oney Tapia, Atleta paralimpico italiano, Medaglia d’oro nel lancio del Disco, ogni esperienza ha portato alla luce una nuova chiave per leggere anche i grandi temi dell’economia, della leadership, dell’innovazione e della sostenibilità.
Il CEO Italian Summit & Awards si è trasformato, quindi, in un campo di allenamento per leader, proponendo strumenti nuovi - visioni, relazioni, idee - per misurarsi al meglio con la propria “gara quotidiana”.
il quadro economico dell’Italia per OCSE
Nel corso dell’evento è stato presentato in anteprima anche l’Outlook economico italiano per il 2026 e 2027 stilato dall’OCSE e proposto al pubblico da Emilia Soldani, economista – dipartimento di Studi Economici, OECD.
Il quadro offerto da Soldani è quello di un Paese in equilibrio tra alcune dinamiche che possono rallentarne la crescita e diverse opportunità che, invece, devono essere colte per rafforzarla.
Le criticità ancora persistenti sono di natura sia esterna – come i dazi e la situazione geopolitica internazionale – sia interna - come l’invecchiamento della popolazione con una conseguente riduzione della forza lavoro e un rapporto debito pubblico/PIL ancora troppo elevato.
Ma non mancano le opportunità di crescita, come quelle offerte dal PNRR, che l'Italia dovrà consolidare mantenendo le tendenze positive in materia di occupazione e risanamento fiscale, aumentando gli investimenti, l'innovazione e migliorando il potere d'acquisto e la fiducia dei consumatori.
Tra le riforme suggerite dalla studiosa, vi sono un riequilibrio del mix fiscale con una riduzione della tassazione su retribuzione e produzione e l’inserimento di imposte maggiori sui beni immobili. Inoltre, sarà importante stimolare la crescita della produttività per sostenere la ripresa del potere d'acquisto, migliorare la qualità del lavoro aumentando i salari e riducendo la precarietà e investire sulla formazione e sulla mobilità professionale dei lavoratori di ogni età, perché le loro competenze sono necessarie per sostenere il lavoro e la crescita.
I premiati
La giornata di lavori si è conclusa, quindi, con la cerimonia del premio speciale Leadership Excellence di Fiera Milano, consegnato da Paolo Lobetti Bodoni, EY Europe West Business Consulting Leader and EY Italy Consulting Leader, che, dopo essere intervenuto nel summit per portare il proprio punto di vista e quello di EY sul valore della leadership e soprattutto della capacità di saper trasformare ogni punto di svantaggio in un punto di vantaggio e ogni rischio in un’opportunità di crescita, ha insignito Barbara Amerio, CEO, Amer Yachts, di questo riconoscimento, con il quale Fiera Milano ha voluto valorizzare l’importanza e l’attenzione per un nuovo modo di fare impresa, sempre più innovativo e sostenibile, senza mai dimenticare la cura del dettaglio, il valore delle materie prime e la bellezza dell’eleganza.
Al termine del summit, come di consueto, sono seguite poi le premiazioni dei CEO Italian Awards, co-organizzati da Fiera Milano con Forbes Italia e aperti, in questa occasione, dal saluto di Martin Castrogiovanni, ex Pilone della Nazionale Italiana di Rugby e Ambassador di Amref Health Africa - Italia. In base alle specifiche categorie, individuate dagli esperti di Forbes, i 17 migliori capitani del made in Italy, che negli ultimi 12 mesi si sono distinti per competenze, capacità e risultati, sono stati: Pierluigi Cocchini, CEO di Rinascente (per la categoria Luxury & Fashion); Valentino Confalone, Amministratore Delegato di Novartis Italia (per la categoria Pharma); Giovanni De Mare, CEO Italia di AllianceBernstein (per la categoria Finance); Chiara Dorigotti, CEO di SEA Prime (per la categoria Travel); Vanessa Fortarezza, SVP e Country General Manager di Salesforce Italia (per la categoria Artificial Intelligence); Alessandro Grosso, Country Manager di BYD & DENZA Italia (per la categoria Automotive); Alessandra Marzari, Presidente di Vero Volley (per la categoria Sport); Augusto Mensi, CEO di Lucchini RS (per la categoria Industry); Maria Teresa Minotti, VP e GM Southern Europe di PayPal (per la categoria Digital Payments); Stefano Novaresi, CEO di Knapp Italia (per la categoria Logistics); Maria Bruna Olivieri, Country Manager di Unieuro (per la categoria Retail); Nicola Panzani, CEO di IMA Petroncini (per la categoria Food); Roberto Pierucci, CEO di RCR Cristalleria Italiana (per la categoria Design); Nicola Risatti, Presidente e AD – e Cavaliere del Lavoro – di Blu Hotels (per la categoria Hospitality); Eugenio Scotto, CEO di Oneshot Agency (per la categoria Entertainment); Stefano Susani, CEO di Officine Maccaferri (per la categoria Engineering); e Marco Talarico, CEO di LMDV Capital (per la categoria Family Office & Brand Leadership).