Riforma gioco d'azzardo, cosa cambia: tutele rafforzate per i giocatori, con strumenti di autoesclusione, limiti e monitoraggio
Con il Decreto 41/2024 entrano in vigore le nuove regole relative al gaming online e ai concessionari che vogliono entrare nel nostro mercato
Il settore del gioco d’azzardo online, dal punto di vista delle tecnologie si evolve rapidamente. Cambiano le proposte, le modalità di gioco e di conseguenza i comportamenti degli utenti. Ma cambiano anche le regole, nel momento in cui si rende necessario un quadro normativo più adeguato. Il 13 novembre 2025 sono entrate in vigore le nuove disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 41/2024.
Intitolato “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell'articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111”, il decreto è il nuovo riferimento in materia di giochi pubblici in Italia. Scopriamo cosa disciplina e quali sono i cambiamenti rispetto al passato.
Il decreto mira a riordinare le disposizioni relative al settore dei giochi pubblici, con particolare attenzione a quelli a distanza. Non si occupa, invece, delle case da gioco legali in Italia, i quattro casinò tradizionali presenti sul nostro territorio.
Riforma gioco d'azzardo e gaming online: la tutela dei soggetti vulnerabili
I principi che sono alla base del nuovo provvedimento mirano a offrire maggiori garanzie ai soggetti più vulnerabili, compresi i minori di 18 anni, e aumentare le azioni di prevenzione per i disturbi legati al gioco.
Questo viene fatto attraverso una serie di azioni su diversi temi:
- Limiti di giocata – Sono previste misure per limitare il gioco in termini di tempo, di spesa e anche di perdite di denaro. Possono essere poste limitazioni dal concessionario, relative all’età del giocatore e ai suoi comportamenti di gioco. Vengono anche introdotti messaggi automatici per evidenziare la durata della sessione di gioco; devono essere garantite informazioni in tempo reale sulla spesa al momento del superamento di un limite.
- Meccanismi di autoesclusione – Il decreto prevede cambiamenti dei meccanismi con cui i giocatori si autoescludono. Introduce la possibilità di potersi auto escludere anche da una specifica categoria di prodotto, per un arco temporale scelto dal giocatore.
- Formazione dei gestori – Si prevede la formazione obbligatoria degli operatori del servizio assistenza sulle attività relative al gioco responsabile e alla prevenzione del gioco patologico.
- Comunicazione – Nel decreto è indicata l’attivazione di canali di contatto, per info sul gioco responsabile, attivi almeno 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana. Inoltre i concessionari sono tenuti a utilizzare lo 0,2% dei ricavi netti, (max un milione di euro annui), in campagne di sensibilizzazione e informative.
Le regole per i concessionari
Per quanto riguarda gli operatori dei casinò desiderosi di entrare nel mercato italiano, il bando con la concessione dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli resta l’unica strada percorribile. Tale concessione può essere affidata soltanto in seguito all'esito di una gara pubblica. Molti dei requisiti richiesti agli aspiranti concessionari sono rimasti invariati, ma vi sono anche dei cambiamenti di rilievo.
- Esperienza e moralità – Trattandosi di un settore che può incidere sulla salute pubblica, i concessionari devono essere in possesso di esperienza e moralità nella gestione di giochi, maturata nello Spazio Economico Europeo, nel quale devono aver ottenuto ricavi non inferiori a 3 milioni di euro.
- Sicurezza – Viene chiesto il rispetto di requisiti ambientali, sociali, di innovazione tecnologica e di cyber sicurezza. Il possesso di tali requisiti deve essere provato da un soggetto terzo indipendente.
- Gioco responsabile – Si richiede il possesso di requisiti e sistemi di sicurezza relativi al gioco responsabile e l’impegno ad adottare misure preventive di contrasto al gioco patologico.
- Concessioni e corrispettivi – Si richiede il versamento di un corrispettivo una tantum di 7 milioni di euro per ogni concessione; si stabilisce a 5 il numero massimo di concessioni che possono essere chieste da un singolo gruppo societario.
- Durata massima – La durata massima delle concessioni è di 9 anni, non rinnovabili.
- Tracciabilità economica – I concessionari devono utilizzare tecnologie adeguate per tracciare i flussi economici delle attività di gioco, nell’ottica della trasparenza e delle attività di antiriciclaggio. Vanno tracciati depositi, prelievi, giocate, vincite.
- Punti vendita ricariche – Il decreto istituisce un Albo dei punti vendita autorizzati a effettuare le ricariche dei conti online dei giocatori.
L’impatto del decreto
Le nuove regole relative al mondo del gioco online mirano ad ammettere sul nostro mercato solo casinò affidabili, mettendo al centro il giocatore e le sue esigenze. Il sistema delle concessioni fa sì che chiunque sia interessato ad aprire un casinò in Italia, sia in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, inoltre è soggetto ai controlli successivi.
I cambiamenti attuati con il decreto, portano anche un rinnovamento nell’offerta di gioco, Truffa.net fornisce una lista dei casinò online sicuri ADM ancora operative in Italia. Tutti i casinò online che aspirano a diventare siti ADM oggi possono contare su una maggiore chiarezza a livello di regole e adeguare la propria offerta. Il quadro che si prospetta con la durata di nove anni delle licenze, offre stabilità e la possibilità di pianificazione a lungo termine.
D’altro canto è probabile che gli elevati costi di accesso e i nuovi obblighi previsti possano aver scoraggiato qualche operatore. Il tutto a favore di un mercato più sicuro per i giocatori italiani, sia dal punto di vista della sicurezza informatica su dati e transazioni, sia per la gestione delle problematiche relative alla dipendenza da gioco, sia per la sicurezza dei giochi proposti.