Deutsche Bank, Outlook 2026, crescita globale al 3,1% e utili azionari in aumento; dazi e geopolitica restano i principali fattori di rischio
Presentate le previsioni, PIL USA atteso al 2,1% nel 2026, Eurozona all’1,1% e Cina al 4,5%; invariati i tassi BCE, mentre negli USA pesa l’effetto del One Big Beautiful Bill Act su consumi e investimenti
È stato presentato oggi l'outlook private Bank 2026 di Deutsche Bank, con Manuela Maccia, Head of BLIS & CIO Italy e Sergio Pizzini, CIO Equity.
Le previsioni di crescita del PIL per il 2025/26 è: USA 1,9% per il 2025 e 2,1% per il 2026; Eurozona 1,4% nel 2025 e 1,1% nel 2026; Germania 0,3% nel 2025 e 1,2% nel 2026; Italia 0,6% nel 2025 e 0,8% nel 2026; Giappone 1,2% nel 2025 e 0,7% nel 2026; Cina 5% nel 2025 e 4,5% nel 2026; Mondo 3,2% nel 2025 e 3,1% nel 2026.
Il 2025 ha registrato un aumento dei dazi statunitensi ai livelli più alti da oltre un secolo, un cambio di orientamento fiscale in Germania e una forte espansione degli investimenti in Intelligenza Artificiale, con effetti sugli equilibri economici globali.
"Il 2025 ce lo ricorderemo sicuramente per i Dazi, che non sono solo uno strumento economico ma sono anche uno strumento di negoziazione e le politiche economiche stanno entrando in una nuova fase di interventismo sulla politica commerciale e su politiche industriale. Qualunque cosa succederà nel 2026, è evidente che i Dazi non torneranno ai livelli bassi dei decenni passati e quindi ci sarà uno shock commerciale", ha dichiarato Manuela Maccia.
"Siamo in un periodo chiave sull'equity. Un ruolo buono di una banca, che offre un servizio di ricerche, è di presentarsi con i dati. Per il 2026 c'è un attesa di crescita degli utili a doppia cifra in tutte le principali aree geografiche" continua Sergio Pizzini.
"Per quanto riguarda il dollaro, lo USD si è stabilizzato nella seconda metà del 2025. È stato sicuramente un anno inusuale, ma resta leader nelle riserve mondiali con l'oro al secondo posto. L'USA continuerà ad attrarre flussi dagli investitori globali e l'AI è un tema secolare, e continuerà ad attirare investitori sulla borsa americana e quindi sul dollaro" ha continuato Maccia.
Per il 2026 si prevede una riduzione di alcune incertezze commerciali in seguito agli accordi raggiunti tra Stati Uniti e vari partner sui rialzi tariffari. Restano aperti i rischi geopolitici legati a Medio Oriente, Ucraina e rapporti tra Cina e Taiwan, area centrale per la produzione di semiconduttori.
Le stime indicano una crescita globale sostenuta. Negli Stati Uniti, il “One Big Beautiful Bill Act” dovrebbe incrementare i consumi, mentre la Federal Reserve è attesa mantenere il percorso di riduzione dei tassi. La deregolamentazione bancaria dovrebbe favorire gli investimenti. La dinamica dei prezzi resta un elemento di monitoraggio.
In Europa, la politica fiscale tedesca e i nuovi piani di investimento dovrebbero contribuire alla ripresa dell’economia, con la condizione che le risorse vengano allocate su iniziative con impatto sulla produttività. La Banca Centrale Europea è attesa mantenere i tassi invariati per tutto il 2026.
In Asia, il governo giapponese guidato dalla Prima Ministra Takaichi programma nuovi investimenti pubblici e riforme, mentre il Piano Quinquennale cinese 2026-2030 indirizza le risorse verso settori innovativi e obiettivi di autosufficienza tecnologica.
Le proiezioni per i mercati azionari del 2026 indicano un aumento degli utili a doppia cifra nelle principali aree geografiche. La domanda di applicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale è attesa sostenere gli investimenti nel settore tecnologico e in comparti come edilizia, infrastrutture, utilities, industria e materiali.
Tra i rischi vengono segnalati possibili fasi di volatilità. In questo contesto, analisti e gestori indicano la necessità di mantenere strategie diversificate. Le obbligazioni societarie mostrano rendimenti reali positivi, l’oro beneficia della domanda delle banche centrali e gli investimenti alternativi come private equity e infrastrutture aggiungono diversificazione in un mercato azionario caratterizzato da elevata concentrazione.