Arbitrato e Life Sciences a Milano, 140 esperti internazionali a CAM, tra 1.500 imprese locali e 16 mld euro di fatturato

Cresce del 50% in 5 anni l’export lombardo di farmaci; CAM gestisce oltre 2,3 mld euro di controversie in 10 anni, con il 25% degli arbitrati nel settore e il 14% internazionale

Il settore globale delle Life Sciences – che include farmaceutica, biotecnologie e dispositivi medici – è tra i più dinamici e strategici al mondo. Con 16 miliardi di euro di fatturato annuo, Milano concentra il 31,3% del valore nazionale (51 miliardi di euro) e il 74% del giro d’affari lombardo, confermandosi primo polo italiano dell’industria Life Sciences. La Lombardia, con 21,6 miliardi, genera il 42,3% del fatturato nazionale.

Nel capoluogo lombardo operano 1.462 imprese del settore, pari al 39,7% del totale lombardo e al 7,5% del dato nazionale, con 32.004 addetti, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. (Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano su dati Ufficio Studi Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Registro Imprese, 1° trim. 2025 vs 1° trim. 2024).

L’arbitrato come via efficace per le dispute nel settore

Le dimensioni economiche e la complessità tecnica del comparto spiegano l’aumento di controversie risolte tramite l’arbitrato, una scelta sempre più frequente rispetto ai procedimenti giudiziari ordinari.

Il settore delle Life Sciences è uno dei più innovativi e dinamici dell’economia globale – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – e l’arbitrato si conferma lo strumento più adatto per gestirne la complessità. La natura internazionale dei contratti, l’elevato valore economico dei progetti e la necessità di tutelare informazioni sensibili richiedono soluzioni rapide, competenti e riservate. Con questa edizione della nostra Annual Conference intendiamo non solo promuovere il dialogo tra diritto, scienza e impresa e consolidare il ruolo di Milano come centro internazionale dell’arbitrato, ma anche offrire al sistema economico un nuovo servizio dedicato. Nasce oggi una task force incaricata di analizzare in profondità le esigenze specifiche del comparto e di garantire servizi specializzati di arbitrato e mediazione per la risoluzione delle controversie del settore”.

“Il comparto delle Life Sciences - ha dichiarato l’avv. Martina Lucenti, moderatrice e Chair dell’evento, Partner di Portolano Cavallo – studia, sviluppa, produce e commercializza prodotti e tecnologie che migliorano la salute e il benessere degli esseri viventi. È un settore ampio e diversificato, caratterizzato da una forte propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione e riveste un’importanza strategica per la collettività. La sua espansione, accelerata dalla pandemia, ha inevitabilmente generato un parallelo incremento delle controversie e del ricorso all’arbitrato e, più in generale, ai metodi alternativi di risoluzione delle dispute (ADR). È un settore strategico per l’economia e necessita di servizi anche legali dedicati.”

La sedicesima Annual Conference della Camera Arbitrale di Milano – 27 novembre 2025

L’edizione 2025, dedicata alle controversie nel settore Life Sciences e all’arbitrato, ha riunito a Milano il 27 novembre, 140 esperti di diritto, accademici, legali d’impresa e avvocati internazionali.

Durante i lavori, introdotti dall’avv. Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano e moderati dall’avv. Martina Lucenti, Partner dello Studio Legale Portolano Cavallo, i relatori hanno discusso dei confini dell’arbitrabilità nel settore Life Sciences e le potenzialità dell’ADR (Alternative Dispute Resolution- risoluzione alternativa delle controversie) nelle liti da responsabilità da prodotto e proprietà intellettuale.

Se in passato l’arbitrabilità di tali dispute era accolta con cautela, oggi l’ambito si è ampliato grazie all’evoluzione normativa e a un atteggiamento sempre più favorevole dei giudici statali nei confronti dell’arbitrato. Il confronto ha riguardato in particolare:

  • le controversie da responsabilità da prodotto, anche alla luce della nuova direttiva UE;
  • le dispute in materia di proprietà intellettuale e brevetti;
  • le best practice e gli errori da evitare nella gestione di arbitrati complessi in ambito scientifico.

Tra i temi più dibattuti, la quantificazione dei danni, elemento cruciale in ogni arbitrato del settore, che richiede un approccio su misura e competenze tecniche specifiche per garantire un lodo equilibrato e fondato.   

Dati Camera Arbitrale di Milano - Life Sciences e ADR

Nel decennio 2015-2024 la Camera Arbitrale di Milano ha gestito 266 controversie nei settori farmaceutico, sanitario e chimico, pari al 4% del totale dei casi amministrati. Il valore complessivo dei casi supera i 2,3 miliardi di euro. Gli arbitrati nel comparto Life Sciences sono cresciuti del 25% rispetto a dieci anni fa, con una quota di casi internazionali pari al 13,6%.

Nel dettaglio: 13 procedure di riassegnazione dei nomi a dominio, 203 mediazioni e 50 arbitrati. Il valore delle liti trattate in mediazione è pari a 55 milioni di euro, mentre gli arbitrati hanno riguardato controversie per 2,245 miliardi di euro.  Sfruttamento di marchi e brevetti, violazione degli accordi di non concorrenza e problemi nella catena di distribuzione le tematiche più delicate.

Il tempo medio di un arbitrato CAM è di 13 mesi, che scende a 4,7 mesi con il procedimento semplificato (–8,5% rispetto all’anno precedente). La mediazione si conclude in circa 3 mesi.

Vantaggi per il settore Life Sciences Arbitrato e mediazione offrono una cornice neutrale, riservata e flessibile, con tempi significativamente più rapidi rispetto alla giustizia ordinaria e la possibilità di affidarsi a professionisti con competenze specifiche.

Per un comparto che si fonda su innovazione, investimenti e tutela della proprietà intellettuale, poter contare su strumenti ADR specializzati, prevedibili nei tempi e nei costi e con decisioni esecutive a livello internazionale, rappresenta un vantaggio competitivo concreto. Tre i principali benefici: competenza degli arbitri, efficienza procedurale e riservatezza, che protegge informazioni sensibili quali dati di ricerca, brevetti e strategie industriali.

Nasce in CAM una task force dedicata al settore Life Sciences 

CAM ha presentato un nuovo progetto dedicato al settore delle Life Sciences, con l’obiettivo di offrire servizi specializzati di mediazione e arbitrato per la risoluzione alternativa delle controversie. La task force coinvolgerà associazioni di categoria, avvocati e in-house counsels, approfondirà le esigenze specifiche del comparto e garantirà maggiore rapidità procedurale, competenza specifica nella gestione delle liti.

I numeri del settore Life Sciences

(Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano e ufficio Studi Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese, 1° trim. 2025 vs 1° trim. 2024 e 2020).

  • Imprese attive in Italia: 19.341
  • Addetti totali: 160.251 (+2% in un anno)
  • Imprese lombarde: 3.676 con 50.411 addetti
  • Imprese milanesi: 1.462 con 32.004 addetti (+3% in un anno)
  • Fatturato totale Italia: 51 miliardi di euro
  • Fatturato Lombardia: 21,6 miliardi
  • Fatturato Milano: 16 miliardi

In termini relativi: la Lombardia genera il 42,3% del fatturato nazionale, Milano il 73,9% di quello lombardo e il 31,3% del totale italiano.

Interscambio commerciale di articoli farmaceutici – tutti i dati in dettaglio

(Fonte: elaborazione Camera Arbitrale di Milano e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat – I trimestre 2025 vs 2024 e variazione % 2025/2020)

Nel settore farmaceutico, l’interscambio commerciale estero di Milano raggiunge 4 miliardi di euro nel primo trimestre 2025, in crescita del 19% in un anno (era 3,38 miliardi nel primo trimestre 2024) e con un peso del 13% sul totale nazionale.

A livello italiano, l’interscambio del settore ammonta a 30,7 miliardi di euro (primo trimestre 2025), in aumento del 33% rispetto ai 23 miliardi dello stesso periodo del 2024.

In Lombardia, il valore complessivo dell’interscambio è pari a 7,42 miliardi di euro, con una crescita del 27% su base annua (era 5,86 miliardi nel 2024) e un’incidenza del 24% sul totale nazionale.

Import – Export Milano

Le importazioni milanesi nel comparto farmaceutico ammontano a 2,36 miliardi di euro, in aumento del 17% in un anno e del 25,8% nel periodo 2020–2025.

Le esportazioni raggiungono 1,66 miliardi di euro, con un incremento del 21% su base annua e del 15% negli ultimi cinque anni.

L’Europa si conferma la principale area di destinazione (55% dell’export totale), seguita da America (27,3%)Asia (15,4%), quindi Africa e Oceania.

Le esportazioni milanesi rappresentano il 9,7% del totale nazionale e il 55,4% di quelle lombarde.

Import – Export Lombardia

L’export lombardo di articoli farmaceutici raggiunge 2,99 miliardi di euro, in aumento del 30,5% su base annua e del 49% rispetto al 2020. Le importazioni ammontano a 4,43 miliardi di euro, in crescita del 24% in un anno e del 53,5% nel periodo 2020–2025. L’Europa resta la principale area di destinazione.

Import – Export Italia

A livello nazionale, l’export farmaceutico totalizza 17,13 miliardi di euro, in aumento del 41,9% su base annua e dell’89,3% in cinque anni. Le importazioni raggiungono 13,58 miliardi di euro, con una crescita del 23,8% in un anno e dell’81,7% dal 2020 al 2025. Anche in questo caso, l’Europa si conferma il principale mercato di riferimento.