Nvidia e Walmart in primo piano con azionario globale in calo del 2% e VIX sopra la media mentre i salari USA crescono del 3,8%
Gli ETF regionali mostrano rendimenti allineati mentre il mercato giapponese segna un meno 2,8% e le materie prime registrano un lieve rialzo in un contesto di consolidamento dei listini globali
Negli ultimi giorni i mercati globali stanno attraversando una fase caratterizzata da un aumento della volatilità, con il VIX che rimane sopra la media degli ultimi anni, pur senza tornare ai livelli registrati immediatamente dopo il “Liberation Day”. Tra la fine di ottobre e il 20 novembre, l’andamento degli asset mostra un quadro eterogeneo: l’azionario globale ha ceduto circa il 2%, le materie prime hanno registrato un lieve rialzo e i titoli di Stato internazionali sono rimasti sostanzialmente stabili. Ampliando l’osservazione alla fine di settembre, emerge però uno scenario più positivo per azioni e commodities, mentre i governativi risultano ancora invariati.
Nel comparto equity, gli ETF regionali hanno messo a segno rendimenti sorprendentemente simili dall’inizio di novembre, nonostante l’attenzione resti concentrata sui mercati statunitensi. Nello stesso periodo, un ETF globale value ha perso circa l’1%, mentre il mercato giapponese ha registrato un calo più marcato, attorno al 2,8%.
Sul fronte corporate, i riflettori sono stati puntati sui risultati trimestrali di Nvidia, attore chiave per gli indici USA e per l’intero ecosistema dell’Intelligenza Artificiale. I conti hanno confermato una solida crescita e un ulteriore rialzo delle stime future, ma alcuni analisti hanno segnalato un aumento dei crediti verso clienti non pienamente coerente con il ritmo recente di espansione, oltre a interrogativi sui rapporti con clienti strategici come OpenAI, che avrebbe ricevuto supporto finanziario da Nvidia per l’acquisto delle sue soluzioni.
In ambito macroeconomico, la riapertura delle statistiche dopo il più lungo shutdown della storia ha permesso la pubblicazione dei dati sull’occupazione di settembre: nuovi posti di lavoro superiori alle attese, accompagnati però da un leggero incremento del tasso di disoccupazione. La crescita dei salari orari medi, pari al 3,8% annuo, resta robusta e allineata all’inflazione, confermando la buona tenuta del mercato del lavoro.
Dopo la forte accelerazione registrata tra settembre e ottobre, novembre sembra delinearsi come una fase di consolidamento. I fondamentali aziendali restano solidi, con Nvidia ancora al centro dell’attenzione e Walmart protagonista di risultati altrettanto positivi, ma le aspettative del mercato sono elevate e il sentiment mostra segnali di lieve indebolimento. In questo scenario, gli operatori continuano a concentrarsi sulla gestione del rischio e su una diversificazione attenta all’interno dei portafogli multi-asset.