Cassa Dottori Commercialisti, approva il budget 2026, €40 mln per l’assistenza (aumento rispetto ai 33 mln del 2025) e investimenti per €940 milioni

Crescono iscritti e risorse, con un avanzo stimato a €813 milioni e un piano di investimenti diversificati per rafforzare stabilità, tutele e sviluppo dei dottori commercialisti

L’Assemblea dei Delegati della Cassa Dottori Commercialisti ha approvato il budget 2026 e la seconda revisione del budget 2025, confermando una strategia orientata al rafforzamento del welfare e alla solidità del sistema previdenziale. Per il prossimo anno l’ente mette in campo uno stanziamento record di 40 milioni di euro destinati alle misure assistenziali, in significativo aumento rispetto ai 33 milioni del 2025. Una parte rilevante, pari al 13%, è riservata al sostegno del tirocinio professionale, grazie all’introduzione di un nuovo contributo finanziario con un fondo da 5 milioni di euro: il più consistente mai destinato a un’unica iniziativa nella storia della Cassa.

Secondo il Presidente Ferdinando Boccia, il budget approvato riflette una visione che punta a tutele “sempre più eque, inclusive e orientate al futuro”, con misure pensate per sostenere sia i giovani in ingresso sia i professionisti già attivi. Le previsioni per il 2026 stimano un avanzo di amministrazione superiore a 813 milioni di euro e un totale di 74.288 iscritti, con 1.700 nuovi ingressi previsti e un rapporto iscritti/pensionati pari a 5,1.

La seconda revisione del budget 2025 mostra invece un avanzo di amministrazione di 899 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto alla precedente stima. Le risorse saranno destinate interamente alle riserve istituzionali, ripartite tra prestazioni previdenziali (96%) e assistenziali (4%), consolidando una gestione orientata alla tutela dei professionisti e alla stabilità del sistema.

Sul fronte finanziario, il piano impieghi 2026 prevede investimenti per 940 milioni di euro tra mercato obbligazionario (67%), azionario (16%) e strumenti alternativi illiquidi (17%). Una parte delle risorse potrebbe essere investita anche sul mercato italiano, in continuità con la strategia di allocazione prevista.