M&A in Italia, oltre 900 operazioni, più di €45 miliardi nel 2025, la logistica raggiunge i €117,8 miliardi, cresce ruolo Agenzie Lavoro
Nel primo semestre registrate 660 transazioni per €30 miliardi, ruolo strategico delle Agenzie per il Lavoro, sempre più protagoniste di acquisizioni mirate per ampliare competenze e presidio territoriale
Il mercato delle fusioni e acquisizioni in Italia continua a registrare una crescita significativa, confermandosi come leva centrale per lo sviluppo del sistema economico. Secondo i principali report di settore, nel primo semestre 2025 sono state concluse circa 660 operazioni per un controvalore superiore a 30 miliardi di euro; le proiezioni sull’andamento dei dieci mesi stimano un totale di oltre 900 transazioni per un valore complessivo superiore ai 45 miliardi (fonte KPMG). Si tratta di volumi elevati, in linea con il biennio precedente, a testimonianza di come l’M&A sia ormai uno strumento strutturale per la competitività delle imprese italiane.
La spinta al consolidamento arriva da più direzioni: grandi gruppi industriali che rafforzano il proprio posizionamento, investitori finanziari che puntano a valorizzare realtà ad alto potenziale e medie imprese che scelgono di acquisire società per ottenere economie di scala, innovare i modelli di business e presidiare mercati in crescita. In questo contesto, i settori più dinamici restano i servizi alle imprese, la logistica e il digitale: il mercato logistico conto terzi italiano ha raggiunto 117,8 miliardi di euro nel 2024 (+1,7% rispetto al 2023) (fonte: Osservatorio Contract Logistics ‘Gino Marchet’ – Politecnico di Milano), mentre il comparto digitale – trainato da startup fintech, deeptech e martech – ha registrato numerose operazioni di exit, segnalando un fermento crescente anche nel micro-M&A.
Tra i comparti che hanno attirato un interesse crescente vi sono le Agenzie per il Lavoro, protagoniste di numerose operazioni di acquisizione e fusione. La pressione esercitata dalla carenza di manodopera e la crescente domanda di flessibilità da parte delle imprese hanno reso le APL asset strategici, in grado di coniugare solidità, presenza territoriale e capacità di offrire soluzioni immediate ai fabbisogni occupazionali. A questo si aggiunge un fenomeno sempre più evidente: le APL che scelgono di crescere attraverso l’acquisizione di altre realtà del settore, così da integrare competenze complementari e aumentare la copertura territoriale
“Il mercato italiano dell’M&A è in piena fase di consolidamento e le Agenzie per il Lavoro ne rappresentano una componente essenziale” – dichiara Enrico Valocchia, Amministratore Unico di Hume Capital, società specializzata in operazioni M&A nel settore delle APL –. “Le acquisizioni in questo settore consentono alle imprese di ampliare il proprio mercato di riferimento, mettendo a disposizione dei clienti la somministrazione di personale, rafforzando la presenza sul territorio e garantendo soluzioni sempre più rapide ed efficienti. È una tendenza destinata a proseguire, perché incontra da un lato l’interesse degli investitori, che riconoscono in questo settore un’opportunità solida e di lungo periodo, e dall’altro le esigenze delle aziende, che devono affrontare con urgenza la carenza di manodopera.
Sempre più spesso, inoltre, - prosegue Valocchia - assistiamo a operazioni in cui sono le stesse APL ad acquisire altre Agenzie, con l’obiettivo di aumentare la propria potenza competitiva e presidiare segmenti specifici della somministrazione – dall’industria alla logistica, fino alla sanità – in cui la specializzazione diventa leva strategica.”
Il consolidamento delle APL si inserisce così in un quadro più ampio che vede l’M&A come motore di modernizzazione per l’intero tessuto produttivo italiano: non solo un’operazione finanziaria, ma una leva concreta di innovazione, competitività e crescita.