Terna, consumi italiani a 25,5 mld kWh (+0,2%), in crescita i consumi industriali dell’1,9%, produzione eolica in aumento del 70,1% e fotovoltaica del 48,7%
Al 31 ottobre si registrano in Italia 17.610 MWh di capacità di accumulo (+46,6%), il dato della domanda elettrica rimane stabile; variazioni tendenziali ottobre a +0,6% al Nord, +0,3% al Centro e -0,8% al Sud e nelle Isole
Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, osserva nel mese di ottobre un fabbisogno di energia elettrica in Italia pari a 25,5 miliardi di kWh (+0,2% rispetto a ottobre 2024). La variazione è stata raggiunta con lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media inferiore di due gradi rispetto a quella di ottobre dello scorso anno. Il dato della domanda elettrica corretto dagli effetti temperatura e calendario resta pressoché invariato.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di ottobre è risultata pari a +0,6% al Nord, +0,3% al Centro e -0,8% al Sud e nelle Isole.
Da gennaio a ottobre, il fabbisogno nazionale è in diminuzione dell’1% rispetto al corrispondente periodo del 2024 (-0,6% il dato rettificato).
L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali) elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una crescita dell’1,9% rispetto a ottobre 2024: si tratta del secondo valore positivo dopo una prima parte di anno in flessione. Correggendo il dato dall’effetto calendario, la variazione non cambia. In particolare, positivi i comparti dell’industria alimentare, cemento calce e gesso, meccanica, siderurgica, ceramiche e vetrarie. Negativi i comparti della carta, metalli non ferrosi e chimica.
In termini congiunturali, la variazione della richiesta elettrica destagionalizzata e corretta dagli effetti di calendario e temperatura è stazionaria. In flessione la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (-0,8%).
L’indice IMSER (Indice Mensile dei Servizi), che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A Reti, Edyna e Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare, nel mese di agosto 2025, una variazione tendenziale negativa del 6,3%. In particolare, rispetto ad agosto 2024, sono risultate in diminuzione tutte le classi eccetto le attività professionali, scientifiche e tecniche, informazione e comunicazione.
Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,9 TWh, il 6,1% in meno rispetto a ottobre 2024. A livello progressivo, da gennaio a ottobre 2025, l’import netto è in diminuzione dell’8,6% rispetto ai primi dieci mesi del 2024.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 39% della domanda elettrica (41,2% a ottobre 2024). In aumento la fonte termica (+7,2%) e geotermica (+0,5%); in crescita a due cifre la fonte eolica (+70,1%) e fotovoltaica (+48,7%). L’incremento della produzione del fotovoltaico (+1.088 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+383 GWh) e del maggiore irraggiamento (+705 GWh). In diminuzione la fonte idrica (-48,8%). Da gennaio a ottobre 2025 la capacità rinnovabile in esercizio (complessiva di fonte solare ed eolica) è aumentata di 5.400 MW (di cui 4.813 MW di fotovoltaico), raggiungendo i 55.354 MW totali.
Al 31 ottobre 2025 si registrano in Italia 17.610 MWh di capacità di accumulo (valore in aumento del 46,6% rispetto allo stesso mese del 2024), che corrispondono a 7.192 MW di potenza nominale, per circa 862.000 sistemi di accumulo. Lo scorso mese, gli accumuli elettrochimici di grande taglia hanno prodotto ben 202 GWh, a conferma della rilevanza che tale tecnologia ha ormai raggiunto per la gestione del sistema in economia e sicurezza. Nel dettaglio, da gennaio a ottobre la capacità di impianti utility scale è aumentata di 2.818 MWh, che corrispondono a 721 MW di potenza nominale.