Temperature estreme fino ai 38°C entro il 2050, forte stress idrico e inondazioni più frequenti, questi i principali rischi presentati da AXA Climate
AXA Italia, continua il ciclo di incontri dedicati alla prevenzione dei rischi climatici con Confindustria Toscana Nord e il patrocinio di Comune di Lucca e Regione Toscana
Si è svolta oggi a Lucca, nella sede di Confindustria Toscana Nord, Palazzo Bernardini, la nuova tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal Gruppo assicurativo AXA Italia, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”.
Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia: “A pochi mesi dalla tappa di Torino, torniamo con il ciclo di incontri sui cambiamenti climatici, giunti al loro sesto appuntamento, questa volta a Lucca in Toscana. L’iniziativa, che ha come obiettivo quello di diffondere maggiore consapevolezza sui rischi climatici e sulle strategie di mitigazione e prevenzione, sottolinea l’impegno di AXA nel supportare la società nella transizione climatica con un approccio a 360°. Il cambiamento climatico, che si attesta nuovamente come primo rischio percepito a livello globale secondo il nostro Future Risks Report, richiede azione immediata e collettiva e come assicuratori abbiamo un ruolo sociale fondamentale nel promuovere una cultura della prevenzione basata su dati scientifici, proporre soluzioni concrete e contribuire a costruire un percorso di sviluppo sostenibile, in una logica di collaborazione pubblico-privata.”
Con il Patrocinio di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), Comune di Lucca e Regione Toscana, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano dopo le tappe di Senigallia, Cervia, Treviso, Varese e Torino con l’obiettivo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale e urgente per il futuro della società.
Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA: “La protezione dalle catastrofi naturali è un tema centrale per il Paese, soprattutto alla luce dell’elevata fragilità, dal punto di vista idrogeologico, del nostro territorio e degli effetti del cambiamento climatico in atto. Per questo, la legge che impone a tutte le imprese di assicurarsi per i danni causati dalle calamità naturali è una grande opportunità per mettere in sicurezza il tessuto produttivo italiano. Siamo entrati nella fase conclusiva del percorso di adeguamento alla norma: per le aziende di grandi e medie dimensioni l'obbligo è già in vigore. L'auspicio è che anche le piccole, alle quali è stata concessa una proroga fino al 31 dicembre 2025, comprendano il grande valore delle polizze catastrofali per la tutela della loro attività”.
In un Paese caratterizzato da una vulnerabilità strutturale con quasi il 94% dei comuni a rischio frane, alluvioni/erosione costiera e oltre l’80% delle abitazioni esposte ad un livello di rischio medio-alto, si innescano anche gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, con un trend in crescita delle catastrofi naturali, aumentate da inizio 2023 del 16% (378 eventi meteorologici estremi in un anno) e costi pari a oltre 16 miliardi di euro (+22% vs 2022), un record a livello europeo.
Ciononostante, restiamo fortemente sotto-assicurati: solo il 7% delle abitazioni e delle imprese italiane è coperto contro terremoti e alluvioni.
A poco più di un mese dall’entrata in vigore completa del nuovo obbligo normativo che riguarderà anche le piccole imprese, gli incontri accendono un faro sull’urgenza di una maggiore consapevolezza dei rischi climatici e delle strategie di mitigazione e prevenzione che è possibile adottare nei territori.
La ricerca di AXA Climate: gli ambiti di rischio prioritari per la regione Toscana
Al centro dell’incontro, lo studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Toscana, realizzato da AXA Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist.
3 gli ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni e stress idrico.
Sul fronte delle temperature estreme, i modelli di AXA Climate prevedono un aumento delle temperature annuali su quasi tutta la regione Toscana, passando dai 30-34°C della baseline ai 34-38°C nel 2050. In particolare, sarà la parte centrale della regione ad essere particolarmente colpita da ondate di calore, con temperature che supereranno i 38°C nel 2050, contando 5 giorni in più in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C.
Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida soprattutto per Lucca e Firenze. A Lucca, le massime percepite all’ombra raggiungeranno i 46,5°C nel 2050 e saranno 7 i giorni in più con temperature all’ombra maggiori di 35°C. Firenze, invece, vedrà nel 2050 le temperature massime percepite all’ombra fino ai 50°C con 14 giorni in più di temperature all’ombra maggiori di 35°C.
Il fenomeno delle ondate di calore influenzerà in modo significativo tutta la regione: i modelli di AXA Climate prevedono infatti temperature e durate mai raggiunte prima. Dal 2050, ogni 5-10 anni le temperature raggiugeranno i 38°C per 20 giorni all’anno con uno scenario più estremo di temperature fino a 41°C per 70 giorni all’anno.
Gli episodi di inondazioni e piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico. Già a marzo 2025 le provincie di Livorno, Pisa e Firenze hanno visto cadere in 24h l’equivalente del 300% della media mensile di alcune parti della regione con impatti molto importanti sul settore industriale, agricolo e turistico.
L’aumento nei livelli di inondazioni pone, infatti, un rischio importante sulle infrastrutture critiche della regione: saranno principalmente i quartieri di Sant’Angelo in Campo e la zona al nord del fiume Serchio ad essere colpiti, causando un impatto diretto su alcune strade essenziali all’attività economica della Toscana, come l’A11 e l’E76 tra Pisa e Firenze. I livelli d’acqua raggiungeranno i 50-150cm intorno alla città di Lucca e fino a 4 metri in alcune parti delle autostrade.
La Toscana sarà inoltre sempre più soggetta a stress idrico con intensificazioni del fenomeno nella parte nord, raggiungendo fino a quasi l’80% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Nell’altra metà della regione, dove il rischio viene già considerato “estremamente alto”, si accentuerà ulteriormente aumentando da 86% a 132% tra la baseline e il 2050. Infine, anche il rischio di frane rappresenterà un pericolo molto più importante per la regione nel 2050 rispetto ad oggi, con un impatto sia diretto, come ad esempio sulle popolazioni locali, che indiretto, come sulle infrastrutture e collegamenti: basti pensare che lo scorso aprile la zona di Lucca è stata interessata da tre episodi di frane che hanno causato l’interruzione dell’acquedotto di Fabiano e l’isolamento di diverse località dal resto del territorio.
Con questo ciclo di incontri, AXA ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali.
Tra queste, la piattaforma Altitude, il nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da AXA Altitude, parte di AXA Climate, per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci.
A confronto sul tema, per condividere esperienze di chi ha vissuto gli effetti del cambiamento climatico e proposte concrete sia in termini di sensibilizzazione e educazione che di adattamento e resilienza, istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria, imprese del territorio, agenti.
Tra i partecipanti alla tavola rotonda, dopo i saluti di benvenuto di Milena Guerrini, Consigliere delegato per Innovazione e Transizione Digitale di Confindustria Toscana Nord, l’introduzione di Giorgia Freddi, Responsabile Comunicazione Esterna, Sostenibilità e Relazioni Istituzionali di AXA Italia e l’analisi dello scenario italiano da parte di Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA; Alessia Pera, Coordinatrice area territorio, ambiente, sicurezza ed energia di Confindustria Toscana Nord; Filippo Emanuelli, Amministratore Delegato Belfor Italia; Sauro Cioni, Amministratore Delegato di S.C. Trading srl e Riccardo Gili, Responsabile Fiduciari, Pronta Liquidazione, Innovazione, Antifrode ed Esteri di AXA Italia.