OMER risultati nei primi 9 mesi 2025, ricavi a €68,9 milioni (+18%), EBITDA a €12,4 milioni e backlog a €163 milioni

La società rafforza la cassa a €18,2 milioni e conferma una pipeline solida con €160 milioni di soft backlog. Il CEO Russello: «Verso un’azienda più agile, innovativa e pronta a crescere in modo sostenibile»

OMER S.p.A. (la “Società” o “OMER”, ISIN IT0005453748) – società attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario – ha esaminato i dati gestionali relativi ai primi nove mesi del 2025, non sottoposti a revisione legale.

Giuseppe Russello, Presidente e Amministratore Delegato di OMER, ha commentato: “I risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno evidenziano una significativa crescita dei ricavi e un consistente incremento dei volumi di produzione, nonostante il contesto macroeconomico sfidante e la consueta ciclicità del mercato che in questo periodo specifico interessa l’area europea.

A fronte del miglioramento dei ricavi, tuttavia, registriamo un temporaneo calo della marginalità operativa, come logica conseguenza dell’aumento dei volumi di produzione per un’attività, come la nostra, che opera su commessa, e del ritardato avvio delle attività relative ai nuovi contratti acquisti dalla controllata americana. In tale contesto, prosegue il nostro piano strategico di sviluppo, l’ampliamento del Plant B, supportato dall’avvio del programma INNORAIL approvato da Invitalia, che ci consente di potenziare la capacità produttiva, introdurre nuove tecnologie digitali e ottimizzare le infrastrutture, in linea con l’evoluzione del mercato e le sue dinamiche. Ci stiamo muovendo verso un’evoluzione organizzativa volta a rendere l’azienda più agile ed efficiente, riducendo i tempi di produzione e accelerando la nostra capacità di innovare.

Restiamo fiduciosi, nonostante il posticipo dell’avvio dei progetti già menzionati, in una chiusura d’anno in linea con le aspettative e nella validità del nostro modello di business, nonché nell’efficacia delle strategie adottate, orientate a una crescita solida e sostenibile”.

I Ricavi Totali consolidati risultano pari a circa € 68,9 milioni, registrando una forte crescita (+18%) rispetto a € 58,4 milioni dei primi 9 mesi 2024. Tale incremento è stato trainato da maggiori volumi di produzione delle commesse in essere, in particolare il progetto Dolce Vita, avviato nel corso dell’ultimo trimestre 2024 e che ha visto il completamento del primo treno nel mese di aprile 2025.

L’EBITDA si attesta a € 12,4 milioni, valore in crescita del 6% circa rispetto a € 11,7 milioni dei primi 9 mesi 2024, con un EBITDA Margin – rapporto tra l’EBITDA e i Ricavi Totali consolidati – pari al 18,0%, in diminuzione rispetto al 20,1% registrato nei primi 9 mesi del 2024. Tale risultato è da ritenersi positivo considerato il significativo aumento dei volumi di produzione, che ha comportato un incremento della complessità gestionale, l’impatto della stagione estiva e, in particolar modo, il posticipo dell’avvio dei nuovi progetti di OMER North America, la cui principale commessa relativa al progetto Amtrak per Alstom si era conclusa nel corso del primo trimestre. Nel terzo trimestre 2025, infatti, OMER North America avrebbe dovuto avviare sia le attività produttive relative al contratto con Alstom per i treni commissionati da Metra per il trasporto pubblico di Chicago che quelle dell’ordine di Siemens Mobility Inc. per i treni americani commissionati da Amtrak, per un valore totale delle due commesse pari a circa 25 milioni di dollari per una durata di 5 anni. Si stima l’avvio dei due progetti nei primi mesi del 2026.

La Posizione Finanziaria Netta Consolidata di Gruppo è risultata positiva (cassa) per circa € 18,2 milioni, in diminuzione rispetto a € 19,9 milioni al 31 dicembre 2024, principalmente per effetto dell’incremento del capitale circolante determinato dai maggiori crediti verso clienti.

Il backlog risulta pari a 163 milioni, in linea rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (pari a € 164 milioni); il soft backlog[ è pari a 160 milioni, in riduzione rispetto al dato al 31 dicembre 2024 (pari a € 228 milioni) per effetto delle conversioni in backlog registrate nel corso dell’anno.

Si ricorda che il valore del backlog è pari al valore residuo degli ordini contrattualizzati non ancora completati, calcolato come le quantità ancora da consegnarsi moltiplicate per il prezzo unitario di ordine ad una determinata data.

Il soft backlog è pari al valore delle opzioni contrattualizzate negli accordi quadro, esercitabili dai clienti, e non ancora esercitate ad una determinata data.