Azimut, buyback a €500 milioni e nuovo piano “Elevate 2030”, obiettivo crescita internazionale tra €95 e €110 miliardi di masse gestite

Conclusa l’ispezione di Banca d’Italia su Azimut Capital Management; piano di azione entro il 30 novembre e piena implementazione entro aprile 2026. Il progetto TNB verso l’autorizzazione nel secondo trimestre 2026. Il CdA propone un nuovo programma di riacquisto azioni fino al 10% del capitale

Azimut Holding S.p.A. (“Azimut” o il “Gruppo” o la “Società”) comunica gli esiti delle più recenti attività di vigilanza e fornisce un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto TNB e delle principali iniziative strategiche. La conclusione di una recente ispezione ordinaria di Banca d’Italia su Azimut Capital Management SGR S.p.A. (“ACM”) consente oggi al Gruppo di operare con maggiore chiarezza e visibilità sui prossimi passaggi regolamentari connessi al progetto TNB, la cui autorizzazione è prevista per il secondo trimestre del 2026.

Conseguentemente, il Gruppo ha aggiornato la tempistica per la presentazione del piano strategico “Elevate 2030” ritenendo allo stesso tempo opportuno anticipare alcune linee guida chiave relative al business internazionale, non interessato dall’attività ispettiva. La Società, inoltre, conferma il proprio impegno verso la creazione di valore per gli azionisti attraverso iniziative di strategic capital management, inclusa la proposta di un programma di share buyback fino a € 500 milioni (pari a circa il 10% del capitale sociale), con successiva cancellazione delle azioni riacquistate.

Conclusione della revisione ispettiva e aggiornamento su progetto TNB

In data 24 ottobre 2025, ACM ha ricevuto il verbale conclusivo dell’ispezione ordinaria condotta da Banca d’Italia. L’ispezione ha avuto inizio il 10 marzo 2025 e si è conclusa il 13 giugno 2025, comprendendo anche alcuni accertamenti svolti per conto di Consob. ACM, interamente controllata da Azimut Holding S.p.A., è attiva nella gestione e distribuzione di fondi UCITS e FIA, fondi pensione propri, mandati in delega e servizi di consulenza in materia di investimenti.

La vigilanza ispettiva costituisce un elemento ricorrente nell’operatività di un gruppo globale come Azimut, le cui attività si estendono in 20 Paesi e sono oggetto di supervisione continuativa da parte delle principali autorità di regolamentazione a livello internazionale, tra cui Banca d’Italia, Consob, CSSF, Central Bank of Ireland, SEC e FINMA. L’ispezione conclusa a giugno si inserisce pertanto in un quadro consolidato di controlli periodici, conformi all’articolazione globale del Gruppo, con le attività estere che rappresentano oltre la metà delle masse totali in gestione.

Il verbale ha individuato aree di miglioramento riferite principalmente all’assetto organizzativo e al sistema dei controlli interni di ACM. Tali interventi sono finalizzati al rafforzamento delle strutture organizzative e di supervisione, nonché all’evoluzione dei processi di pianificazione e monitoraggio strategico, senza impatti sui portafogli della clientela, sull’integrità dei prodotti né sulla continuità dei servizi core, fermo restando l’adeguamento di alcune modalità operative in linea con le indicazioni di vigilanza. ACM ha già avviato la definizione di un piano di azione volto a recepire le misure correttive e di rafforzamento richieste, che sarà trasmesso alle Autorità entro il 30 novembre 2025 e implementato entro il termine massimo del 30 aprile 2026. L'attuazione di tali misure assicurerà, secondo quanto auspicato dal rapporto ispettivo, la piena idoneità di ACM a partecipare alla scissione prodromica all'operazione TNB, così come la completa compliance normativa dei rami di azienda trasferiti a TNB nel contesto dell'operazione stessa.

In tale ambito, entro la medesima data del 30 novembre 2025, verrà presentato secondo le richieste di Banca d’Italia un nuovo Piano Industriale 2026-2028 di ACM che definisca in modo puntuale le linee di indirizzo strategico, le prospettive operative e gli sviluppi organizzativi della società, anche nel contesto dell’evoluzione della governance e del suo posizionamento all’interno del Gruppo Azimut.

L’ispezione su ACM si riferisce a un periodo precedente all’annuncio dell’accordo vincolante con FSI per la costituzione di TNB (avvenuto il 22 maggio 2025) e non è ad esso collegata, né è collegata al successivo aggiornamento delle tempistiche relative al piano strategico di Gruppo. In un contesto di piena collaborazione con la Banca d’Italia, ACM completerà entro il 30 aprile 2026 le misure previste dal piano di azione, rafforzando ulteriormente la struttura organizzativa e di governance, prima di partecipare a operazioni straordinarie di rilievo, incluse acquisizioni, fusioni o scissioni.

A seguito della piena implementazione delle misure previste dal piano di azione da parte di ACM verrà auspicabilmente rilasciata l’autorizzazione al perfezionamento dell’operazione TNB. Questo quadro temporale definisce un percorso chiaro e ordinato, garantendo ad Azimut e ai suoi azionisti maggiore visibilità sulle fasi conclusive dell’operazione. Tale percorso è perfettamente coerente con l’avanzamento delle attività operative già in corso per l’avvio di TNB. L’obiettivo resta quello di creare valore sostenibile e di lungo periodo, pienamente allineato con i fondamenti strategici alla base del progetto.

Piano strategico Elevate 2030

Il piano strategico Elevate 2030, che includerà obiettivi per tutte le linee di business e i segmenti della piattaforma italiana e internazionale del Gruppo, sarà presentato integralmente, come già anticipato al mercato1, successivamente all’autorizzazione dell’operazione TNB. Parallelamente, il Gruppo prosegue nello sviluppo del piano strategico e ritiene opportuno anticipare per la parte internazionale alcune linee guida chiave della propria strategia di lungo periodo, orientata alla crescita e alla creazione di valore sostenibile per gli azionisti. L’espansione internazionale continuerà, infatti, a rappresentare un elemento distintivo del modello di Azimut, che mira a rafforzare la propria presenza nei venti Paesi in cui opera e a consolidare la leadership tra i principali player indipendenti a livello mondiale. Azimut punta a raddoppiare nell’arco di cinque anni le masse medie estere dagli attuali € 54,6 miliardi a circa € 95-110 miliardi entro la fine del 2030, con una marginalità core2 attesa tra 30 e 40 punti base, rispetto ai 35 punti base attuali.

Il piano Elevate 2030 offrirà al mercato una maggiore chiarezza sugli obiettivi strategici e finanziari del Gruppo, presentati secondo i nuovi verticali di business introdotti nel corso del 2025. Il nuovo modello organizzativo su base internazionale rafforza la trasparenza e consente di rappresentare con maggiore coerenza la creazione di valore all’interno delle diverse linee e geografie operative, favorendo una migliore comprensione del potenziale di crescita e redditività del Gruppo. Il vertical Integrated Solutions, ispirato al modello italiano, include Brasile, Egitto, Messico, Taiwan e Turchia e resta il principale motore di crescita, grazie al modello integrato tra fabbriche prodotto e consulenti finanziari di eccellenza. Global Wealth, che riunisce i centri internazionali di Monaco, Dubai, Singapore, Svizzera e Stati Uniti, sta assumendo un ruolo sempre più centrale come motore di espansione per la clientela high-net-worth e ultra-high-net-worth. Institutional & Wholesale concentra le attività istituzionali e di distribuzione in America Latina, Asia, EMEA, Stati Uniti, oltre che in Italia, promuovendo diversificazione e partnership strategiche. Questo segmento rappresenta una leva chiave per l’innovazione e la collaborazione con partner internazionali e beneficerà della recente acquisizione di NSI negli Stati Uniti, la cui finalizzazione è prevista entro la fine del 2025 o l’inizio del 2026. Strategic Affiliates comprende, infine, le partecipazioni in Australia e negli Stati Uniti con Sanctuary Wealth quale pilastro per la crescita nel più grande mercato della consulenza finanziaria.

Attraverso questi quattro verticali, Azimut punta a consolidare una crescita sostenibile e diversificata, fondata su leadership di mercato, integrazione operativa e partnership strategiche di lungo periodo. Per la sola piattaforma internazionale, escludendo l’Italia, il Gruppo prevede una raccolta netta annua compresa tra € 5 e 8 miliardi fino al 2030.

Programma di share buyback

Nell’ambito del piano Elevate 2030 verrà presentata anche la strategia di gestione del capitale, coerente con la solidità patrimoniale del Gruppo e la strategia di lungo periodo, attraverso la quale Azimut ribadisce il proprio impegno concreto verso la creazione di valore per gli azionisti. L’attuale programma di share buyback, già approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2025, prevede l’acquisto di un massimo di n° 14.000.000 azioni ordinarie Azimut Holding S.p.A., pari al 9,77% dell’attuale capitale sociale.

In tale contesto, il Consiglio di Amministrazione intende proporre alla prossima Assemblea il rinnovo dell’autorizzazione al programma di acquisto e di disposizione di azioni proprie, inclusa l’autorizzazione ad annullare le azioni riacquistate ai sensi dei piani approvati dall’Assemblea fino a un controvalore massimo complessivo di € 500 milioni. Il programma sarà da completarsi entro un periodo di 18-24 mesi, secondo quanto approvato dall’Assemblea. Tutti gli ulteriori passaggi operativi seguiranno secondo le tempistiche e le modalità previste dagli organi competenti.

Il piano Elevate 2030 includerà anche un aggiornamento della politica dei dividendi volta a rafforzare la remunerazione complessiva degli azionisti, con l’obiettivo di coniugare crescita sostenibile, disciplina finanziaria e costante valorizzazione del capitale degli azionisti.

Giorgio Medda, CEO del Gruppo, commenta: “Il nuovo piano strategico Elevate 2030 definirà una traiettoria di crescita ancora più ambiziosa, rafforzando la posizione di Azimut tra i player indipendenti a livello globale. Puntiamo, entro i prossimi 5 anni, a raddoppiare le masse medie estere, raggiungendo tra i € 95 e i 110 miliardi, con una marginalità in continuo miglioramento, valorizzando ulteriormente il nostro modello distintivo. I quattro verticali della nostra architettura – Integrated Solutions, Global Wealth, Institutional & Wholesale e Strategic Affiliates – rappresentano oggi un motore di sviluppo senza precedenti per il Gruppo e ci permettono di evidenziare con maggiore chiarezza la nostra capacità di generare risultati tangibili. Il piano prevede, per la sola piattaforma internazionale, una raccolta netta annuale compresa tra i € 5 e gli 8 miliardi, confermandone il ruolo centrale nella strategia di crescita del Gruppo. Allo stesso tempo, la gestione strategica e disciplinata del capitale rimarrà un pilastro fondamentale della nostra visione, assicurando che la crescita sostenibile si traduca in valore concreto e duraturo per i nostri azionisti, anche attraverso una solida politica dei dividendi e programmi di buyback.”