Confimprese, Osservatorio consumi: pesante battuta d’arresto a -4,5% a valore sul totale mercato retail, vacillante la fiducia dei consumatori

Maiocchi (Confimprese ):"La situazione climatica di queste settimane non aiuta certo la partenza delle vendite autunnali, occorre quindi focalizzare le iniziative commerciali sui mesi di novembre e dicembre con il Black Friday e il Natale"

L'Osservatorio consumi Confimprese-Jakala ha rilevato una pesante battuta d’arresto a -4,5% a valore sul totale mercato retail.

Nel mese di settembre i consumi subiscono una pesante battuta d’arresto a -4,5% a valore sul totale mercato retail. Lo certifica l’Osservatorio consumi mensile Confimprese-Jakala, che rileva un sensibile deterioramento dei consumi in Italia. Del resto, le premesse si sanno. Tra venti di guerra e scarsa propensione agli acquisti, è la fiducia dei consumatori a essere vacillante.

Quanto al progressivo anno gennaio-settembre 2025 su gennaio-settembre 2024 si consolida un moderato calo a -0,8%, che accomuna praticamente tutti i settori di attività con eccezione della cura persona che registra un +1,1% su base progressiva.

"La crescita che aveva caratterizzato le estati precedenti si è sgonfiata – riflette Mario Resca, presidente Confimprese – e certifica il permanere di una situazione priva di apprezzabili spunti positivi. È dunque difficile ipotizzare nel breve periodo una ripresa dei consumi, sia pure in un contesto caratterizzato da buoni fondamentali macroeconomici, dall’occupazione all’inflazione, dalla fiducia dei mercati finanziari alla crescita dei redditi".

Nei settori merceologici, il mese di settembre registra cali altrettanto preoccupanti con il comparto di abbigliamento-accessori a -8,7%. Svanito l’effetto saldi, che in realtà non è mai veramente partito, si conferma la debolezza di un settore che ha sofferto per tutto l’anno, senza mai registrare progressi significativi. In flessione anche la ristorazione che con un -4,4% conferma le abitudini dei consumatori disposti a spendere sempre meno per gli acquisti voluttuari, ma concentrati ad assorbire gli effetti inflattivi sul carrello della spesa che continua a pesare sul portafoglio. Altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona, servizi e fitness) chiude il mese a -0,2%, contenendo in parte la flessione del totale mercato.

Nei canali di vendita si registra la flessione marcata dei centri commerciali che chiudono il mese a -4,2%, la prossimità a -4,0%, meglio le high street a -1,1%.

"Un anno che ormai si avvia intorno alla crescita zero – riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – in linea con le attese di Pil e consumi. Non deve ingannare il pesante risultato di settembre rispetto all’anno precedente poiché il settembre 2024 aveva registrato un brillante, per quanto ingiustificato, +4,4% per cui un risultato negativo era in una certa misura atteso. La controcifra di ottobre è altrettanto sfidante (ottobre 24 vs 23 pari a +3,5%) e la situazione climatica di queste settimane non aiuta certo la partenza delle vendite autunnali, occorre quindi focalizzare le iniziative commerciali sui mesi di novembre e dicembre con il Black Friday e il Natale".

Nelle regionMarche uniche in parità +0,3%, in campo negativo tutte le altre. Quanto alle province si segnala Catania +1,2%, Perugia la peggiore a -9,7%.