Hermès,11,9 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, crescita del 5% rispetto al 2024;traino del settore pelletteria
Dumas (Hermès):"Nel terzo trimestre, Hermès mantiene la rotta, grazie a una crescita solida che riflette la forza del nostro modello. Restiamo concentrati nel gestire le incertezze, grazie alla fedeltà dei nostri clienti e all’impegno dei nostri collaboratori"
Hermès ha registrato nei primi nove mesi del 2025 un fatturato di 11,9 miliardi di euro, con una crescita del 5% rispetto al 2024, trainata dal settore Pelletteria. Nel terzo trimestre il gruppo del lusso francese ha messo a segno una nuova crescita dei ricavi pari al 5% (10% a cambi costanti) rispetto allo stesso per allo steso periodo dell’anno precedente a 3,9 miliardi di euro. Il fatturato consolidato nei primi nove mesi dell’anno ha toccato quota 11,9 miliardi di euro, in aumento del 9% a cambi costanti e del 6% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo del 2024.
“Nel terzo trimestre, Hermès mantiene la rotta, grazie a una crescita solida che riflette la forza del nostro modello. Restiamo concentrati nel gestire le incertezze, grazie alla fedeltà dei nostri clienti e all’impegno dei nostri collaboratori” commenta Axel Dumas, presidente Esecutivo di Hermès. Sulla piazza di Parigi il titolo cede il 2% circa, con un saldo negativo da inizio anno di oltre il 4%.
Nel medio termine, nonostante il contesto economico, geopolitico e monetario instabile, il gruppo conferma il proprio ambizioso obiettivo di crescita del fatturato a cambi costanti.
“Hermès affronta l’attuale fase con fiducia, forte di un modello artigianale integrato, di una rete distributiva equilibrata, della creatività delle collezioni e della fedeltà della clientela” si legge nel comunicato, che continua: “Il gruppo prosegue la propria strategia di sviluppo di lungo periodo, fondata sulla creatività, il controllo dei savoir-faire e una comunicazione distintiva”
Trend positivo trainato dalle Americhe
Tutte le aree geografiche hanno vissuto un trend positivo nel periodo, supportato dall’espansione della rete distributiva esclusiva del gruppo. Nel dettaglio, l’Asia (escluso il Giappone), sorvegliata speciale per il settore in attesa di una ripresa consistente dei consumi, ha registrato un progresso del 4%. “La crescita è proseguita in tutti i mercati dell’area, con particolare dinamismo nella Grande Cina. Il trimestre ha beneficiato della strategia di valore del brand, della fedeltà della clientela locale e del potenziamento qualitativo della rete. Tra le riaperture più significative: Central Embassy a Bangkok (gennaio), Taichung a Taiwan (marzo), Four Seasons a Macao (giugno) e Galleria Mall a Seoul (agosto)” si legge nella nota del gruppo. Il Giappone continua a fare meglio e segna un +15%, grazie alla forte fidelizzazione dei clienti locali.
Incremento a doppia cifra anche nelle Americhe con un +13%: “L’area ha confermato il proprio slancio, con una lieve accelerazione nel terzo trimestre, trainata in particolare dagli Stati Uniti” commentano da Hermès. Tra le nuove aperture: Scottsdale (Arizona) a settembre e Nashville (Tennessee) a ottobre. A Città del Messico, il flagship store di Molière ha riaperto i battenti a inizio ottobre dopo lavori di ampliamento e ristrutturazione. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mossa anche l’Europa (esclusa la Francia) con un incremento dei ricavi del 12%, mentre la Francia ha segnato un +9%, grazie a un’attività sostenuta in tutta la rete retail. In evidenza il punto vendita di Firenze, riaperto a febbraio dopo la ristrutturazione. Infine le altre aree, rappresentate principalmente dal Medio Oriente, hanno visto un aumento delle vendite del 15%. “L’area ha continuato a mostrare un buon slancio, confermando il trend di crescita”.
In ascesa settore Pelletteria e Selleria, accelerazione per prêt-à-porter e accessori
Performance particolarmente brillanti per il settore Pelletteria e Selleria, e una netta accelerazione per il Prêt-à-porter e Accessori, oltre che per Seta e Tessuti
Nel dettaglio Pelletteria e Selleria ha visto una crescita del 13%: “Il cuore storico del gruppo ha registrato una performance eccezionale, in linea con la traiettoria dell’anno, sostenuta dalla forte domanda per i prodotti iconici e le nuove collezioni. I modelli ispirati all’equitazione come Tablier Sellier e Besace Trotting, insieme al ritorno dell’iconica Plume, hanno riscosso grande successo” si legge nella nota. Prosegue anche l’aumento delle capacità produttive: a settembre è stato inaugurato il ventiquattresimo atelier di pelletteria a L’Isle-d’Espagnac (Charente). In programma l’apertura di altri tre laboratori entro il 2028: Loupes (Gironda) nel 2026, Charleville-Mézières (Ardenne) nel 2027 e Colombelles (Calvados) nel 2028, rafforzando i dieci poli di eccellenza artigianale presenti in Francia.
Per il Prêt-à-porter e Accessori l’incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato del 6%. Il settore ha mostrato in particolare un’accelerazione nel terzo trimestre. “La sfilata uomo primavera-estate 2026, tenutasi a giugno al Palais d’Iéna, ha ottenuto riscontri molto positivi, seguita a settembre dalla presentazione della collezione autunno-inverno 2025 a Hong Kong. La collezione donna primavera estate 2026 è stata svelata con successo a ottobre alla Garde Républicaine”.
Per la divisione Seta e Tessuti la crescita è stata del 4%, mentre Profumi e Cosmetica ha visto un calo del 5%. “In flessione a causa di un effetto confronto sfavorevole dopo il lancio del profumo Barénia nel 2024. La linea è stata comunque arricchita nel 2025 da due nuove Eaux de Parfum Intenses: Terre d’Hermès a inizio anno e Barénia nella seconda metà”. Trend negativo anche per la divisione Orologeria con un -3%, mentre altri settori Hermès (Gioielleria, Art de Vivre) hanno segnato un incremento delle vendite dell’11%.