Philip Morris Italia, Antitrust avvia istruttoria per "pratica commerciale scorretta con frasi come 'senza fumo', messaggi fuorvianti sulle e-cig"
"Un futuro senza fumo", "prodotti senza fumo", le espressioni usate da Philip Morris Italia sono definite dall'Antitrust "poco chiare e omissive per i consumatori perché riferite a prodotti che, pur in assenza di combustione, non sono privi di possibili effetti nocivi per la salute, né sono meno nocivi di altri e possono creare dipendenze"
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Philip Morris Italia per possibile pratica commerciale scorretta: nel mirino dell'Antitrust le frasi usate per promuovere le sigarette elettroniche, fra cui "senza fumo", "un futuro senza fumo", "prodotti senza fumo".
Espressioni definite "poco chiare e omissive per i consumatori perché riferite a prodotti che, pur in assenza di combustione, non sono privi di possibili effetti nocivi per la salute, né sono meno nocivi di altri e possono creare dipendenze". L’Authority guidata da Roberto Rustichelli ha già ispezionato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, le sedi della società Philip Morris Italia e della società Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna.
Philip Morris Italia, Antitrust avvia istruttoria per "pratica commerciale scorretta
La presunta pratica commerciale scorretta nella promozione dei propri prodotti deriverebbe dall'uso di espressioni che potrebbero risultare poco chiare e omissive per i consumatori perché riferite a prodotti che, pur in assenza di combustione, non sono privi di possibili effetti nocivi per la salute, né sono meno nocivi di altri e possono creare dipendenze.
Il mercato del tabacco e degli oggetti per fumatori è in continuo cambiamento, sigarette e tabacco vengo sostituiti sempre di più con dispositivi senza combustione, altamente tecnologici e che spesso utilizzano il vapore. Questo però non eliminerebbe i danni che l’uso può comportare sulla salute dei consumatori.