RINA apre le porte all'Open Innovation Hub, centro dedicato alla ricerca applicata sui materiali avanzati
L’Hub è stato creato per supportare la crescita di RINA attraverso l’innovazione, intesa in chiave “open” come leva per promuovere lo sviluppo di nuovi servizi basati sull’analisi di materiali, processi e soluzioni guidate dall’intelligenza artificiale
Si è svolto oggi il press tour dedicato all’Open Innovation Hub RINA. L’evento ha offerto l’opportunità di esplorare il cuore dell’innovazione applicata ai nuovi materiali, quindi incontrare Michele Budetta - da aprile 2025 Amministratore Delegato di RINA Consulting, società di consulenza ingegneristica del Gruppo RINA -, Claudia Filippone - Chief HR, Communication & Institutional Relations Officer di RINA -, Stefano Luperi - Amministratore Delegato del Centro Sviluppo Materiali (CSM) - e i tecnici che ogni giorno lavorano sulle attività e i progetti che l’azienda sta portando avanti.
Il progetto Hydra
Durante la giornata ci si è concentrati sullo stato di avanzamento di Hydra: progetto europeo di ricerca, sviluppo e innovazione coordinato da RINA per contribuire alla decarbonizzazione dei settori hard to abate con un focus specifico sull’industria siderurgica. Grazie al suo straordinario grado di innovazione, l’iniziativa fa parte degli IPCEI (“Importanti progetti di comune interesse europeo”) finanziati dall’Unione europea - NextGenerationEU. Hydra si concretizzerà nella progettazione e nella realizzazione di una “mini acciaieria” che sperimenterà l’idrogeno in ogni fase del ciclo di produzione dell’acciaio. La struttura sarà composta da un impianto di riduzione diretta del minerale di ferro (DRI) attraverso l’utilizzo di idrogeno quale agente riducente e da un forno elettrico. L’impianto pilota consentirà di studiare e mettere a punto innovative pratiche operative relative alla produzione di acciaio mediante l’uso di idrogeno. Queste procedure saranno messe a disposizione degli acciaieri italiani ed europei, a supporto del loro percorso di decarbonizzazione produttiva.
L’iniziativa comprende anche un centro dedicato al testing e alla qualifica di materiali e componenti per il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno. Verrà inoltre creato un polo di formazione sulla sicurezza, sulle normative europee e per la diffusione di know-how relativo alla progettazione, alla realizzazione e all’implementazione di tecnologie per la decarbonizzazione.
I test
I test su piccola e media scala in ambito idrogeno: sono stati presentati i nuovi macchinari per test in ambienti estremi, con particolare attenzione alle applicazioni legate al trasporto e allo stoccaggio dell’idrogeno. In questo contesto sono state mostrate le unità operative dedicate al test e all’analisi delle proprietà meccaniche di materiali e componenti che, grazie ad attrezzature di prova all’avanguardia, consentono di simulare in modo accurato le reali condizioni di esercizio. Questi sistemi permettono di riprodurre variabili critiche come alte pressioni, cicli termici estremi e sollecitazioni prolungate, garantendo una valutazione completa della resistenza e dell’affidabilità dei materiali.
I test sulle palline da tennis e da padel: a Castel Romano vengono svolte le qualifiche delle palline che, per poter essere utilizzate durante i tornei, devono superare rigorosi cicli di stress lungo le tre direzioni spaziali. Solo le palline che mantengono intatte le proprie caratteristiche di resistenza, elasticità e prestazioni vengono omologate per l’impiego in gara, garantendo così la massima qualità e uniformità durante le competizioni. Questi test richiedono strumenti sofisticati e una notevole attenzione ai dettagli, perché anche minime variazioni possono influenzare la resa in campo. Si tratta di un lavoro di precisione che contribuisce a preservare lo spirito del gioco, assicurando che ogni atleta possa contare su un materiale affidabile, sicuro e conforme agli standard internazionali.
Materiali e produzione
La caratterizzazione dei materiali: laboratorio di metallografia (scienza che studia la struttura interna dei metalli e delle leghe attraverso l'osservazione microscopica) per l’analisi approfondita delle proprietà dei materiali metallici, ceramici e polimerici. Grazie a tecniche avanzate di preparazione dei campioni e all’impiego di microscopi ottici ed elettronici, è possibile osservare e caratterizzare la microstruttura dei materiali, individuandone difetti, inclusioni, porosità e processi di degrado. Questo tipo di analisi consente di comprendere meglio il comportamento dei materiali in condizioni operative reali, di valutarne le prestazioni meccaniche e di prevederne la durata nel tempo.
Questo lavoro coinvolge ingegneri, tecnologi e ricercatori, insieme ai colleghi dei laboratori e degli impianti pilota, e copre tutte le fasi di un progetto ingegneristico: dallo studio di fattibilità alla progettazione, dall’esecuzione alla manutenzione e alla dismissione.
La prototipazione e metallurgia delle polveri: sono stati illustrati lo sviluppo e la produzione di polveri metalliche per applicazioni di manifattura additiva, con applicazioni che vanno dalla prototipazione rapida alla produzione di componenti complessi ad alte prestazioni. Le stesse polveri vengono utilizzate per realizzare rivestimenti funzionalizzati delle superfici, capaci di conferire proprietà specifiche come resistenza all’usura, protezione dalla corrosione o conduzione termica ed elettrica.
Grazie a questi processi, è possibile ottenere materiali e componenti altamente performanti, sostenibili e personalizzati, in grado di soddisfare le esigenze dei settori più avanzati.
I processi di manifattura: sono stati mostrati impianti fusori in grado di simulare e riprodurre i processi di manifattura industriale per lo studio, lo sviluppo e l’ottimizzazione dei processi e delle tecnologie innovative di produzione: dalla filiera siderurgica alla realizzazione di leghe speciali per i settori marine, energy e aerospace.
La correlazione tra difetti nei componenti aerospaziali: nel settore aerospaziale sono stati condotti avanzati studi di ottimizzazione e analisi delle variabili di processo produttivo, con l’obiettivo di ridurre i difetti e incrementare la qualità dei componenti. Grazie all’applicazione di modelli predittivi e di tecniche di selezione delle variabili più influenti, è stato possibile individuare i parametri chiave che incidono sulla formazione degli scarti. L’approccio, basato sull’impiego combinato di algoritmi di intelligenza artificiale e analisi statistica, ha reso il processo più robusto e ha contribuito a promuovere l’innovazione nell’intero comparto industriale.
Le tecnologie AI
Lo sviluppo di tecnologie AI nel settore industriale: Castel Romano è il polo da cui vengono svolte le attività focalizzate sullo sviluppo delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Grazie a un percorso che parte a metà degli anni Novanta con l’introduzione delle prime reti neurali nei sistemi di automazione industriali, oggi Castel Romano è il centro di riferimento per lo sviluppo di algoritmi di AI destinati al riconoscimento e alla classificazione delle immagini e, più in generale, all’estrazione del valore da grandi dataset con l’obiettivo di migliorare la resa dei processi e la qualità in produzione. Di particolare rilievo sono le attività svolte per il settore siderurgico, come la realizzazione di sistemi per il rilevamento, l’analisi e la classificazione dei difetti su barre e vergelle, nonché le analisi sulla correlazione tra parametri di processo e difetti nei componenti critici della produzione nel settore aerospaziale.
L'Open Innovation Hub
Nel corso della giornata è stato inoltre presentato l’Open Innovation Hub di Roma, che ha sede nel complesso RINA di Castel Romano, dove già opera il CSM. L’Hub nasce per sostenere la crescita di RINA attraverso l’innovazione, che nella sua accezione di “open” promuove, anche attraverso partnership strategiche, lo sviluppo di nuovi servizi studiando materiali, processi e soluzioni basate su AI, e la realizzazione di dimostratori su scala industriale. Per sua natura, l’Open Innovation Hub si inserisce in un ecosistema aperto che include aziende, centri di ricerca, università, istituzioni, in cui le competenze del centro RINA di Castel Romano costituiscono il fulcro operativo. Queste sinergie garantiranno l’efficace realizzazione di progetti insieme a clienti e partner, trasformando idee innovative in soluzioni concrete per l'efficientamento dei processi industriali a favore della decarbonizzazione.