Nvidia, investiti 2,7 miliardi di dollari nel Regno Unito, spinta all’intelligenza artificiale con focus su Revolut e nuove startup

Il colosso dei chip guidato da Jensen Huang annuncia a Londra un piano da 2,7 miliardi, investimento che coinvolge fintech come Revolut e società di AI come Synthesia e PolyAI, accordo che rafforza l’ecosistema tecnologico britannico e consolida il ruolo di Nvidia a livello globale

Nvidia ha annunciato un piano di investimento da 2 miliardi di sterline, pari a circa 2,7 miliardi di dollari, per potenziare l’ecosistema britannico dell’intelligenza artificiale. L’amministratore delegato Jensen Huang, intervenuto a un evento a Londra, ha confermato il supporto a startup innovative attive nei settori più strategici, dai veicoli autonomi alla fintech. Tra le società coinvolte figurano Revolut, Wayve, Oxa, Synthesia, PolyAI, Latent Labs e Basecamp Research.

Le startup coinvolte e i partner di venture capital

Il piano prevede la cooperazione con alcuni dei principali fondi di venture capital britannici ed europei, tra cui Accel, Balderton Capital, Hoxton Ventures, Phoenix Court e Air Street Capital. Questi partner avranno il compito di individuare le realtà più promettenti, anche se non è previsto un obbligo di co-investimento. L’iniziativa include inoltre una quota di 500 milioni di sterline destinata a Nscale, società di data center specializzata in AI e già partner di Nvidia e OpenAI.

Un ecosistema tecnologico in espansione

Secondo Jensen Huang, “il Regno Unito vive un momento favorevole, grazie a università di eccellenza, startup ambiziose e un supercalcolo all’avanguardia”. L’annuncio si inserisce in una fase in cui colossi come Microsoft, Google e OpenAI hanno già presentato piani multimiliardari per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel Paese. Il premier britannico Keir Starmer ha accolto con favore l’iniziativa, definendola “una dimostrazione di fiducia nel Regno Unito, oggi e nel lungo termine”.

Prospettive e impatto internazionale

L’investimento di Nvidia risponde anche alle sfide che il settore AI sta affrontando: costi energetici in aumento, scarsità di fondi e accesso limitato alle infrastrutture di supercalcolo. Fornendo capitali e risorse tecnologiche, l’azienda americana punta a rafforzare la propria leadership e a favorire la nascita di nuovi campioni europei, in grado di competere con realtà come OpenAI negli Stati Uniti o Mistral AI in Francia. Si tratta dunque di un progetto che ha ricadute non solo sul Regno Unito, ma sull’intera evoluzione dell’industria tecnologica globale.