illycaffè, ritardato piano exit di Rhone Capital per l'aumento del prezzo del caffè: l’azienda punta a una diversificazione di mercato europea

L’inaspettato aumento del prezzo del caffè verde ha costretto il fondo americano Rhone Capital a slittare la chiusura dell’investimento iniziata nel 2020 per un valore di 200 milioni di euro, portando illycaffè a implementare investimenti altrove

Il fondo statunitense Rhone Capital, che era entrato in illycaffè acquisendo il 20% del portafoglio e che ha permesso di liquidare uno dei quattro eredi della famiglia, Francesco Illy, si vede costretto a rimanere nel capitale malgrado il rinvio dell’offerta pubblica iniziale. “Quotazione dal 2027”, le parole di Andrea Illy, presidente di illycaffè, ma questo avverrà solo dopo un’attenta analisi della variazione del mercato e del prezzo del caffè nei prossimi 12 mesi, in cui è previsto un cambio di rotta anche in termini di strategie di mercato, evitando di versare una parte della quota a un altro fondo di private equity come step intermedio prima della borsa.

Le parole di Cristina Scocchia

Le parole di Cristina Scocchia, CEO di illycaffè, “Rhone non è un partner finanziario nel senso tecnico della parola. Non è entrato nel capitale con l’idea di crescere immediatamente e monetizzare per scattare poi sul prossimo investimento. Il fondo ha condiviso la valutazione di settore che è oggettiva: non è il momento di quotarsi. Il 2026 ci servirà per riflettere. Guarderemo se il prezzo del caffè verde scenderà e a quel punto prenderemo le nostre decisioni. Ma non c’è fretta, né da parte dell’azionista di maggioranza né di quello di minoranza. L’azienda cresce e risultati e dividendi sono buoni. Quindi perché accelerare l’exit?”, mostrano prudenza da parte dell’azienda per evitare investimenti rischiosi.

Rhone Capital

Rhone era stato anche scelto come partner per poter esportare il gruppo anche negli Stati Uniti, paese che rappresenta un quinto del fatturato totale dell’azienda, piani che sono però rallentati in seguito ai dazi del 15% annunciati da Trump.

Questi cambiamenti geopolitici hanno portato a uno spostamento di rotta dell’azienda, che ultimamente ha concentrato maggiormente le proprie attenzioni sull’Europa, aumentando gli investimenti in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e rilevando il 100% del distributore svizzero Thalwil Ag., rappresentando, quello elvetico, un mercato con una crescita media del 9% e del valore di circa 1,6 miliardi di euro.

Diversificazione dei settori

A seguito dell’incremento del prezzo del caffè verde, illycaffè si sta muovendo su un’integrazione della filiera e diversificamento degli investimenti. Questo ha comportato un’acquisizione dell’80% di Capitani, azienda specializzata nella produzione di macchine da caffè per la casa, che illycaffè già produce, macchine di caffè alto di gamma X1 ad un prezzo di 700 euro e che in seguito a questa acquisizione diminuirebbero il loro prezzo di circa un quinto. Tra le novità spunta anche l’arrivo di capsule Coffe-B, capsule di caffè in alginato, cioè immediatamente compostabili.