Hermès, nel 1H 2025 ricavi consolidati a €8 mld (+8%) e utile netto a €2,2 mld (-8,3%); Dumas: "Continueremo a investire per garantire il successo del gruppo"

Free cash flow rettificato a €1,8 miliardi grazie a un solido cash flow operativo e €2,7 miliardi distribuiti in dividendi; posizione finanziaria netta scende a €10,7 miliardi

Hermès si conferma la best in class nel comparto del lusso mondiale. Il gruppo francese chiude il secondo trimestre dell’anno con un aumento delle vendite del 9% a tassi di cambio costanti, superando lievemente le attese degli analisti (+8,9%), a 3,9 miliardi di euro. Il modello di “scarsità gestita” adottato da Hermès — che mantiene volutamente una disponibilità limitata dei prodotti più richiesti — si è dimostrato resiliente anche in una fase di marcato rallentamento della domanda globale di beni di alta gamma, che ha invece colpito duramente colossi come Lvmh e Kering. Emblematico il caso dell’asta tenutasi a Parigi a inizio luglio, dove un raro esemplare della prima Birkin ha raggiunto il prezzo record di 8,58 milioni di euro (9,91 milioni di dollari).

L’utile netto risulta in calo a causa del contributo eccezionale sugli utili delle grandi imprese in Francia. Sulla piazza di Parigi il titolo cede il 3,5%, mentre il saldo degli ultimi dodici mesi è positivo per il 13%.

Il primo semestre

Nel primo semestre del 2025 il gruppo del lusso ha registrato ricavi consolidati pari a 8 miliardi di euro, in crescita dell’8% a cambi costanti e del 7% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato operativo ricorrente si è attestato a 3,3 miliardi di euro, pari al 41,4% delle vendite, in aumento del 6% su base annua. Nonostante l’effetto negativo delle coperture valutarie, la redditività operativa ricorrente ha raggiunto il 41,4% del fatturato, rispetto al 42,0% di fine giugno 2024.

"I solidi risultati del primo semestre in tutte le regioni riflettono la forza del modello Hermès. Desidero ringraziare tutti i nostri clienti per la fiducia e tutti i nostri collaboratori per il loro impegno. Continueremo a investire e ad assumere per garantire il successo duraturo del gruppo" ha commentato Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès.

L’utile netto di competenza del gruppo è stato pari a 2,2 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,4 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, a causa del contributo eccezionale sugli utili delle grandi imprese in Francia. Al netto di questo onere straordinario, l’utile netto adjusted si è attestato a 2,5 miliardi, in crescita del 6% rispetto al primo semestre 2024.

Il cash flow operativo è salito a 2,3 miliardi di euro, in aumento del 4%, mantenendo un ritmo vicino a quello del risultato operativo. Dopo investimenti operativi per 300 milioni di euro e il rimborso dei debiti da leasing per 200 milioni di euro, il free cash flow rettificato ha raggiunto 1,8 miliardi. 

Dopo la distribuzione di dividendi ordinari e straordinari per complessivi 2,7 miliardi di euro, la posizione finanziaria netta rettificata si è attestata a 10,7 miliardi di euro al 30 giugno 2025, rispetto ai 12,0 miliardi di fine dicembre 2024.