Stellantis, stop alla tecnologia a idrogeno, sospesi i veicoli Pro One; il Gruppo lascerà Symbio, la JV con Michelin e Forvia
Il Gruppo ha deciso di eliminare la produzione dei commerciali leggeri Pro One, alimentati a idrogeno, attesi per l’estate negli stabilimenti di Hordain (Francia) e Gliwice (Polonia); Stellantis punta sull’elettrico e l’ibrido
Stellantis sorprende il mercato annunciano l’abbandono della tecnologia a idrogeno e il ritiro dalla joint venture con Symbio, concordata con due partner francesi. La decisione, comunicata ufficialmente, arriva in un contesto in cui questa tecnologia strategica non ha ancora dimostrato concrete prospettive a breve termine. In Borsa il titolo ha perso il 4,5% il 16 luglio, scendendo a 8,1 euro.
Stop alla gamma Pro One a idrogeno
Tra le conseguenze immediate, Stellantis ha deciso di eliminare la produzione dei commerciali leggeri Pro One, alimentati a idrogeno, attesi per l’estate negli stabilimenti di Hordain (Francia) e Gliwice (Polonia). Come spiegato da Jean‑Philippe Imparato, COO per l’Europa estesa, "La tecnologia a idrogeno è oggi confinata a una nicchia, senza sostenibilità economica nel medio periodo". Il gruppo punta quindi con decisione sull’elettrico e l’ibrido, considerate soluzioni già praticabili.
Stellantis rassicura: nessun impatto diretto sull’occupazione di Hordain e Gliwice; le risorse destinate all’idrogeno verranno destinate a nuovi progetti elettrici e ibridi.
Incertezze su Symbio e strategia futura
Il disimpegno di Stellantis dall’idrogeno apre anche un dossier delicato: il futuro di Symbio, la joint venture paritaria con Michelin e Forvia, ideata per lo sviluppo delle celle a combustibile. Il gruppo ha avviato consultazioni con i partner per ridefinire modalità e impegni, tutelando gli asset esistenti. Un anno fa Symbio aveva lanciato piani ambiziosi per investimenti in Francia (Saint‑Fons) e Stati Uniti, ora da rivedere in assenza del supporto industriale di Stellantis.
Questo cambio strategico si inserisce nella tendenza europea: l’idrogeno resta un’opzione promettente, ma troppo costosa per il segmento leggero, mentre trova spazio solo nel trasporto pesante o industriale. Stellantis va in controtendenza rispetto a concorrenti come Toyota e Hyundai, che continuano a credere nella fuel-cell, pur con approccio cauto e investimenti limitati.