A Milano l’inaugurazione della Fondazione Spremberg con oltre 300 ospiti
La Fondazione Spremberg. Due obiettivi: inclusione in attività sportive dei ragazzi con disabilità e salvaguardia dell'ambiente
A Milano l’inaugurazione della Fondazione Spremberg
Stefano Spremberg ha voluto inaugurare la sua Fondazione all’interno di uno spazio cui è particolarmente affezionato, da anni ed anni: la sede della Canottieri Milano, in uno dei punti più suggestivi del Naviglio Grande.
Perché è giusto ricordare che Stefano è stato quattro volte campione del mondo di canottaggio negli anni ’80.
“Ho avuto il privilegio di assistere a queste attività, percependo la gioia e la gratitudine dei ragazzi e dei genitori” ci confida Stefano.
Il secondo impegno della Fondazione Spremberg è la sensibilizzazione dei giovani sui temi della tutela e della salvaguardia ambientale, promuovendo corsi e lezioni sul mondo vegetale e sull’importanza delle piante nel nostro ecosistema. Negli ultimi secoli il disboscamento e l’inquinamento hanno ridotto drasticamente la vegetazione dimezzandola, contribuendo purtroppo al cambiamento climatico.
“E’ fondamentale e urgente proteggere il nostro pianeta, investendo nella sua salvaguardia” ribadisce Stefano “La Fondazione si impegnerà affinché questi temi possano diventare una materia di studio specifica nelle scuole, poiché riteniamo che per proteggere il nostro pianeta sia essenziale partire dall’istruzione. Sport e ambiente, inclusione e sostenibilità: questi due ambiti si intrecciano naturalmente nel nostro progetto”.
La serata inaugurale della Fondazione Spremberg
Per l’occasione, la storica Canottieri Milano, fondata nel lontano 1890 e da sempre ritrovo prediletto di sportivi e appassionati, si è vestita a festa. Non solo canottaggio: il suo cuore batte anche per il tennis, il basket, il fitness e le lezioni in piscina all’aperto. Ma nel corso della serata, tra luci soffuse e sorrisi sinceri, il centro si è trasformato in uno splendido palcoscenico di convivialità e fascino.
A conquistare i presenti è stata anche la cucina, affidata alle mani esperte del ristoratore Raffaello Polchi, che ha saputo compiere un vero piccolo miracolo gastronomico: un menù interamente dedicato al mirtillo, l’indiscusso protagonista della serata. Il suo risotto, cremoso e profumato, ha conquistato ogni palato, servito con impeccabile tempismo a tutti gli ospiti. E poi ancora pizze bianche e viola al mirtillo, una torta che sembrava un’opera d’arte e un gelato vellutato, tutto rigorosamente… al mirtillo!
Una festa per i sensi e per il cuore, che ha saputo unire gusto, bellezza e spirito d’amicizia.
Come già dicevamo tempo fa, la Fondazione, espressione dei valori che da sempre animano le sue scelte di imprenditore e di sportivo, rappresenta per Stefano Spremberg sia un punto d’arrivo sia una nuova partenza. Così come nello sport, dove la conquista di una posizione apre all’impegno per la gara successiva e al raggiungimento di nuovi traguardi, la Fondazione è la nuova sfida di un campione che ha trovato il suo posto nel mondo, nello sport, nel lavoro e nella vita, senza mai dimenticare il senso degli altri.