Arca Fondi ospita Sylvie Goulard con "Grande da morire" per riflettere sul futuro dell’Europa tra allargamento e sfide istituzionali
Alla sede di Arca Fondi SGR, con Loeser, Fubini, Codogno e Valensise, l’autrice presenta un saggio che rilancia il dibattito sull’Unione Europea e la sua capacità di evolvere
È stato presentato ieri sera nella sede di Arca Fondi SGR “Grande da morire”, il libro scritto da Sylvie Goulard e introdotto dalla prefazione di Romano Prodi, che si propone di affrontare due domande cruciali: cos’è attualmente l’Unione Europea? Cosa dovrebbe diventare?
Sylvie Goulard, è stata deputata al Parlamento europeo e consigliera di Romano Prodi, allora presidente della Commissione europea, dal 2001 al 2004. Ex ministro delle Forze Armate e vice governatore della Banca di Francia è autrice di alcuni saggi tra cui, con Mario Monti, “La Democrazia i Europa” (Rizzoli, 2012) e “L’Europe pour les nuls” (Prix du livre européen, 2009); oggi è professor of practice all’Università Bocconi e presidente dell’Istituto franco-tedesco di Ludwigsburg (Germania).
La presentazione del saggio, moderata dal Vice Direttore ad personam del Corriere della Sera Federico Fubini, ha visto discutere del futuro dell’Europa, assieme all’autrice, il Prof Lorenzo Codogno, e il Presidente Istituto Affari Internazionali Michele Valensise. A chiudere l’incontro l’intervento dell’AD di Arca Fondi SGR, Ugo Loeser.
Il libro propone un quadro sintetico e chiaro di riflessioni sull’Unione Europea, sia attuali che in ottica futura, specialmente in relazione al tema dell’allargamento dei suoi confini.
Le dichiarazioni
L’autrice Sylvie Goulard, durante la presentazione, ha sottolineato che “L’allargamento dell’Unione Europea, in sé, può rappresentare un’opportunità positiva: è uno strumento per garantire stabilità ai Paesi vicini e favorire gli scambi. Ciò che però colpisce – e preoccupa – è l’assenza di un piano chiaro su come integrare questi Stati. In queste condizioni, rischiamo di allontanarci dallo spirito originario del progetto europeo. Nel libro mi interrogo su cosa significhi davvero “fare Europa” e “fare squadra”, ma non pretendo di avere la risposta: pongo delle domande, perché è da lì che può partire una riflessione autentica.”
“Il punto di forza di questo libro risiede nella capacità di mettere a fuoco le aree in cui l’Europa può e deve fare di più, specialmente nella prospettiva di un suo ulteriore allargamento. Sylvie Goulard ci guida in una riflessione lucida, che non nasconde le difficoltà. Fondamentale è non arrendersi di fronte alla complessità delle sfide” – ha affermato Michele Valensise – “Le difficoltà esistono e va riconosciuto a Goulard il merito di averle analizzate con precisione e chiarezza. Da questa analisi nasce la spinta – e l’opportunità – di agire con decisione per riformare un’Europa che voglia stare al passo con i tempi”.
“Dalla lettura del saggio si evince un chiaro divario tra il processo europeo portato avanti con lentezza e tensioni, e la necessità urgente di dotare l’Unione di istituzioni democratiche capaci di decidere rapidamente e di rappresentare realmente i cittadini” – ha evidenziato Lorenzo Codogno – “Colmare questo gap è essenziale per evitare che l’Europa si riveli incapace di mantenere le promesse fatte.”
A conclusione della presentazione l’intervento dell’AD di Arca Fondi, Ugo Loeser - “La percezione attuale dell’Unione Europea è quella di un costrutto senza possibilità di successo. Eppure, nel contesto geopolitico attuale, siamo di fronte ad un’opportunità storica, forse unica, per ridefinire il ruolo dell’Europa nel mondo. Proprio per questo, Arca Fondi vuole offrire il proprio contributo, ospitando e dando spazio a voci autorevoli come quella di Sylvie Goulard, di Michele Valensise e Lorenzo Codogno, per favorire il dibattito sul’ integrazione Europea e sul ruolo dell’Unione nello scacchiere internazionale”.