AXA fa tappa a Torino per affrontare l’emergenza climatica: focus su prevenzione, dati scientifici e rischi per il territorio

Temperature estreme, inondazioni e stress idrico minacciano il Piemonte: entro il 2050 Torino avrà 12 giorni in più oltre i 35°, Alessandria arriverà a 30 giorni critici in più

Si è svolta oggi a Torino la nuova tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal Gruppo assicurativo AXA Italia, dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”. Con il Patrocinio di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative) e del Comune di Torino, l’iniziativa prosegue sul territorio italiano con l’obiettivo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale e urgente per il futuro della società.

In un Paese caratterizzato da una vulnerabilità strutturale che lo rende tra i più fragili d’Europa – con quasi il 94% dei comuni a rischio frane, alluvioni/erosione costiera e oltre l’80% delle abitazioni esposte ad un livello di rischio medio-alto legato ad almeno uno di questi eventi, si innescano anche gli effetti dirompenti del cambiamento climatico, con un trend in crescita delle catastrofi naturali, aumentate da inizio 2023 del 16% (378 eventi meteorologici estremi in un anno) e costi pari a oltre 16 miliardi di euro (+22% vs 2022), un record a livello europeo. Ciononostante, restiamo fortemente sotto-assicurati: solo il 7% delle abitazioni e delle imprese italiane è coperto contro terremoti e alluvioni.

In questa nuova tappa a Torino, AXA sceglie ancora una volta di mettere a disposizione la propria expertise nella comprensione di questi fenomeni, presentando uno studio scientifico sul grado di rischiosità futuro, al 2050, della regione Piemonte, grazie al coinvolgimento di AXA Climate, società del Gruppo che si avvale di un team di oltre 20 PhD esperti in scienza e climatologia e data scientist. Al centro della ricerca, 3 ambiti di rischio prioritari per la regione: temperature estreme, inondazioni, stress idrico. Sul fronte delle temperature, i modelli di AXA Climate prevedono un aumento sostanziale nella maggior parte della regione del numero di giorni in cui le temperature massime percepite all’ombra saranno superiori a 33°C. In particolare, la parte centro – orientale avrà 7-8 giorni “pericolosi” l’anno in cui le temperature massime percepite all’ombra supereranno i 40°C. Le temperature estreme rappresenteranno una grande sfida per le città, soprattutto per Torino e Alessandria. A Torino si attendono infatti quasi 12 giorni in più all’anno nel 2050 con temperature massime all’ombra superiori a 35°, mentre ad Alessandria le stesse temperature si registreranno in 30 giorni in più all’anno. Sempre a Torino, il numero di giorni particolarmente caldi, superiori a 31°, aumenterà in modo drastico: nel 2050 saranno 41,3 l’anno, 6 volte in più rispetto alla baseline. Un fenomeno correlato che influisce in modo significativo sulla regione è quello delle ondate di calore: una sfida rilevante per l'industria piemontese, poiché potrebbe esporre i siti produttivi al rischio di rallentamenti o interruzioni prolungate. In merito al fenomeno delle inondazioni, eventi di piogge intense diventeranno sempre più frequenti con il cambiamento climatico.

Le dichiarazioni

Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA: “A sei mesi dalla conclusione dell’iter che porterà tutte le imprese ad essere assicurate in virtù dell’obbligo di legge, è aumentata la consapevolezza del valore di questa copertura come strumento di protezione, non solo del patrimonio immobiliare, ma anche e soprattutto della continuità produttiva. Per questo abbiamo accolto con favore quanto emerso all’assemblea dell’ANIA e cioè che la protezione dai rischi legati al cambiamento climatico è un tema sempre più al centro dell'agenda del Governo”.

Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte: “Siamo lieti di accogliere a Torino una tappa così significativa del ciclo di incontri promossi da AXA Italia dedicati alla prevenzione e mitigazione dei rischi climatici. Il cambiamento climatico è una sfida che impatta direttamente sulla sicurezza, sulla salute e sulla sostenibilità dei nostri territori. Lo studio presentato oggi evidenzia dati che riguardano da vicino la nostra Regione e la città di Torino: un futuro caratterizzato da temperature torride, eventi meteorologici estremi e criticità infrastrutturali richiede una risposta immediata, integrata e condivisa. È essenziale promuovere una cultura della prevenzione, dotare le istituzioni e le imprese di strumenti scientifici adeguati, e rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato per rendere il nostro tessuto sociale ed economico più resiliente. Ringraziamo AXA per il contributo di conoscenza, visione e responsabilità offerto oggi, in un contesto in cui la consapevolezza e l’azione comune sono il presupposto indispensabile per garantire un futuro sostenibile alla nostra comunità”.

Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia: “Prosegue il nostro impegno sul territorio italiano con il ciclo di incontri dedicati ai cambiamenti climatici, giunti al quinto appuntamento, per proporre strategie concrete di mitigazione e prevenzione. In AXA crediamo nella necessità di accompagnare la società nella transizione climatica con un approccio a 360° consapevoli del ruolo sociale che, come assicuratori, possiamo avere, offrendo protezione alle persone di fronte ai rischi e alle grandi sfide globali, come il cambiamento climatico. E per farlo, intendiamo agire su due fronti: promuovere una cultura della prevenzione, con un approccio scientifico guidato dai dati, fondamentali per formulare stime e previsioni, e orientato a individuare soluzioni concrete, e diffondere una sempre maggiore consapevolezza condivisa, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, su un tema centrale e urgente per il futuro della società”.

Gli impatti del fenomeno

Particolare attenzione merita il potenziale impatto del fenomeno sulle infrastrutture essenziali per l’attività economica a servizio del territorio, a titolo d’esempio l’A5 tra Torino e Aosta. Si vedrà infatti un aumento del rischio di inondazioni che potranno raggiungere un livello fino a 130 cm nel 2050 in alcuni tratti dell’autostrada. Le inondazioni fluviali, invece, avranno un forte impatto sulla zona intorno a Torino e nello specifico nella Pianura Padana, in quanto zona agricola densa caratterizzata dalla vicinanza ai fiumi. Il Piemonte sarà infine sempre più soggetto a stress idrico che interesserà soprattutto la parte sud della regione con più del 40% dell’acqua disponibile usata entro il 2050. Da sottolineare i possibili impatti a lungo termine sulle attività economiche dovuti all’aumento della durata e dell’intensità della siccità, come, ad esempio, la viticoltura nelle Langhe, dove lo stress idrico medio aumenterà dal 31% della baseline al 44% del 2050.

A conclusione dello studio scientifico condotto da AXA Climate, presentato anche un nuovo strumento di analisi del rischio climatico e della biodiversità, sviluppato da AXA Altitude, parte di AXA Climate. Lo strumento è stato progettato per aiutare le aziende a identificare l’esposizione dei propri siti ai rischi climatici, in tutto il mondo, valutarne i potenziali impatti finanziari e definire la strategia di adattamento proponendo le misure di mitigazione più efficaci. Lo strumento è in grado di fornire analisi dettagliate sui rischi in pochi minuti e in modo autonomo, monitorare la strategia di adattamento e supportare sul fronte della reportistica di sostenibilità, il tutto appoggiandosi all’ecosistema di esperti e database di AXA Climate.

In questo contesto di grande complessità, misure di adattamento ben progettate giocano un ruolo cruciale, per limitare i danni e aiutare la regione ad adeguarsi e a mantenere la sua attrattività economica e le sue attività. AXA ha voluto porre l’attenzione su possibili azioni di prevenzione e mitigazione di questi rischi climatici: da misure di sensibilizzazione o di revisione dei piani di emergenza e di business continuity, fino a potenziali misure di adattamento delle infrastrutture e delle attività aziendali.
A confronto sul tema, per condividere esperienze di chi ha vissuto gli effetti del cambiamento climatico e proposte concrete sia in termini di sensibilizzazione ed educazione che di adattamento e resilienza, istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria, imprese del territorio, agenti.

Partecipanti e tematiche dell'evento

Tra i partecipanti alla tavola rotonda, dopo i saluti istituzionali di Chiara Foglietta, Assessora Transizione Ecologica e Digitale, Politiche per l’Ambiente e Innovazione del Comune di Torino; Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte e di Gilberto Picchetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’introduzione di Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer di AXA Italia e l’analisi dello scenario italiano da parte di Umberto Guidoni, Co-Direttore Generale di ANIA, Secondo Barbero, Direttore Generale ARPA Piemonte; Giorgia Garola, Presidente Amma Unione Industriali di Torino; Filippo Emanuelli, Amministratore Delegato Belfor Italia; Paola Veglio, Amministratore Delegato di Brovind Vibratori S.p.A. e Riccardo Gili, Head of Antifrode Sinistri, Sinistri Internazionali, Claims innovation e Insurance Procurement di AXA Italia. Conclusioni a cura di Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte.

Tra i temi affrontati: l’esperienza e il vissuto delle aziende del territorio, le iniziative per la gestione del rischio già predisposte e a piano a livello associativo, i programmi di prevenzione e le possibili modalità di intervento messe in atto in occasione di eventi calamitosi da parte di AXA Italia e di aziende partner leader nel settore del risanamento post-sinistro. Il tutto con la consapevolezza condivisa dell’importanza di agire già da oggi per prevenire e gestire al meglio il rischio, in modo da ridurne gli impatti, mettendo a fattor comune le migliori leve e le diverse expertise, in una logica di partnership pubblico-privata.