Lottomatica, Apollo esce dal Gruppo tramite Gamma Intermediate; il fondo ha completato il collocamento per un incasso complessivo di €1,21 mld

Con l’uscita di Apollo, Lottomatica diventa una vera public company; negli ultimi dieci anni l’EBITDA è salito da 50 a circa 850 milioni (stima 2025) e i dipendenti da 200 a 2.800

Apollo, attraverso la sua controllata Gamma Intermediate, ha concluso la vendita della propria intera partecipazione in Lottomatica, pari al 21,3% del capitale sociale. L’operazione, avvenuta tramite una procedura di collocamento accelerato (accelerated bookbuilding) rivolta a investitori istituzionali, ha portato all’incasso complessivo di 1,21 miliardi di euro. Sono state cedute 53,55 milioni di azioni al prezzo unitario di 22,5 euro, con uno sconto del 4,4% rispetto alla chiusura del 16 giugno, quando il titolo quotava 23,54 euro.

La transazione si è svolta in un momento favorevole per il titolo, molto vicino ai suoi massimi storici registrati lo scorso 23 maggio a 24,06 euro. Si tratta del settimo collocamento effettuato dal fondo dal 2024 e conclude il progressivo disimpegno di Apollo dalla società, eliminando definitivamente l’effetto overhang, cioè la pressione sul titolo dovuta alla potenziale immissione di nuove azioni sul mercato.

Lottomatica diventa una vera public company

Con l’uscita di scena di Apollo, Lottomatica si configura oggi come una vera public company, senza un azionista di riferimento dominante. La società ha vissuto un’evoluzione significativa negli ultimi dieci anni: l’EBITDA è passato da 50 milioni a una stima compresa tra 840 e 870 milioni per il 2025, mentre il numero di dipendenti è cresciuto da 200 a circa 2.800 unità.

Secondo i dati più aggiornati disponibili presso Consob, tra gli azionisti istituzionali figurano Capital Research, con una partecipazione del 5,125%, Morgan Stanley con il 3,588% e Norges Bank con il 3,18%.

Valutazione del titolo e prospettive di crescita

Lottomatica presenta una valutazione in linea con i principali competitor del settore. Il titolo tratta a 7,7 volte l’EV/EBITDA stimato per il 2026, lo stesso multiplo di Française des Jeux e leggermente inferiore rispetto a Opap, che si attesta a 8,4 volte.

Equita conferma la propria raccomandazione “buy” e il target price a 25 euro, sottolineando che l’uscita di Apollo rafforza la visibilità e la stabilità del titolo. Anche Mediobanca esprime fiducia, mantenendo il giudizio “outperform” e un prezzo obiettivo di 24,20 euro, evidenziando l’efficacia della strategia omnicanale che ha permesso a Lottomatica di rafforzare la propria quota di mercato in un settore in espansione.

Strategia M&A e forza del titolo in Borsa

Un elemento chiave per il futuro del gruppo rimane l’attività di M&A, resa possibile anche dalla solida generazione di cassa, con un rendimento del free cash flow previsto al 7% nel 2026. Il forte apprezzamento del titolo (+83% da inizio 2025 e +155% negli ultimi due anni) apre ulteriori scenari, anche in termini di acquisizioni internazionali che potrebbero essere finanziate attraverso operazioni in azioni.

Secondo Intermonte, che mantiene un giudizio neutrale con target a 22,7 euro, la capitalizzazione di Lottomatica, ora pari a 5,9 miliardi di euro, rende molto probabile il suo prossimo ingresso nel paniere dell’indice Ftse Mib.

Advisor e banche coinvolte nell’operazione

L’operazione di collocamento ha coinvolto un ampio pool di banche e advisor. Barclays e Deutsche Bank hanno agito come lead joint global coordinators e joint bookrunners. BNP Paribas, Goldman Sachs International, J.P. Morgan e Unicredit hanno ricoperto il ruolo di joint global coordinators e joint bookrunners.

Apollo Capital Solutions, Berenberg, BTIG, Jefferies e Morgan Stanley hanno partecipato in qualità di joint bookrunners, mentre Siebert ha svolto il ruolo di co-manager. Latham & Watkins ha assistito Apollo come advisor legale