F2i e Sixth Street, accordo imminente per nuovo polo energetico con Sorgenia e EF-Solare, per creare una realtà leader nel retail digitale

Il gestore italiano di fondi infrastrutturali, con la fusione tra Sorgenia e EF-Solare e l’ingresso del fondo americano, consolida il controllo di un gruppo energetico che comprende solare, eolico e distribuzione, con ricavi superiori a 3,5 miliardi di euro

F2i e Sixth Street, accordo imminente per nuovo polo energetico con Sorgenia e EF-Solare, per creare una realtà leader nel retail digitale. Il gestore italiano di fondi infrastrutturali, con la fusione tra Sorgenia e EF-Solare e l’ingresso del fondo americano, consolida il controllo di un gruppo energetico che comprende solare, eolico e distribuzione, con ricavi superiori a 3,5 miliardi di euro.

È ormai vicino l’ingresso del fondo americano Sixth Street nel nuovo polo energetico promosso da F2i, che prenderà forma attraverso l’integrazione tra Sorgenia ed EF-Solare. Negli ultimi giorni sono stati messi a punto gli accordi con Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit riguardo alla ristrutturazione del debito delle due società controllate da F2i, che ammonta a circa €2 miliardi. L’operazione complessiva, che prevede anche l’utilizzo dello strumento finanziario del preferred equity, sta quindi entrando nella fase esecutiva.

Accordo imminente per l’ingresso del fondo americano Sixth Street

È ormai imminente l’accordo per l’ingresso del fondo americano Sixth Street. Il progetto, guidato dal CEO di F2i Renato Ravanelli, affiancato da Lazard, Mediobanca e dalla divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo, prevede che F2i conferisca in Sorgenia la partecipazione di circa il 70% detenuta in EF-Solare.

In un secondo momento, Sixth Street, supportato da Rothschild, dovrebbe acquisire il 40% della nuova realtà, portando all’uscita del fondo spagnolo Asterion, attualmente titolare del 27,6% di Sorgenia. Il veicolo d’investimento di Crédit Agricole, che oggi possiede il 30% di EF-Solare, dovrebbe invece restare all’interno dell’azionariato del gruppo. Va ricordato che nel perimetro di EF-Solare rientra anche la spagnola Renovalia, acquisita nel 2020, che ha contribuito a far diventare il gruppo uno dei principali operatori fotovoltaici indipendenti in Europa, con circa 300 impianti distribuiti in 17 regioni italiane per una capacità complessiva di oltre 850 MW, a cui si aggiungono 10 impianti in Spagna per oltre 190 MW.

F2i avrà la maggioranza

A seguito della fusione, F2i manterrà il controllo della nuova entità con una solida maggioranza. Anche nel caso in cui decidesse di vendere una parte delle proprie azioni, la sua quota rimarrebbe comunque superiore al 50%, consentendole di incassare una cifra vicina ai €700 milioni. L’accordo raggiunto sulla valutazione assegna alla partecipazione di minoranza che sarà acquisita da Sixth Street un valore attorno al miliardo di euro, il che implica una valutazione complessiva del gruppo superiore ai €2 miliardi.

Il nuovo Gruppo da oltre €3,5 miliardi di ricavi

Con il completamento dell’operazione, prenderà forma un nuovo colosso dell’energia con ricavi superiori a €3,5 miliardi, capace di coprire l’intera filiera del settore, dalla produzione fino alla fornitura diretta a quasi un milione di utenti, confermandosi primo operatore nel canale digitale retail. Il nuovo gruppo includerà quattro centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale, per una capacità complessiva di oltre 3 GW, circa un milione di clienti tra famiglie, imprese e piccole attività, una solida base di impianti eolici e oltre 1 GW di capacità fotovoltaica distribuita su 300 impianti in Italia, ai quali si aggiungono i dieci siti spagnoli ereditati da Renovalia, l’acquisizione che ha permesso a EF-Solare di entrare nella Top 5 europea tra gli operatori delle rinnovabili.

La fusione darà vita a uno dei principali player energetici del continente, con ambizioni di ulteriore crescita nel settore green, grazie anche al supporto dei nuovi soci: l’obiettivo è espandere la capacità installata, investendo sia in nuovi impianti sia nel potenziamento e aggiornamento tecnologico di quelli già esistenti.

Le operazioni concluse da F2i

Per il gestore italiano di fondi infrastrutturali, continua il percorso di valorizzazione degli asset in portafoglio. L’operazione attuale si inserisce in un periodo particolarmente dinamico per il fondo, che di recente ha portato a casa quasi €2 miliardi grazie alla vendita di 2i Rete Gas a Italgas. A questa si aggiunge un’altra dismissione significativa: la cessione del 40% di Iren Acqua a favore di Iren, da cui F2i ha incassato circa €290 milioni.