Osservatorio Credem e Università Cattolica, il 51,5% degli italiani non conosce le procedure di soccorso; serve più sensibilizzazione

Una ricerca condotta dall'Osservatorio Opinion Leader 4 Future rivela che più della metà degli italiani non conosce le manovre di emergenza; l'evento presso l'Università Cattolica esplora come migliorare la sensibilizzazione e l'informazione sulla cultura del soccorso

L'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, un progetto nato dalla collaborazione tra Credem e ALMED (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica), ha condotto una ricerca per analizzare l'informazione e la sensibilizzazione riguardo alle manovre di emergenza in Italia. Il progetto si propone di migliorare la cultura informativa, accrescendo la conoscenza delle persone su temi rilevanti della vita.

I dati della ricerca: un'alta percentuale di italiani non conosce le manovre d'emergenza

Dall'analisi emerge che il 51,5% degli italiani non conosce o ha una conoscenza superficiale delle manovre di emergenza. Inoltre, il 20% ha frequentato un corso di primo soccorso negli ultimi cinque anni. La ricerca, condotta in collaborazione con il Master Health Communication Specialist di ALMED e l'istituto di ricerca Bilendi, ha coinvolto un campione di 500 italiani nel marzo 2025. Il 17% della popolazione non ha familiarità con le procedure di emergenza e il 34,5% le conosce superficialmente.

Le differenze nelle conoscenze: analisi per genere, età e famiglia

Le conoscenze variano significativamente in base a genere ed età. Il 20% degli uomini conosce bene le manovre rispetto al 12% delle donne. Inoltre, il 20% degli under 45 anni si sente adeguatamente preparato, contro il 10% degli over 65. Le persone con figli hanno una maggiore conoscenza delle manovre rispetto a quelle senza figli, con una percentuale del 19% contro il 10%.

La conoscenza delle manovre di emergenza: Heimlich, disostruzione pediatrica e defibrillatori

La manovra di Heimlich è la più conosciuta, con una percentuale di familiarità del 62%, che scende al 55% tra gli anziani. Il 65% dei genitori è a conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica. Per quanto riguarda i defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), il 65% degli intervistati ne ha sentito parlare, ma solo il 36% sa come usarli.

Canali di informazione e richiesta di maggiore copertura

I principali canali informativi per gli italiani includono il luogo di lavoro (35%), i social media (18%) e i materiali informativi da istituzioni come la Croce Rossa (16%). Il 98% della popolazione intervistata ha richiesto una maggiore copertura di questi temi da parte dei media.

L'evento di presentazione dei dati: comunicazione e sensibilizzazione

L'Osservatorio ha presentato i dati della ricerca durante un evento il 9 aprile presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. L'incontro faceva parte del ciclo di workshop “Capire, Partecipare, Agire” e ha esplorato il ruolo del linguaggio nella diffusione di informazioni sulla sicurezza e la prevenzione.

Le parole di Luigi Ianesi e Andrea Scapigliati

"Diffondere la cultura del primo soccorso è essenziale per agire rapidamente e consapevolmente quando serve", ha affermato Luigi Ianesi, Responsabile relazioni estere di Credem. "La ricerca va proprio in questa direzione: accrescere la conoscenza delle persone per generare un reale impatto civile e sociale".

Andrea Scapigliati, Professore Associato di Anestesia e Rianimazione, ha sottolineato l'importanza di un apprendimento continuo delle manovre di soccorso, affermando: "In certe situazioni, sapere cosa fare può davvero cambiare le cose. La formazione deve partire dalla scuola, nello sport, al lavoro e attraverso i media".

Le dichiarazioni di Elisabetta Locatelli

Elisabetta Locatelli, Ricercatrice e Coordinatrice didattica del master Health communication specialist, ha osservato: "C'è un ampio spazio per creare una cultura della prevenzione da parte delle istituzioni pubbliche, utilizzando una comunicazione multicanale che risponda al desiderio di informazioni univoche e qualificate".

L’Osservatorio Opinion Leader 4 Future: un progetto di sensibilizzazione continua

Nato nel marzo 2023 dalla collaborazione tra Credem e l'Università Cattolica, l'Osservatorio Opinion Leader 4 Future promuove un'informazione consapevole su temi rilevanti per la formazione dell'opinione pubblica, con un focus sulla cultura della prevenzione e sull'importanza dell'informazione per la società.