Mediaset, sede operativa di Viale Europa venduta per €52 mln da Generali Real Estate alla Cologno SPV; Anav e Arbib principali investitori

Ceduti da Generali due dei tre principali edifici dove Mediaset ha operato in affitto; l'acquirente è una società creata dalla Banca Finint e legata a Mirella Viviana Arbib con l'amministrazione dall’imprenditore immobiliare Angelo Anav

La sede operativa di Viale Europa, dove Mediaset ha operato in affitto, è stata venduta per €52 mln da Generali Real Estate alla Cologno SPV, società creata dalla Banca Finint di cui Angelo Anav e Mirella Viviana Arbib sono i principali investitori.

L'operazione di compravendita del quartier generale di Mediaset

L’operazione di compravendita è stata conclusa il 20 marzo e ha riguardato due dei tre grandi edifici di Viale Europa, che da decenni ospitano la sede centrale e la produzione televisiva del gruppo. Tuttavia, la proprietà non apparteneva a Mediaset, che ha sempre pagato l'affitto a un altro proprietario. Infatti, a vendere è stata Generali Real Estate e l'acquisto è stato effettuato dalla Cologno SPV, una società di cartolarizzazione creata dalla Banca Finint, che agisce per conto di investitori.

Nello specifico, la società è legata a Mirella Viviana Arbib, la cui famiglia detiene il controllo di una banca privata svizzera, ed è amministrata dall’imprenditore immobiliare Angelo Anav, con il supporto di Banca Mps.

Le commissioni da 600 mila euro

Il fondo di Generali ha ceduto i due edifici alla Cologno SPV (Special Purpose Vehicle), che procederà con una cartolarizzazione immobiliare, con Banca Finint incaricata della gestione dei crediti. È interessante notare che nel 2001, quando il complesso è passato sotto il controllo di Generali, il suo valore, secondo i bilanci di quell'anno, era di 46,7 milioni, un importo molto simile a quello dell'attuale transazione.

Nell'ambito della complessa operazione di compravendita, conclusa con l'atto notarile redatto dal notaio milanese Alessandro Andreatini, sono state versate commissioni per quasi €600 mila a due mediatori e sono state estinte le precedenti ipoteche di diverse banche tra cui Bank of China. L’intermediazione per conto di Generali è stata gestita dalla CBRE (Commercial Real Estate Service), mentre per Cologno è intervenuta la società inglese C&W (Uk) parte del gruppo di consulenza immobiliare Cushman & Wakefield. A ciascun intermediario è stata riconosciuta una commissione di €282.934.

I dettagli della compravendita

Il titolare dei contratti di locazione è la controllata Rti-Reti Televisive Italiane, non è noto il costo dell’affitto ma la rendita catastale dei due palazzi è complessivamente di oltre €800 mila.

Il contratto preliminare era stato firmato a novembre con un anticipo di €5,2 milioni, mentre il saldo di €46,8 milioni è stato versato al momento del rogito, prelevato da un conto di Banca Finint e trasferito su un conto di State Street Bank International, per un totale di €52 milioni. Secondo quanto riportato nell'atto di compravendita, si tratta di "un’operazione di cartolarizzazione immobiliare da realizzare in conformità con l'articolo 7.2 della legge sulla cartolarizzazione, finanziata da Banca Mps e tramite l’emissione da parte della SPV di più classi di titoli".

I titoli emessi saranno destinati ad investitori istituzionali, e il rimborso sarà garantito dai flussi di cassa generati dalla gestione dell’immobile, come ad esempio gli affitti. Pertanto, la gestione e amministrazione dell'immobile rivestono un ruolo cruciale. Per l'operazione di Cologno, l'incarico è stato affidato alla società romana Ecodomus, completamente controllata da Mirella Viviana Arbib e gestita dall’imprenditore immobiliare Angelo Anav.

La storia della proprietà

Quarantatré anni fa, Silvio Berlusconi iniziava a trasferire progressivamente le operazioni delle sue reti televisive nei grandi edifici di Corso Europa, dove oggi si erge anche la torre Mediaset, uno dei simboli più riconoscibili del gruppo. Da Palazzo dei Cigni, gli studi di Milano 2, dove tutto era iniziato con Telemilano, a Cologno, nell'area Icet-De Paolis, che prende il nome da una società e un produttore che avevano creato un centro per competere con Cinecittà.

Secondo i documenti della compravendita e una visura storica, le informazioni sulla proprietà partono dal 2001, quando il complesso era già sotto il controllo di Generali con intestazione ad Assitalia. Nel 2006, il complesso è stato inserito nel fondo di investimento immobiliare Scarlatti, destinato a investitori professionali e gestito da Generali Real Estate SGR. Le televisioni della famiglia Berlusconi, nei due edifici oggetto della compravendita, dovrebbero essere sempre state in affitto mentre la torre e il palazzo al civico 48, che ospitano gli uffici di presidenza, direzione, CEO, CFO, marketing e comunicazione, sono e rimangono di proprietà del gruppo.

Attualmente, nonostante sia cambiata la proprietà, i palazzi di Cologno restano il centro operativo di MediaForEurope-MFE, il nuovo nome ufficiale di Mediaset, adottato dopo il trasferimento della sede legale ad Amsterdam nel 2021. L'ufficio principale e la residenza fiscale, infatti, continuano ad essere nell'edificio di Viale Europa 46 che insieme a quello gemello ai civici 38-44 ospita anche produzioni, redazioni e studi televisivi. 

L'asse Arbib-Anav

Una società costituita in parti uguali da entrambi, la Finma 6, aveva firmato il contratto preliminare con Generali a novembre, riservandosi di designare l’acquirente finale, ossia la Cologno SPV. Questo elemento rafforza l'ipotesi che Anav (e probabilmente anche Arbib) sia l'investitore principale per cui Banca Finint ha strutturato la cartolarizzazione. D'altra parte, la signora Arbib sembra essere più un investitore finanziario che un attore operativo: insieme al marito Joseph Benhamou e alla sua famiglia, è azionista di riferimento della banca privata ginevrina Cbh-Compagnie Bancaire Helvétique, che gestisce 16 miliardi di franchi in asset (con un cambio quasi pari all'euro) e ha registrato un utile netto previsto per il 2024 di 36 milioni.