PosteMobile pronta a entrare nel capitale di Tim con un investimento da €660 mln subentrando a Cdp che detiene il 9,81%
PosteMobile considera di passare dalla rete Vodafone a quella Tim grazie a una clausola favorevole, la situazione di Tim è seguita con attenzione, con possibili cambiamenti azionari e nuovi scenari strategici
PosteMobile è pronta a entrare nel capitale di Tim con un investimento da €660 mln subentrando a Cdp che detiene il 9,81%. L’accordo commerciale tra Tim e Poste potrebbe essere avviato anche senza che Del Fante entri direttamente nella questione azionaria. Tuttavia, alcuni analisti vedono questo possibile accordo come un primo passo per un rafforzamento della cooperazione e dell’allargamento tra le due aziende. Inoltre, il gruppo Tlc ha recentemente vinto in Cassazione contro un rimborso di 1,5 milioni di euro relativo a pratiche di retention verso PosteMobile.
Le relazioni con Poste
L’operatore virtuale PosteMobile, guidato da Matteo Del Fante, ha un accordo con Vodafone il cui contratto era stato rinnovato a ottobre 2023 e dovrebbe proseguire fino alla fine del 2028. Tuttavia, sarebbero in corso trattative concrete per sostituire l’operatore con il gruppo telecomunicazioni guidato da Labriola. Tra i fattori che consentirebbero una conclusione anticipata dei rapporti ci sarebbe una clausola relativa al cambio di controllo di Vodafone, che aprirebbe alla possibilità. Nonostante l’interesse reciproco, però, non è garantito che il passaggio a un nuovo operatore wholesale si realizzi. Tim, tra l’altro, insieme a WindTre fornisce la rete Fastweb in alcune aree. Una collaborazione che però è destinata a svanire presto dato che Fastweb sta rafforzando sempre di più la sua partnership con Vodafone, la quale gli fornisce la gran parte delle sinergie che hanno dato vita a Fastweb+Vodafone.
Evoluzioni con Iliad e CVC
Al momento, la prospettiva più probabile vede in prima linea Iliad e un fondo, con CVC che sembra il più preparato. L’operatore francese, guidato in Italia da Benedetto Levi, ha scelto Mediobanca, Lazard e Boston Consulting Group come advisor per esplorare diverse opzioni su come acquisire Tim in un’operazione che potrebbe porre fine alla lunga competizione sui prezzi in Italia. Nonostante le discussioni in corso, la struttura dell’accordo non è ancora chiara. La famiglia Bolloré gioca un ruolo cruciale, chiedendo 1,5 miliardi per la sua quota di maggioranza a cui nessuno si sarebbe avvicinato. Anche per via delle difficoltà nei rapporti tra Xavier Niel e i Bolloré, l’ingresso di Iliad nel capitale di Tim potrebbe essere strettamente legato a un’uscita di Vivendi. Un altro punto interrogativo riguarda la reale intenzione di CVC di investire in una realtà complessa come Tim, soprattutto considerando le restrizioni governative che impongono di evitare la frammentazione dell’azienda e di mantenere i livelli occupazionali.
Collaborazione con Apple
Mentre si attendono sviluppi sul fronte azionario, Labriola sta preparando l'approvazione dei dati preconsuntivi 2024 e l'aggiornamento del piano industriale per il periodo 2025-2027, che saranno sottoposti al Consiglio di amministrazione nella riunione di domani. Nel frattempo, Tim ha visto un ulteriore aumento del suo valore in borsa (+1,5%, sopra i 0,3 euro), grazie alle speculazioni sull’annuncio di una partnership con Apple per i contenuti.
Alcune offerte mobili di Tim includeranno servizi come Apple Music, mentre i clienti TimVision potranno accedere a Apple TV+ con uno sconto del 30%. Questo accordo si inserisce nella strategia di Labriola di ampliare l’offerta di contenuti per i clienti, puntando su pacchetti vantaggiosi.