Salone del Mobile.Milano 2025, nuova sfida, costruire mondi a misura di futuro, manifattura industriale e innovazione sostenibile

Conto alla rovescia per la 63a edizione del Salone del Mobile.Milano che, ancora una volta, si annuncia Manifestazione leader internazionale di settore con più di 2.000 espositori, 148 brand tra debutti e ritorni, distribuiti in oltre 169.000 mq di superficie espositiva netta occupata, interamente sold out, di cui oltre 32.000 mq dall’atteso ritorno della Biennale Euroluce

Più di 2.000 espositori da 37 Paesi. L’edizione 2025 del Salone, dall’8 al 13 aprile a Fiera Milano, Rho, rafforza il suo ruolo di motore strategico per le eccellenze di un settore che guida il cambiamento. A ispirarlo, lo sguardo visionario di Pierre-Yves Rochon, Paolo Sorrentino e Robert Wilson. Il primo Forum internazionale sulla luce. Cinque giornate di Talk e Tavole Rotonde.

Conto alla rovescia per la 63a edizione del Salone del Mobile.Milano (8-13 aprile, Milano, Rho Fiera) che, ancora una volta, si annuncia Manifestazione leader internazionale di settore con più di 2.000 espositori (38% dall’estero), 148 brand tra debutti e ritorni, distribuiti in oltre 169.000 mq di superficie espositiva netta occupata, interamente sold out, di cui oltre 32.000 mq dall’atteso ritorno – dopo il successo dell’edizione 2023 The City of Lights – della Biennale Euroluce (più di 300 brand, da 25 Paesi). E ancora, SaloneSatellite: con 700 designer under 35 e 20 Scuole e Università internazionali.

Numeri che sintetizzano il risultato di un’intensa attività di scouting e promozione di un Evento, che, ogni anno, raccoglie la fiducia di una filiera nazionale e internazionale, che riconosce al Salone il ruolo di piattaforma strategica di business, innovazione sostenibile e internazionalizzazione, grazie all’impegno costante nell’intercettare un pubblico, sempre più ampio e profilato, di operatori da tutto il mondo (oltre 370mila da 146 Paesi, nel 2024).

A fotografare la consistenza della Manifestazione un dato: 9.238.429.199 euro. È il fatturato complessivo dei brand italiani che esporranno ad aprile, pari al 34% del fatturato dell’intero Macro Sistema Arredo nazionale (oltre 21mila aziende). A cui si aggiungono 6.989.984.073 euro di fatturato complessivo dei brand esteri a conferma della traiettoria positiva del percorso di evoluzione del modello Salone, un ecosistema che sostiene la crescita, promuovendo un modello di impresa,
innovativo, sostenibile, orientato al futuro.

A innestare nuove visioni, ancora una volta, sarà un Programma Culturale di altissimo livello con 3 installazioni site-specific, al Salone e in città: Pierre-Yves Rochon. Villa Héritage (pad. 13-15), Paolo Sorrentino. La dolce attesa (pad. 22-24), Robert Wilson. Mother (Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco). Un focus multidisciplinare sul design della luce, protagonista assoluto della prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum (10-11 aprile, Arena The Forest of Space by Sou Fujimoto,
pad. 2); i Talk e Tavole Rotonde di Drafting Futures che riuniranno alcune delle menti più brillanti del panorama contemporaneo; infine, una campagna di comunicazione – Thought for Humans. – per ricordare come ogni progetto debba rispondere, nel segno dell’intelligenza emotiva, ai bisogni dell’essere umano.

Le dichiarazioni:

Commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano:
Abbiamo chiuso l’edizione 2024 con numeri record: oltre 370mila operatori da 146 Paesi. Quest’anno Salone arriva ad aprile con una superficie espositiva, ancora una volta, sold out, nonostante le incertezze degli scenari globali. Un risultato che esprime un impegno costante nel miglioramento dell’esperienza di visita, dei servizi al pubblico e agli espositori, nelle attività di promozione all’estero, nell’ideazione di nuovi format che ci hanno permesso di stringere nel corso dell’anno nuove alleanze strategiche negli Stati Uniti, in Cina, e firmando – non ultimo, questo gennaio – un Memorandum con l’Arabia Saudita, che apre nuove opportunità per il Made in Italy in un mercato in cui l’export di settore segna un +22,8%. Da sempre, la nostra missione è accendere i riflettori internazionali sull’eccellenze di settore. A Milano, nel mondo. La percentuale di espositori italiani ed esteri presenti che ha partecipato continuativamente alle ultime 10 edizioni delle Manifestazioni annuali è pari al 59,4%. Un dato che, nel complesso contesto delle manifestazioni fieristiche internazionali, conferma il successo del Salone nella sua duplice anima di acceleratore di business e produttore di contenuti. Da sempre, ogni anno, Salone reinveste moltissimo non solo nella Manifestazione, ma anche in un Programma Culturale di primo piano. In un mondo in continua evoluzione, siamo tutti chiamati a diventare parte di una visione più ampia, che ci permetta di interpretare le trasformazioni ambientali, culturali, sociali, tecnologiche. Per Salone investire in cultura significa investire nel futuro delle imprese, rafforzandone la competitività nel lungo periodo. Partecipare al Salone significa esporre, connettere, produrre valore ma anche contribuire attivamente all’evoluzione del settore, all’interno di una piattaforma che alimenta il dibattito su scenari e visioni a venire”.

Prosegue Maria Porro: “Fondamentale, in ottica di competitività, è anche il nostro impegno nell’ambito della sostenibilità, che ci vede ancora una volta in corsa verso nuovi traguardi nel percorso di certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento, così come nell’impegno a sensibilizzare gli espositori nell’adozione delle Linee Guida Verdi del Salone negli allestimenti. Infine, Salone è anche SaloneSatellite: il talento under 35. Un serbatorio creativo, unico al mondo, che ci permette ogni anno di confrontarci sul domani, in un dialogo intergenerazionale. Un’opportunità importantissima: Salone è manifattura industriale, capitale creativo e capitale lavoro, è Milano, è un ponte che ci proietta nel mondo, sono i giovani.
Nel 2024, abbiamo incrementato del 28,6% il numero di studenti che ci hanno fatto visita. Quest’anno siamo pronti a rinnovare l’invito con biglietto a tariffa speciale dedicato a chi si sta per affacciare all’universo delle infinite professioni della manifattura di settore. È insieme alle imprese, ai “thinker” del Programma Culturale 2025, ai giovani, che vogliamo costruire mondi a misura di futuro”.

Afferma Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo:
È la massima espressione della nostra manifattura industriale e asset irrinunciabile per le aziende alla ricerca di nuovi mercati e nuovi pubblici; è la vetrina internazionale in cui il lavoro di un anno su ricerca e innovazione consente ai brandi di ‘esplodere’ in tutta la loro potenza. Ed è grazie alla forza di espositori e prodotti, che il Salone del Mobile.Milano continua a dettare le tendenze e a orientare i mercati di tutto il mondo, come gli Oscar per la produzione cinematografica. Negli anni, la Manifestazione ha saputo evolversi, rinnovarsi, ma non ha mai perso il suo naturale baricentro di fiera di business, la più attrattiva e importante per l’industria del design. Non esiste strumento più potente del Salone del Mobile.Milano per le sfide industriali che il settore dovrà affrontare, anzi lo diventa ancora di più proprio in momenti di congiuntura difficile come quello attuale, in cui il Salone diventa uno strumento di politica industriale. Oltre 60 anni fa, un gruppo di imprenditori del legno-arredo ebbe la geniale intuizione di organizzare la fiera a Milano, per far sì che i potenziali clienti di mercati lontani arrivassero e acquistassero i loro manufatti. Ebbene, nonostante le distanze si siano accorciate e il mondo sia cambiato, quell’intuizione continua a essere vincente, perché il Salone sprigiona un’energia contagiosa in grado di portare il mondo del design a Milano. È dai padiglioni di Rho Fiera che parte un’onda lunga che arriva in città e coinvolge il mondo del design nella sua accezione più ampia. Grazie a tutte le imprese che negli anni continuano a credere nel Salone del Mobile perché solo insieme continueremo a costruire la forza del settore e a mantenere la nostra leadership".