CRIF, prestiti 2024, decollano finanziamenti personali (+11,3%), si sottraggono i finalizzati (-11,5%), aumenta l'importo medio

La domanda complessiva di finanziamenti, nell’aggregato personale e finalizzato, è stata mediamente cauta: -1,6% rispetto al 2023, l’importo medio dei finanziamenti richiesti cresce del 9,3% con un valore medio di 9.214 euro

CRIF, attraverso EURISC, il Sistema di Informazioni che gestisce, riporta che la domanda di prestiti per l’intero 2024 ha subito frequenti oscillazioni, il grafico sottostante evidenzia chiaramente tale dinamica, caratterizzata dall’alternanza di mese in mese di accelerate e arresti. In generale, se guardiamo al dato complessivo, la domanda è stata mediamente cauta: -1,6% rispetto al 2023. Entrando invece nello spaccato delle diverse forme tecniche, a trainare il comparto sono stati i prestiti personali con un +11,3%, mentre in modo speculare la domanda del finalizzato ha subito una contrazione dell’11,5%. L’andamento divergente delle due forme tecniche rispecchia l’evoluzione della modalità di pagamento delle famiglie italiane che si sta spostando verso le dilazioni di pagamento o la forma del Buy Now Pay Later, confermandoli come una valida alternativa ai classici prestiti small ticket (prestiti sotto i 5.000 euro). Se analizziamo il secondo trimestre del 2024, rispetto al primo trimestre del 2022, notiamo infatti questo cambiamento da parte delle famiglie: i finanziamenti Small Ticket registrano un aumento relativamente contenuto degli importi erogati (+12%), mentre i contratti BNPL registrano un’ampia espansione con un incremento del 133%.

“Anche nel 2025, le politiche di offerta delle banche rimarranno attente alla qualità del credito, recependo la nuova direttiva che vede maggiori obblighi sulla valutazione del merito creditizio e un rafforzamento dei requisiti informativi. Inoltre, il contesto di mercato sarà sempre più competitivo: piccoli player altamente tecnologici, consumatori attenti a una user experience agile e a scelte di pagamento dilazionate nel tempo o nella modalità Buy Now Pay Later. Per tale motivo, il settore finanziario dovrà mantenere alta l’attenzione verso gli investimenti tecnologici e adeguare il modello di servizio alle nuove esigenze dei clienti. Infine, anche la componente green del credito offrirà delle buone opportunità di sviluppo per il credito alle famiglie” – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

Identikit della domanda di prestiti, rate diluite nel tempo e importi che salgono 

L’importo medio dei finanziamenti richiesti cresce del 9,3% con un valore medio di 9.214 euro. La dinamica di crescita coinvolge anche i prestiti finalizzati con un valore di 6.630 euro (+13,1% rispetto al 2023), mentre i prestiti personali si mantengono pressoché stabili con 11.884 euro (+1,1% vs 2023).

Se entriamo nel dettaglio della distribuzione dei prestiti per fascia di importo, il dato cumulato mostra come un italiano su due richiede importi inferiori ai 5.000 euro (49,4% del totale), seguiti dagli scaglioni appena superiori: 10.000-20.000 euro (19,4%) e 5.000-10.000 euro (18,0%). La domanda, seppur in prevalenza di piccoli importi, viene dilazionata su un arco temporale comunque superiore ai 5 anni per il 29,7% degli italiani, per pesare il meno possibile sul bilancio familiare.

La dinamica prudente delle famiglie italiane si rispecchia anche nello spaccato delle due forme tecniche: il 73,9% delle richieste diprestiti finalizzati ha durata inferiore ai 3 anni; mentre i prestiti personali si concentrano nella fascia di durata superiore ai cinque anni (49,6% del totale).

Osservando, infine, la distribuzione delle richieste di prestiti (personali più finalizzati) in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nel 2024 la fascia compresa tra i 25 e i 54 anni sia stata quella maggioritaria, con una quota pari al 62,9% del totale.