Women Value Company Intesa Sanpaolo: a Napoli l'ultima tappa per la consegna del riconoscimento che premia le pmi di successo attente al capitale umano

L'ottava edizione del Women Value Company Intesa Sanpaolo, categoria speciale del Premio Marisa Bellisario, occasione per un focus sulla partecipazione femminile al mondo del lavoro in Italia; confermato il gender gap

Si è svolta a Gallerie d'Italia Napoli la giornata conclusiva dell'8a edizione del Women Value Company Intesa Sanpaolo, riconosciuta come categoria speciale del Premio Marisa Bellisario. L'evento attesta l'impegno verso la valorizzazione dell’imprenditoria femminile che Intesa Sanpaolo sostiene anche finanziariamente mettendo a disposizione un miliardo di euro attraverso le opportunità previste dal programma lanciato quest’anno “Il tuo futuro è la nostra impresa” che riserva 120 miliardi di euro a livello nazionale

Il premio

l premio Women Value Company Intesa Sanpaolo si rivolge a imprese pubbliche e private di piccole e medie dimensioni, escluse le ditte individuali, a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi, che abbiano registrato buone
performance in considerazione della particolare situazione economico-sociale e che possano vantare uno o più dei seguenti requisiti:

  • hanno adottato azioni e servizi di conciliazione famiglia/lavoro;
  • promuovono iniziative innovative volte a garantire ai dipendenti una serena gestione del loro tempo in azienda (con benefit, voucher, asili nido interni);
  • attuano politiche flessibili di organizzazione del lavoro;
  • attuano politiche retributive di merito non discriminatorie;
  • promuovono piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili e si distinguono per la presenza di donne in posizioni manageriali o apicali;
  • favoriscono la cultura della diversità di genere.

L’iniziativa si conferma un importante appuntamento di attrazione e valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane: nelle otto edizioni, sono state raccolte le storie di oltre 6.000 imprese, distribuite su tutto il territorio italiano, di cui circa 800 celebrate negli eventi, nel corso delle varie edizioni.

Con l’edizione 2024, sono 16 le imprese premiate con la Mela d’Oro, simbolo di eccellenza delle politiche attuate a favore della parità di genere. Per la prima volta quest’anno è stata assegnata anche una “Mela d’oro” sotto l’egida di isybank, banca digitale di Intesa Sanpaolo, quale riconoscimento ad una fra le neolaureate più brillanti d’Italia nei percorsi di studio STEM.

Le vincitrici

Oltre 1.400 le candidature pervenute da tutta Italia quest’anno,tra le quali sono state selezionate le due vincitrici del premio nazionale Mela d’Oro Women Value Company Intesa Sanpaolo, speciale riconoscimento di Fondazione Bellisario.

La ‘Mela d’oro piccola impresa’ è stata assegnata a Stella Stefanelli, manager di Lab.Instruments Srl di Castellana Grotte (BA), mentre la ‘Mela d’oro media impresa’ è stata attribuita ad Azzurra Morelli, CEO Pellemoda di Empoli.

Il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo prevede, inoltre, Menzioni Speciali, dedicate a premiare le imprese che si sono distinte su filoni specifici quali Made in Italy, Innovazione e Sociale. 

Le magnifiche 30 del Sud Italia

Le Gallerie d’Italia di Napoli hanno fatto inoltre da cornice alla premiazione di 30 imprese del centro-sud Italia - tra le 100 vincitrici del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo 2024 - e all’assegnazione delle menzioni speciali Donne per il Made in Italy a Carmela Cammarano presidente di Agrimolina (Roccadaspide, Salerno), e Donne per il Sociale a Maria Cristina Rizzo presidente Fondazione Le Costantine (Uggiano la Chiesa, Lecce).

A testimonianza della visione sul futuro dell’imprenditoria femminile è intervenuta Annamaria Barbaro, Ceo della startup campana Empethy. 

L’edizione 2024 di Women Value Company si è concentrata sul supporto alla nuova imprenditoria femminile nella duplice chiave di difesa della parità di genere ma anche tutela delle diversity. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica, capitale umano e formazione sono fattori abilitanti alla crescita delle imprese in particolare al femminile, anche alla luce delle missioni e degli strumenti del PNRR destinati all’inclusione e alla coesione sociale, con fondi per le politiche per il lavoro e per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile.

"L’impegno della nostra Banca verso l’imprenditoria inclusiva e attenta al talento femminile parte dalla cura verso i nostri
dipendenti. Finanziamo con un miliardo di euro le realtà che sposano performance economico-finanziarie a politiche di inclusione e welfare, favorendo il riconoscimento del merito alle PMI più virtuose - ha spiegato Anna Roscio Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo - Il premio Women Value Company riassume questi obiettivi e rinnova ogni anno il plauso alle imprese che pongono al centro delle proprie strategie il beneficio delle donne e del loro lavoro".

Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario ha sottolineato"La straordinaria adesione che ha contraddistinto tutte le edizioni del Women Value Company racconta di un sistema produttivo che ha chiara la fondamentale importanza del contributo femminile alla crescita. Dare spazio e visibilità, riconoscere i meriti e l’impegno di queste PMI è sempre stata una nostra priorità e lo è ancora di più oggi. Per questo, il mio ringraziamento va alle aziende protagoniste di quest’edizione e a Intesa Sanpaolo per continuare a credere e investire in un’idea di futuro che parla il linguaggio della parità e della sostenibilità".

Le 3 tappe di Women Value Company Intesa Sanpaolo

Quello di Napoli è stato il terzo e ultimo incontro territoriale del riconoscimento Women Value Company Intesa Sanpaolo, dopo gli appuntamenti di Firenze, con l’assegnazione del premio a 30 piccole e medie imprese del centro Italia, e di Milano, che ha visto la partecipazione di 40 aziende settentrionali particolarmente meritevoli. 

Le vincitrici del Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo 2024: i tratti distintivi 

Le 100 PMI vincitrici sono per il 25% Micro-imprese, 40% Piccole Imprese e per il 35% Medie Imprese, distribuite per il 37% nel Nord Italia, il 29% nel Centro e il 34% al Sud.

Il 94% ha avviato iniziative volte a conciliare vita professionale e vita personale dei dipendenti (smart working, asili, flessibilità, mensa, permessi, agevolazioni trasporto).

L’89% ha attivato iniziative volte ad incrementare il benessere dei dipendenti (premi, benefit, assistenza sanitaria, agevolazioni tempo libero e genitorialità).

37 PMI hanno già ottenuto o fatto domanda per ottenere la certificazione per la parità di genere. 

L’VIII edizione del Premio conferma che investire sulle persone e il loro benessere, sul welfare e sulla formazione genera un contesto favorevole per la crescita dell’impresa e del business: il 93% ha stimato il fatturato in aumento o stabile; il 61% ha avviato e/o consolidato attività di export e internazionalizzazione; oltre la metà (59%) sono PMI costituite dal 2000 in poi (di cui 14 startup o neoimprese); manifatturiero, servizi, commercio, sanità e agricoltura i settori più rappresentati. 

La partecipazione femminile al mondo del lavoro – Analisi Research Department Intesa Sanpaolo 

L’Italia registra un ritardo nella partecipazione femminile al mondo del lavoro: nel 2023 il nostro Paese si colloca al penultimo posto in Europa per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania.

Si tratta di un patrimonio di competenze e capacità tutto da valorizzare, soprattutto in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata: tra i giovani (25-34 anni) la percentuale di laureati è nettamente superiore per le donne (37,1% vs 24,4% per i maschi) che, tuttavia, più frequentemente degli uomini, si trovano a svolgere lavori per cui sono sovraistruite (29,4% degli occupati donne vs. 25,4% per gli uomini). 

Emergono tuttavia caratteristiche distintive del tessuto produttivo italiano che possono dare stimolo per recuperare questo divario: si osserva una maggior presenza femminile nel board delle imprese attive nei settori tipici del Made in Italy come il sistema moda o la filiera agro-alimentare, nei quali è risultato vincente saper coniugare gli aspetti dell’artigianalità, della qualità e della flessibilità.

Il 47,4% delle Società Benefit - ovvero imprese che hanno integrato nel proprio oggetto sociale anche lo scopo di generare un impatto positivo per la società e l’ambiente - ha almeno una donna nel board, mentre nel resto del campione - confrontabile per settore e dimensione - la percentuale scende al 37,1%. Il ruolo delle donne è inoltre cresciuto nei processi di introduzione di innovazione: la percentuale di start-up innovative con prevalenza femminile è passata dal 13,5% nel 2017 al 15,1% nel 2024. 

Intesa Sanpaolo per l’imprenditoria femminile: plafond da un miliardo di euro 

L’edizione 2024 di Women Value Company è strettamente connessa alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, nell’ambito degli obiettivi di inclusione, destina azioni e risorse per favorire l’aumento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro, in particolare con il supporto all’attività imprenditoriale femminile. Intesa Sanpaolo conferma il plafond a un miliardo di euro di credito per promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile e massimizzare il
contributo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

La Banca supporta le imprese femminili che avviano una nuova attività o che investono nel rafforzamento della propria impresa, agendo sui filoni quali la digitalizzazione, l’innovazione e l’ampliamento delle competenze. La proposta si aggiunge alle soluzioni già esistenti per promuovere investimenti verso gli obiettivi del PNRR e l’imprenditoria femminile, come il finanziamento a medio lungo termine S-Loan Diversity, che premia con una riduzione di tasso gli sforzi delle imprese nella direzione della parità di genere, nello sviluppo di programmi di incremento del welfare, nell’incremento di nuove assunzioni di dipendenti donne: ad oggi sono stati erogati 183 finanziamenti per oltre 250 milioni di euro.