Ita-Lufthansa, accordo bloccato, i tedeschi chiedono uno sconto di 10 mln€ su 829 totali, Mef: "Italia non svende"

Accordo bloccato dopo quasi due anni di transazione, la rottura non definitiva arrivata nella notte

Ita-Lufthansa, nulla da fare per ora per la cessione alla compagnia tedesca. Accordo bloccato nella notte dopo quasi due anni di trattative. Il motivo? Lufthansa avrebbe chiesto uno sconto di 10 milioni su 829 totali. Una richiesta che avrebbe fermato tutto. La quasi rottura sarebbe consumata ieri sera, con la richiesta dei tedeschi sulla seconda tranche da 603 arrivata all'ultimo minuto. I protagonisti della vicenda sono stati interpellati per dare la propria versione dei fatti. Dal Mef fanno sapere che Giorgetti sarebbe molto "irritato", e che l'Italia "non svende la sua compagnia aerea".

Ita-Lufthansa, accordo bloccato, i tedeschi chiedono uno sconto di 10 mln€ su 829 totali

"Il Gruppo Lufthansa sta rispettando l'accordo del 2023 con il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano (Mef) per l'acquisizione di una quota iniziale del 41% di ITA Airways. La compagnia ha firmato il necessario pacchetto di misure correttive entro la scadenza concordata", fanno sapere i tedeschi. 

Fonti europee hanno fatto sapere che il pacchetto con il piano finale non è stato consegnato a Bruxelles, come invece era previsto per ottenere l'ultimo via libera Ue. I documenti, viene spiegato, erano firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali – easyJet, Air France e Iag – che fanno parte dell’intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l’ultima firma da parte del Mef. "L'unica cosa che posso dire è che siamo in contatto con Lufthansa e il Ministero e la prossima tappa è analizzare l'accordo che le parti ci vorranno consegnare", ha detto la portavoce della Commissione europea per la Concorrenza, Lea Zuber.

"Le scadenze concordate dalle parti negli impegni che hanno presentato alla commissione al momento dell'autorizzazione condizionale sono riservate. Quindi non posso davvero dire di più sulle scadenze in quanto tali. L'intero meccanismo funziona secondo cui la transazione non può essere finalizzata prima che la commissione concluda che c'e' un soggetto idoneo a porre rimedio per ciascuna delle criticità riscontrate. Quindi una volta che riceviamo gli accordi, una volta che analizziamo se il soggetto idoneo a porre rimedio è indipendente dalle parti, se ha le risorse finanziarie necessarie, le competenze necessarie e una volta che diamo il nostro consenso, solo allora la transazione può concludersi", spiega.

Da Ita invece spiegano che "è un tema che stanno vedendo Mef e Lufthansa, non commentiamo".