Veronafiere, al via a Vinitaly.Usa al Navy Pier di Chicago il 20 e il 21 ottobre per crescere sul mercato americano

La prima edizione realizzata in partnership con Fiere Italiane e in collaborazione con Italian Trade Agency, tra le masterclass, quella di Decanter con Michaela Morris, “Best of the Best” e “First Time Tre Bicchieri” della Guida 2025 del Gambero Rosso

Occasione di consolidamento per il vino italiano sul mercato americano con Vinitaly.USA, in programma al Navy Pier di Chicago i prossimi 20 e 21 ottobre. Dopo il numero zero dello scorso anno, il debutto fieristico oltreoceano di Veronafiere e Fiere Italiane, si presenta con un format b2b per un’Italia del vino che intende allungare sui propri diretti competitor francesi. Un testa a testa che nei primi 7 mesi del 2024 vede l’export italiano sul fronte del valore segnare un +8%, a 1,120 milioni di euro contro un -5,6%, a 1,264 milioni di euro delle esportazioni transalpine.

L’evento, realizzato in collaborazione con ITA - Italian Trade Agency, registra fin dal suo esordio la presenza di tutti i principali organismi a vario titolo impegnati nella crescita del made in Italy: dal ministero degli Affari esteri al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, dall’Ambasciata italiana a Washington al Consolato generale di Chicago, da  Assocamerestero ai vertici di organizzazioni di categoria come Unione italiana vini, Federvini, Confagricoltura, Coldiretti, Filiera Italia, oltre alle presenze istituzionali delle regioni Veneto e Umbria e alle collettive regionali di Lazio, Sardegna, Campania, Calabria e Friuli Venezia Giulia.

Il palinsesto generale di Vinitaly.USA prevede oltre 30 eventi in due giorni (domenica 20 e lunedì 21) tra masterclass, tasting e focus di mercato, a cominciare proprio da quelle delle regioni presenti alla prima edizione della rassegna. Obiettivo primario per la compagine italiana sarà il matching con una domanda americana selezionata composta da importatori (tra questi la National Association of Beverage Importers, Terlato Wine Group, Banville Wine Merchants, Winbow Imports, Opici Wines and Spirits, Winesellers Ltd), distributori, grande distribuzione e ristoratori. Di rilievo anche la partecipazione di opinion leader, influencer e stampa di settore.

Dal lato mercato, protagonista assoluto nella giornata di domenica 20 è il Business forum promosso da ITA-Italian Trade Agency in collaborazione con NABI (National Association of Beverage Importers) sul tema “Fra tradizione e Innovazione: il futuro del vino italiano nel mercato USA” al quale sono attesi, gli interventi di analisti e dei principali player della domanda e dell’offerta.

Tra le numerose masterclass guidate, quelle di Decanter con Michaela Morris che firma la degustazione dei sei vini premiati ai World Wine Awards. Focus di prodotto anche con il walkaround tasting, in anteprima per l’estero, delle etichette insignite dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso nella 38^ Guida Vini d’Italia 2025 e con due masterclass a cura della principale testata italiana di settore dedicate rispettivamente ai “Best of the Best” (vini che hanno ottenuto uno special award nella Guida 2025) e ai “First Time Tre Bicchieri” (etichette entrate per la prima volta nella prestigiosa guida).

Spazio anche alle sessioni della Vinitaly international Academy (19, 20 e 21 ottobre) e all’Orient Express “La Dolce Vita”, con i vini selezionati tra gli espositori di Vinitaly Verona per la proposta di viaggi di lusso in Europa.

In collaborazione con i ministeri dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Vinitaly.USA punta a posizionarsi quale evento business di riferimento per la promozione del vino italiano e per il matching tra domanda e offerta.

Le parole di Federico Bricolo, presidente di Veronafiere

"Il percorso di collaborazione che Veronafiere ha instaurato con le istituzioni e la presenza delle associazioni rappresentative dei settori vino, Unione italiana vini e Federvini, e agricoltura, Coldiretti, Filiera Italia e Confagricoltura, rappresentano un esempio concreto di promozione virtuosa sul mercato americano. La partecipazione a Chicago del ministro Francesco Lollobrigida, del segretario generale del Maeci Riccardo Guariglia, del consigliere giuridico del ministro Tajani, Marco Rago unitamente al presidente di ITA, Matteo Zoppas è la dimostrazione di una squadra che lavora con le aziende in ottica win win".

All’inaugurazione di Vinitaly.USA, che vede l’importante collaborazione della Camera di Commercio italiana americana del Midwest- Chicago e presenta ai buyer l’offerta di oltre 230 cantine italiane (più di 1.650 etichette in degustazione e di collettive regionali da Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Sardegna, oltre alla partecipazione istituzionale di Veneto e Umbria), intervengono: Federico Bricolo, presidente Veronafiere; Maurizio Muzzetta, presidente Fiere Italiane; Damiano Tommasi, sindaco di Verona; Francesco Lollobrigida, ministro Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste; J.B. Pritzker, governatore Illinois; Matteo Zoppas, presidente ITA; Riccardo Guariglia, segretario generale ministero degli Affari esteri; Marco Rago, consigliere giuridico del ministro Tajani; Mario Pozza, presidente Assocamerestero; Fulvio Calcinardi, segretario generale della Camera di Commercio italiana americana del Midwest – Chicago; Francesco Rocca, presidente Regione Lazio;  Robert Allegrini, presidente del NIAF (National Italian American Foundation). Presenti anche le organizzazioni di settore, Unione italiana vini e Federvini con i presidenti Lamberto Frescobaldie Micaela Pallini, e quelle di rappresentanza agricola con Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Luigi Scordamaglia, presidente Filiera Italia e Annamaria Barrile, direttore generale Confagricoltura, così come partecipano il vicedirettore generale del Banco Popolare di Sondrio, Mario Erba, e Paolo Barletta, amministratore delegato di Arsenale Spa e Gruppo Barletta. All’evento sono presenti anche Maurizio Danese, amministratore delegato Veronafiere, i vicepresidenti Matteo Gelmetti e Romano Artoni e il direttore generale, Adolfo Rebughini.

Domenica 20 ottobre, sul canale Facebook di Vinitaly sarà possibile seguire in diretta dalle 12 (ora locale) l’apertura della prima edizione della rassegna e dalle 16 anche il live del Wine business forum di ITA “Fra tradizione e Innovazione: il futuro del vino italiano nel mercato USA”, realizzato dall’Agenzia in collaborazione con la NABI (National Association of Beverage Importers), in cui sono previsti gli interventi di analisti e dei principali player della domanda e dell’offerta.

Vino, negli USA gli spumanti italiani superano quelli francesi anche nelle vendite a valore 

Negli States gli spumanti italiani superano quelli francesi non solo a volume, ma per la prima volta anche a valore. Lo rileva – alla vigilia di Vinitaly.USA (Chicago, 20-21 ottobre) - l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sui dati SipSource di agosto che sarà presentata in occasione della prima fiera oltreoceano interamente dedicata al vino made in Italy. Lo storico sorpasso, registrato attraverso il monitoraggio delle vendite effettive di vino riscontrate dai distributori statunitensi, segna lo switch nella leadership delle bollicine, con l’Italia che vede lievitare le proprie quote di mercato al 35% contro il 31% dei transalpini e il 28% degli sparkling americani.

Un traguardo – rileva l’Osservatorio – raggiunto soprattutto grazie all’ascesa inarrestabile del Prosecco che, non a caso, è riuscito al contempo a raggiungere e superare per la prima volta lo Champagne (28% vs 26% le rispettive quote di mercato). Il successo della denominazione si riflette nell’andamento dell’intera tipologia sparkling tricolore che, a sua volta, ha superato i bianchi nel product mix dell’offerta enoica italiana e rappresenta oggi il 37% del venduto made in Italy negli Usa (il 35% a volume). Tra gennaio e agosto, le bollicine italiane sono infatti le uniche ad aver aumentato i volumi delle vendite (+1,5% contro una media complessiva delle vendite di sparkling in calo del 13%), trainate anche dal successo crescente dei cocktail. Anche nel testa a testa Prosecco-Champagne, quest’anno non c’è stata storia: +2,2% il trend nei primi 8 mesi 2024 per le bollicine più famose d’Italia, -15,3% per il simbolo luxury francese.

A Chicago, al centro espositivo Navy Pier, saranno oltre 230 le aziende partecipanti su 13mila mq espositivi; più di 1650 le etichette in degustazione tra vino e bollicine.

Lo scorso anno gli spumanti italiani hanno toccato quota 936 milioni di bottiglie commercializzate in tutto il mondo. Negli ultimi 10 anni le esportazioni di spumante italiano nel mondo sono praticamente triplicate, con crescite in valore negli Usa del 351% per quasi 500 milioni di euro nel 2023.

Le parole di Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere

"Ci aspettiamo molto da questa fiera ma soprattutto se lo aspettano le 230 imprese italiane che saranno con noi. Facilitare il business è più che mai la parola d’ordine di questi tempi. Siamo convinti che Vinitaly.USA possa diventare lo strumento fieristico di presidio su questo mercato e una leva fondamentale per incrementare l’incoming profilato degli operatori su Vinitaly Verona".