Opa Retex su Alkemy si chiude con successo, raccolto il 60,89% delle azioni e il 56,55% dei diritti di voto, verso il delisting tramite fusione per incorporazione

L'Opa raggiunge il 56,55% dei diritti di voto anche considerando gli apporti dell'Ad Duccio Vitali; da comprendere le mosse del fondo Fidelity che con oltre il 3% delle azioni diventerebbe azionista di una società privata

L’OPA di Retex su Alkemy si è conclusa con successo, con Retex che ora detiene il 60,89% delle azioni (complessive n.3.461.683), e con Duccio Vitali il 56,55% dei diritti di voto (n. 3.214.921 azioni, puntando al delisting attraverso una fusione per incorporazione.

Resta da comprendere le strategie del Fondo Fidelity, che, con oltre il 3% delle azioni, non ha aderito e, non potendo investire in aziende non quotate, diventerà azionista di una società privata. Potrebbe esserci un accordo diretto con FSI per la compravendita del pacchetto azionario nelle loro mani, Analoghe considerazioni per Azimut, che possiede circa il 3% e potrebbe continuare a essere azionista, anche se Alkemy non sarà più quotata.

La fronda contraria all’OPA tra cui StarTIP (Tamburi) detiene l’11% dei diritti di voto e probabilmente rimarrà azionista della società non più quotata, salvo trovare una vendita diretta al Fondo Strategico Italiano. 

Il nuovo CdA

Si apre la partita per il nuovo CDA, con Massimo Canturi che ha già rassegnato le dimissioni. Il consiglio sarà composto tra 7 e 9 membri, con Duccio Vitali che rimarrà Amministratore delegato in Alkemy e lo diventerà in Retex fino alla fusione per incorporazione, che dovrebbe avvenire dopo l'assemblea (probabilmente entro l'estate 2025).