Il francese Thierry Breton si dimette da commissario europeo in polemica con Von der Leyen: “governance discutibile”

Il commissario all'Industria e al Mercato interno, il francese Thierry Breton, ha lasciato l'incarico alla Commissione europea. Lo ha annunciato con una lettera lunedì mattina sostenendo che Ursula von der Leyen aveva chiesto alla Francia di presentare un altro candidato per sostituirlo.

Il francese Thierry Breton si è dimesso da commissario europeo uscente per il Mercato interno e i Servizi. Breton era commissario per la Francia dal 2019 e il presidente francese Emmanuel Macron lo aveva indicato anche per un secondo mandato, nella nuova Commissione europea che la presidente Ursula von der Leyen presenterà prossimamente. L'ormai ex commissario dice di essersi impegnato senza sosta negli ultimi cinque anni "per sostenere e promuovere il bene comune europeo, al di sopra degli interessi nazionali e di partito". Nella lettera con cui ha motivato le dimissioni, che ha pubblicato su X, Breton ha sostenuto che von der Leyen «qualche giorno fa» avrebbe fatto pressioni alla Francia per ritirare il suo nome come scelta del paese per la Commissione europea, offrendo in cambio un incarico più influente. Il politico francese ha infatti accusato von der Leyen di aver offerto alla Francia un portafoglio più prestigioso se Macron avesse cambiato candidato, una tattica che la popolare tedesca avrebbe usato anche con i Paesi membri più piccoli dell'Ue per aumentare il numero di donne dell'esecutivo.

La lettera di dimissioni di Thierry Breton:

Brussels, 16 September 2024

ARES (2024)

Ms Ursula von der Leyen

President of the European Commission

“Caro Presidente,

Il 24 luglio, tu hai scritto agli Stati Membri per chiedere di nominare candidati per il Collegio dei Commissari 2024-2029, specificando che gli Stati Membri che intendono suggerire il Membro in carica della Commissione non erano tenuti a proporre due candidati.

Il 25 luglio, il presidente Emmanuel Macron mi ha designato come candidato ufficiale della Francia per un secondo mandato nel Collegio dei commissari, come aveva già annunciato pubblicamente a margine del Consiglio europeo del 28 giugno. Pochi giorni fa, nella fase finale dei negoziati sulla composizione del futuro Collegio, hai chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per motivi personali che in nessun caso hai discusso direttamente con me, e hai offerto, come compromesso politico, un portafoglio presumibilmente più influente per la Francia nel futuro Collegio. Ora ti verrà proposto un candidato diverso. Negli ultimi cinque anni, mi sono impegnato senza sosta per sostenere e promuovere il bene comune europeo, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. È stato un onore. Tuttavia, alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore testimonianza di una governance discutibile, devo concludere che non posso più esercitare i miei doveri nel Collegio. Pertanto, mi dimetto dalla mia posizione di Commissario europeo, con effetto immediato”.

Al momento né il governo francese né von der Leyen hanno commentato.

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