A2A, sostenibilità urbana, decarbonizzazione, elettrificazione, innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit
A2A presenta a Cernobbio i risultati del Position Paper, la sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 si gioca e si vince nelle città
A Cernobbio sono stati presentati i risultati del Position Paper “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” realizzato da TEHA Group in collaborazione con A2A. La sfida per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 si gioca e si vince nelle città. Grazie alla loro densità e alla loro efficienza intrinseca, nei centri urbani si generano infatti economie di scala che li rendono ecosistemi ottimali alla lotta contro il cambiamento climatico: qui avviene il maggior consumo di energia e risorse, ma qui si concentra maggiormente anche l'opportunità di intervenire in modo efficace. Le emissioni di CO2 nei capoluoghi italiani possono essere più che dimezzate attivando su vasta scala alcune leve già disponibili, come la mobilità elettrica, le pompe di calore, il fotovoltaico su tetto, il teleriscaldamento, il relamping, l’uso circolare dei rifiuti e il verde urbano. Un pacchetto di investimenti da 10 miliardi l’anno, 270 miliardi al 2050, per ridurre l’uso di combustibili fossili.
Roberto Tasca, le parole del Presidente di A2A
Roberto Tasca, Presidente di A2A, ha dichiarato che: “Le città hanno assunto un ruolo centrale nello sviluppo sociale ed economico, diventando veri e propri catalizzatori di innovazione e sostenibilità. I dati indicano che, entro il 2050, il processo di urbanizzazione in atto potrebbe portare il 70% della popolazione mondiale a vivere in aree urbane; una percentuale che sale oltre l’80% in Italia e che avrà un conseguente impatto sulle emissioni, in aumento del 18%, e sul consumo energetico. La densità rende però al tempo stesso le città particolarmente efficienti: a livello nazionale, consumano il 29% dell’energia ma producono il 60% del Pil. I sindaci europei indicano come priorità la necessità di coniugare sviluppo e sostenibilità; per farlo è essenziale implementare strategie di decarbonizzazione e investire in nuove tecnologie. Con un tale approccio non solo si potrà contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche stimolare una crescita economica sostenibile rendendo i centri urbani attrattivi e in grado di innalzare la qualità della vita di chi ci vive”.
Urbanizzazione, in Italia 112 comuni capoluogo generano il 60% del PIL
I trend di urbanizzazione si legano al ruolo catalizzatore economico e sociale delle città stesse. In Italia, nei 112 comuni capoluogo oggetto dello Studio – che coprono il 7% della superficie nazionale – si genera il 60% del PIL del Paese. Inoltre, le aree urbane si caratterizzano già oggi per un’efficienza intrinseca, che lo Studio ha valutato su 3 livelli: termica degli edifici, di servizi a rete e di mobilità. Queste, infatti, richiedono minor consumo termico, generano economie di densità per le reti idriche, elettriche e gas e sostengono un minor utilizzo dei mezzi individuali per gli spostamenti.
Aree urbane vs aree rurali, i dati
Nel 2007, per la prima volta, la popolazione mondiale che vive in aree urbane ha superato quella che vive in aree rurali. Dal 1950 ad oggi, la quota di popolazione urbana è raddoppiata passando da 29,6% a 58,3% del totale con previsione di arrivare fino al 70% al 2050. In Italia i residenti nelle aree urbane sono già oggi il 72,6% e si stima che questa percentuale possa salire fino all’81,1% nel 2050, con un conseguente aumento delle emissioni specifiche di CO2 del 18%.