MPS, l'utile semestrale balza a €1.159 mln (+87,3%), cresce la performance operativa a €1.106 mln (+18% )

Il Consiglio di Amministrazione di Monte Paschi di Siena ha approvato i risultati al 30 giugno 2024 e il nuovo piano industriale 24-28; ricavi a €2.031 mln (+9,7%)

Nel primo semestre del 2024, Monte Paschi di Siena ha registrato un utile a €1.159 mln (+87,3%), in crescita la performance operativa a €1.106 mln (+18% ).

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.  conclusosi ieri sera sotto la presidenza dell’Avv. Nicola Maione, ha esaminato ed approvato i risultati al 30 giugno 2024 e il Piano Industriale 2024-2028 con un aggiornamento dei target finanziari, a seguito del superamento dei principali obiettivi del precedente Piano 2022-2026, e delle linee guida strategiche per rafforzare il posizionamento di “Clear and Simple Commercial Bank” attraverso una trasformazione digital-driven e una crescente specializzazione del modello di servizio per famiglie e imprese.

Monte Paschi di Siena, i risultati del primo semestre 2024 

Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 2.031 mln di euro, in aumento del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tale dinamica è da ricondurre soprattutto alla crescita del margine di intermediazione primario, che si pone in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+8,3%) sia sulle commissioni nette (+9,8%). Risultano in crescita anche gli altri ricavi della gestione finanziaria e gli altri proventi e oneri di gestione.

I ricavi del secondo trimestre 2024 risultano in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,5%) grazie alla positiva dinamica registrata dalle commissioni nette e dagli altri ricavi della gestione finanziaria e alla sostanziale tenuta del margine di interesse.

Il margine di interesse al 30 giugno 2024 è risultato pari a 1.172 mln di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+8,3%, pari a 89,4 mln di euro). La crescita è stata guidata prevalentemente dal maggior contributo dei rapporti con banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli. In particolare, nei rapporti con banche centrali, al 30 giugno 2024 è stato contabilizzato un beneficio netto pari a 67 mln di euro, rispetto al costo netto di 60 mln di euro del corrispondente periodo del 2023. Tale andamento riflette, tra le altre cose, la dinamica della posizione netta verso BCE, passata da un saldo medio passivo pari a 3,2 mld di euro al 30 giugno 2023 ad un saldo medio attivo pari a 4,2 mld di euro al 30 giugno 2024. Le positive dinamiche sopra citate sono state in parte bilanciate dal maggior costo delle emissioni obbligazionarie, principalmente a seguito del rinnovato ricorso al mercato istituzionale, e, nei rapporti con la clientela, dall’aumento del costo del funding commerciale, che riflette sia i maggiori volumi di raccolta, sia livelli di tasso più elevati.

Il margine di interesse del secondo trimestre 2024 risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-0,3%, pari a -1,8 mln di euro) prevalentemente per: (i) la flessione del contributo dei rapporti con clientela, dovuta soprattutto alla crescita dei volumi e dei tassi della raccolta, (ii) i maggiori interessi passivi su titoli in circolazione conseguenti all’emissione di un senior istituzionale a marzo e di un covered bond ad aprile e (iii) l’andamento positivo dei rapporti con banche centrali e dei portafogli di negoziazione. In particolare, nei rapporti con banche centrali, il beneficio netto è passato da 21 mln di euro del primo trimestre 2024 a 45 mln di euro del secondo trimestre 2024. Tale dinamica riflette, tra le altre cose, l’evoluzione dei saldi attivi medi verso BCE, passati da 2,7 mld di euro del primo trimestre 2024 a 5,6 mld di euro del secondo trimestre 2024.

Le commissioni nette al 30 giugno 2024, pari a 736 mln di euro, evidenziano una crescita rispetto a quelle consuntivate nello stesso periodo dell’anno precedente (+9,8%). Il positivo andamento è riconducibile soprattutto alle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+20,0%, pari a +60,4 mln di euro) e, in misura minore, all’attività bancaria commerciale (+1,5%, pari a +5,4 mln di euro).

Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l’apporto della distribuzione e gestione portafogli (+31,3%, pari a 55,6 mln di euro) e dei prodotti assicurativi (+7,5%, pari a 7,5 mln di euro). Nell’area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni su garanzie (+16,3 mln di euro) e le altre commissioni nette (+6,6 mln di euro) in parte bilanciate da minori commissioni su conti correnti (-13,7 mln di euro) in relazione alla riduzione da parte della Banca delle spese di tenuta conto applicate alla clientela.

Il risultato del secondo trimestre dell’esercizio 2024 è superiore rispetto al trimestre precedente (+1,4%), grazie all’effetto combinato di maggiori proventi registrati sull’attività bancaria commerciale (+5,7%, pari a 10,3 mln di euro) e di riduzione delle commissioni per attività di gestione/intermediazione e consulenza (-2,8%, pari a -5,1 mln di euro) che hanno risentito della minore operatività di collocamento di titoli di stato.

I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 40 mln di euro e risultano in calo di 13 mln di euro rispetto al 30 giugno 2023, in relazione alla minore contribuzione delle società assicurative. Il risultato del secondo trimestre 2024 si pone in crescita rispetto al trimestre precedente (+2 mln di euro), grazie all’impatto positivo dei dividendi incassati da Banca d’Italia nel mese di aprile 2024 (+8,5 mln di euro), parzialmente compensato dal minor contributo delle società assicurative.

Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti al 30 giugno 2024 ammonta a 75 mln di euro, in crescita rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente (+28 mln di euro); positiva anche la dinamica del secondo trimestre, in crescita rispetto al trimestre precedente (+6 mln di euro).

Al 30 giugno 2024 gli oneri operativi sono risultati pari a 925 mln di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2023 (+1,2%); il contributo del secondo trimestre 2024 risulta invece sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (+0,2%). Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue: le spese per il personale, che ammontano a 608 mln di euro, risultano superiori rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente (+5,9%), a seguito dei maggiori oneri conseguenti al rinnovo del CCNL dei bancari avvenuto nel novembre dello scorso anno. Il contributo del secondo trimestre 2024 risulta in lieve flessione rispetto al trimestre precedente (-0,3%); le altre spese amministrative, che ammontano a 232 mln di euro, risultano in flessione rispetto al 30 giugno 2023 (-8,1%), grazie anche alla messa a regime di un processo rigoroso di governo della spesa e la focalizzazione sulle azioni di ottimizzazione dei costi. Il contributo del secondo trimestre 2024 risulta leggermente superiore rispetto al trimestre precedente (+1,9%), riflettendo gli oneri connessi alle tasse locali e all'implementazione dei progetti; le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 84 mln di euro al 30 giugno 2024 e risultano in flessione rispetto al 30 giugno 2023 (-2,4%); il contributo del secondo trimestre 2024 risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente. Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 1.106 mln di euro, in crescita del +18,0% rispetto al 30 giugno 2023 (pari a 937 mln di euro). Il contributo del secondo trimestre (pari a 555 mln di euro) risulta in aumento rispetto al trimestre precedente (pari a 551 mln di euro).

Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito clientela pari a 204 mln di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 205 mln di euro rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo del secondo trimestre 2024 evidenzia una flessione rispetto al trimestre precedente (-7,0%, pari a -7,4 mln di euro), legata ai minori flussi di default registrati nel secondo trimestre.

Al 30 giugno 2024 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di  crediti non performing esprime un trend in miglioramento, con un tasso di provisioning di 52 bps (54 bps al 31 marzo 2024 e 57 bps al 31 dicembre 2023).

Il risultato operativo netto del Gruppo al 30 giugno 2024 è pari a 897 mln di euro, a fronte di un risultato di 734 mln di euro registrato nel primo semestre 2023. Il contributo del secondo trimestre 2024, pari a 453 mln di euro, si pone in crescita rispetto al trimestre precedente, che aveva registrato un risultato di 444 mln di euro.

Alla formazione del risultato di periodo concorrono anche le seguenti voci: altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri pari a -15 mln di euro nel primo semestre 2024, rispetto ai -2 mln di euro contabilizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo del secondo trimestre 2024, pari a -11 mln di euro, si confronta con i -4 mln di euro del trimestre precedente; altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -4 mln di euro, interamente contabilizzati nel secondo trimestre, a fronte di una perdita di 1 mln di euro contabilizzata al 30 giugno 2023; oneri di ristrutturazione/oneri una tantum pari a -41 mln di euro, che si confrontano con il contributo positivo di 4 mln di euro del primo semestre 2023; includono nel primo semestre 2024 l’impatto atteso dalla dismissione della controllata MP Banque per un importo pari a -29,3 mln di euro, rilevato nel secondo trimestre. Il risultato del secondo trimestre 2024, pari a -34 mln di euro, risulta in incremento rispetto ai -8 mln di euro del trimestre precedente in conseguenza della operazione sopra citata; rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari pari a -75 mln di euro, contabilizzati nel primo trimestre e costituiti dal contributo annuale 2024 riconosciuto al fondo di garanzia dei depositi per le banche italiane del Gruppo (DGS) che, nel precedente esercizio, era stato rilevato nel terzo trimestre. Nel corrispondente periodo del 2023 era stato invece contabilizzato il contributo di -59 mln di euro per il Fondo di Risoluzione Unico (SRF), non dovuto nel corrente esercizio; canone DTA pari a -31 mln di euro, sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dell’anno precedente; in linea con il trimestre precedente anche il contributo del secondo trimestre 2024. L’importo, determinato secondo i criteri del DL 59/2016 convertito in Legge n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 30 giugno 2024 sulle DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta; risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali pari a -19 mln di euro (interamente registrati nel secondo trimestre 2024) conseguente all’aggiornamento semestrale delle valutazioni immobiliari, rispetto alla minusvalenza di -29 mln di euro contabilizzata nello stesso periodo del 2023; utili (perdite) da cessione di investimenti pari a -6 mln di euro al 30 giugno 2024 per effetto del perfezionamento della vendita di un immobile realizzata nel primo trimestre; sostanzialmente nulli i risultati dello stesso periodo dell’anno precedente. Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l’utile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo è pari a 706 mln di euro, in crescita rispetto all’utile ante imposte di 615 mln di euro registrato nel corrispondente periodo del 2023. Il risultato del secondo trimestre 2024 è pari a 370 mln di euro in aumento di 33 mln di euro rispetto al trimestre precedente. Le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 453 mln di euro (4 mln di euro il contributo positivo al 30 giugno 2023) imputabile principalmente alla rivalutazione delle DTA conseguente all’aggiornamento delle proiezioni reddituali del Gruppo desunte dal nuovo Piano

Industriale 2024-2028, al netto della fiscalità relativa al risultato economico del semestre. A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 1.159 mln di euro al 30 giugno 2024, quasi raddoppiato rispetto all’utile di 619 mln di euro conseguito nel primo semestre del 2023. L’utile del secondo trimestre, pari a 827 mln di euro, risulta in crescita rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 333 mln di euro).

Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 30 giugno 2024

Al 30 giugno 2024 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 196,4 mld di euro, evidenziando una crescita di 3,6 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024, sulla raccolta diretta (+3,8 mld di euro). Sostanzialmente stabile la raccolta indiretta (-0,2 mld di euro).

L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2023 (+8,9 mld di euro) grazie alla crescita sia della raccolta diretta (+5,9 mld di euro) sia della raccolta indiretta (+3,0 mld di euro).

La raccolta commerciale totale pari a 164,4 mld di euro, inclusiva dei depositi a clientela e della raccolta indiretta, cresce del 1,7% rispetto a marzo 2024 e del 4,1% rispetto a dicembre 2023. I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 96,5 mld di euro e risultano in aumento rispetto ai valori di fine marzo 2024 (+3,8 mld di euro). L’aumento è generalizzato su tutti i comparti: conti correnti (+2,2 mld di euro), depositi a scadenza (+0,4 mld di euro), PCT (+0,4 mld di euro) e obbligazioni (+0,8 mld di euro a seguito dell’emissione di un covered bond ad aprile), rimanendo sostanzialmente stabili le altre forme di raccolta.

L’aggregato risulta in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2023 (+5,9 mld di euro). La crescita, anche in questo caso, interessa tutti i comparti: conti correnti (+1,2 mld di euro), depositi a scadenza (+1,8 mld di euro), PCT (+2,6 mld di euro) e obbligazioni (+0,3 mld di euro), mentre rimangono sostanzialmente stabili le altre forme di raccolta.

La raccolta indiretta si è attestata a 99,9 mld di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 31 marzo 2024 (-0,2 mld di euro), con crescita del risparmio gestito (+0,4 mld di euro) e flessione del risparmio amministrato (-0,7 mld di euro). Il risparmio gestito beneficia dell’effetto mercato positivo mentre la dinamica del risparmio amministrato, nonostante i flussi netti positivi registrati anche nel secondo trimestre, è da ricondurre a un effetto mercato negativo. Nel confronto con il 31 dicembre 2023 si assiste ad una crescita della raccolta indiretta di 3,0 mld di euro, sia per l’aumento del risparmio amministrato (+1,4 mld di euro), registrato principalmente sulla componente dei titoli di stato, sia per la crescita del risparmio gestito (+1,7 mld di euro), legata principalmente ad un effetto mercato positivo.

La raccolta indiretta commerciale6 si è attestata a 90,0 mld di euro, in aumento di 0,1 mld di euro rispetto al 31 marzo 2024, per l’effetto della crescita del risparmio gestito (+0,5 mld di euro) che ha più che compensato la flessione del risparmio amministrato (-0,3 mld di euro).

Nel confronto con dicembre 2023 la raccolta indiretta commerciale risulta in aumento (+3,5 mld di euro) trainata dalla crescita del risparmio amministrato (+1,8 mld di euro), registrata principalmente sulla componente dei titoli di stato, e in misura minore del risparmio gestito, in aumento di +1,7 mld di euro.

Al 30 giugno 2024 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 78,0 mld di euro, in flessione rispetto al 31 marzo 2024 (-0,4 mld di euro), soprattutto sui mutui, che scontano le rate in scadenza. Sostanzialmente stabili le altre componenti.

Nel confronto con il 31 dicembre 2023, l’aggregato risulta in crescita (+1,2 mld di euro). L’aumento degli altri finanziamenti (+0,4 mld di euro) e dei PCT (+1,0 mld di euro) ha più che compensato la flessione dei mutui (-0,3 mld di euro) e dei conti correnti (-0,1 mld di euro); sostanzialmente stabili i crediti deteriorati (+0,1 mld di euro).

Gli impieghi performing7, pari a 68,9 mld di euro, sono risultati in flessione dello 0,7% rispetto al 31 marzo 2024, ma sostanzialmente stabili rispetto a dicembre 2023.

Il totale finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo al 30 giugno 2024 è risultato pari a 3,7 mld di euro in termini di esposizione lorda, in lieve aumento (+0,1 mld di euro) rispetto al 31 marzo 2024 e al 31 dicembre 2023 (+0,3 mld di euro).

Al 30 giugno 2024 l’esposizione netta in termini di finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo si è attestata a 1,9 mld di euro, in lieve crescita rispetto agli 1,8 mld di euro registrati sia al 31 marzo 2024, sia al 31 dicembre 2023.

Al 30 giugno 2024 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,8%, in aumento rispetto al 31 marzo 2024, quando era pari al 49,5%. In particolare, la percentuale di copertura delle sofferenze passa dal 67,8% al 67,5%, la percentuale di copertura delle inadempienze probabili passa dal 37,8% al 38,1% e, infine, quella dei finanziamenti scaduti deteriorati passa dal 21,3% al 23,1%.

Al 30 giugno 2024 le attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 18,4 mld di euro, in crescita rispetto al 31 marzo 2024 (+0,2 mld di euro) in relazione soprattutto all’aumento dei titoli verso clientela classificati al costo ammortizzato (+0,2 mld di euro), mentre risultano sostanzialmente stabili le altre componenti.

L’aggregato risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+1,1 mld di euro) soprattutto in relazione alla crescita registrata sulla componente di negoziazione (+1,0 mld di euro). In lieve crescita anche la componente a costo ammortizzato (+0,2 mld di euro), mentre risultano sostanzialmente stabili le altre componenti.

Al 30 giugno 2024, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 7,2 mld di euro in impiego, in deciso incremento rispetto agli impieghi interbancari netti di 5,6 mld di euro e 2,2 mld di euro, rispettivamente al 31 marzo 2024 e al 31 dicembre 2023. La variazione rispetto al primo trimestre (+1,6 mld di euro) è imputabile principalmente ai rapporti con banche centrali (+1,4 mld di euro), sui quali hanno inciso prevalentemente: (i) la scadenza a fine giugno 2024 dell’ultima tranche di TLTRO pari a 3 mld di euro, (ii) l’accesso nel periodo ad aste MRO e LTRO per circa 3,5 mld di euro (che ha indotto un totale aste MRO e LTRO in essere al 30 giugno 2024 pari a 12 mld di euro) ed infine (iii) l’incremento della liquidità depositata presso le banche centrali (+2 mld di euro).

Anche la variazione rispetto alla fine dell’anno precedente (+5,0 mld di euro) è riferibile all’evoluzione dei rapporti con banche centrali. Nel dettaglio la dinamica del primo semestre è stata caratterizzata da: (i) scadenze di tranche TLTRO per un importo di 5,5 mld di euro, (ii) accesso ad aste MRO e LTRO per circa 4,5 mld di euro e (iii) incremento della depo facility di 3,9 mld di euro.

Al 30 giugno 2024 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 33,4 mld di euro, in aumento rispetto sia al 31 marzo 2024 (pari a 29,6 mld di euro) che al 31 dicembre 2023 (pari a 29,8 mld di euro).

Al 30 giugno 2024 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 10,8 mld di euro in aumento di circa 488 mln di euro rispetto al 31 marzo 2024, principalmente per effetto del risultato positivo registrato nel trimestre in parte bilanciato dalla distribuzione nel maggio 2024 del dividendo 2023, pari a circa 315 mln di euro.

Rispetto al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta in aumento di circa 816 mln di euro, dovuto anche in questo caso, al combinato effetto del risultato economico del semestre 2024 e del dividendo 2023 distribuito.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 giugno 2024 il CET1 capital ratio si è attestato a 18,1%, deducendo dal capitale i dividendi maturati nel primo semestre assumendo un pay out ratio del 75% dell’utile ante imposte, e il Total capital ratio è risultato pari a 21,4%. Tali ratios non sono pienamente confrontabili rispetto ai corrispondenti dati pro-forma al 31 marzo 2024 (18,2% e 21,6% rispettivamente) a causa dell’aumento del pay out ratio dal 50% al 75%.

Piano industriale 2024-2028

Il Piano Industriale 2024-2028 mira a creare una Banca pronta per il futuro in grado di soddisfare con successo le esigenze in evoluzione dei clienti, attraverso un processo di innovazione aziendale e tecnologica sostenuto da un ampio piano di investimenti, valorizzando appieno le risorse talentuose della Banca, migliorando ulteriormente la sostenibilità del business, rafforzando il bilancio e concentrandosi su distribuzione e creazione di valore per tutti gli stakeholders di BMPS.

Principali iniziative del Piano Industriale 2024-2028

Il Piano si articola attorno a cinque pilastri cardine: Evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based”; Nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto; Potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuove; verticali per le piccole e medie imprese; Rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma Approccio “zero-based” alla gestione del rischio.

Evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based” attraverso molteplici leve, tra cui: Sviluppo e arricchimento dell’offerta di Wealth Management, introducendo servizi di consulenza altamente personalizzati "Fee-Only", per indirizzare proattivamente le esigenze più evolute dei clienti, ampliando le funzionalità della piattaforma Athena in modo da renderla una soluzione digitale all’avanguardia a supporto dei Relationship Managers, e, al contempo, introducendo un’ampia gamma servizi di consulenza accessori per servire il cliente a 360 gradi.

Profonda innovazione dell’offerta di protezione assicurativa, sviluppando soluzioni olistiche e modulari atte ad offrire una copertura sempre più completa al cliente, cogliendo inoltre esigenze emergenti tramite la ridefinizione dell’offerta assicurativa sui canali digitali, introducendo polizze digitali “small-ticket” con possibilità di acquisto in pochi istanti, con il supporto di soluzioni di micro-targeting.

Potenziamento della piattaforma Widiba, grazie all’ampliamento della rete di consulenti finanziari (~390 nuovi professionisti) attraverso iniziative mirate di reclutamento, focalizzate sulle aree territoriali a maggiore priorità’ strategica, lo sviluppo della piattaforma tecnologica anche grazie all’innovazione dei sistemi di CRM, e l’arricchimento della gamma prodotti per supportare il trend di conversione degli asset dei clienti in prodotti gestiti. Rafforzamento dell’offerta di prodotti “fee-based” per i clienti Business.

Nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto, da realizzarsi attraversoIntroduzione di un nuovo segmento di clientela “Upper Affluent”, al fine di migliorare significativamente la customer experience ed elevare il livello di consulenza offerto, tramite l’allocazione di Relationship Manager totalmente dedicati assieme al lancio di numerose iniziative mirate.

Attivazione di un nuovo “Wealth Management Center & Advisory”, atto a migliorare l’analisi del rischio e l’analisi del portafoglio per sviluppare soluzioni d’investimento su misura.

Evoluzione della proposta omnicanale, potenziando ulteriormente i canali digitali in modo da diventare lo strumento principale, più semplice ed intuitivo, per effettuare transazioni bancarie quotidiane e al contempo veicolare al meglio offerte proattive, dedicando invece la rete di filiali dispiegata sul territorio nazionale ad attività a più alto valore aggiunto a servizio delle esigenze più complesse dei clienti.

Potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuove verticali per le piccole e medie imprese, tramiteSviluppo e l’innovazione della proposizione commerciale relativa a soluzioni di finanziamento alle famiglie, con focus sui mutui quale “prodotto di ancoraggio” per la fidelizzazione dei clienti, facendo leva su processi di erogazioni digitalizzati, che permettano di ridurre il “time-to-decision”, l’accuratezza della profilazione e il forte miglioramento dell’esperienza del cliente.

Crescita nel credito al consumo, cogliendo il forte potenziale di penetrazione della base clienti della Banca, rivolgendosi in particolare a soggetti con un profilo di rischio fortemente attraente, identificato grazie al supporto di Advanced Analytics e sistemi avanzati di credit scoring automatizzato, facendo leva su una proposizione commerciale innovativa, costruita su misura in base delle esigenze del cliente.

Lancio di una unità dedicata a verticali specializzati per le PMI, quali l'Agroalimentare e la transizione verso fonti energetiche rinnovabili.

Rafforzamento della proposizione di finanza garantita e agevolata, grazie alla completa digitalizzazione della piattaforma e il supporto fornito dal PNRR.

Miglioramento complessivo dell'offerta di prodotti per soddisfare le varie esigenze dei clienti aziende.

Rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma, tramiteContinuo perseguimento di una forte disciplina per la gestione e il contenimento dei costi G&A, ottimizzando il "cost-to-serve" complessivo delle attività bancarie attraverso la digitalizzazione e l'innovazione.

Attivazione di una nuova unità centrale dedicata alla "project governance" per la definizione degli investimenti strategici ed il controllo costante su tempistica e qualità di esecuzione, facendo anche leva su strumenti di Advanced Analytics per il monitoraggio dei costi di approvvigionamento in tempo reale.

Rafforzamento dell’infrastruttura IT, massimizzando velocità e potenza computazionale, potenziando i sistemi di sicurezza relativi a tutte le struttura della Banca. L’attenta strategia di assunzioni rivolta a giovani professionisti di talento, combinata con il ricollocamento dei professionisti della Banca ad alto potenziale in aree di maggiore valore aggiunto, in seguito ad una intensa attività di formazione, assieme al naturale ricambio generazionale delle risorse.

Approccio al rischio “zero-based”, per effettoDel rafforzamento dei processi di underwriting, in linea con le nuove priorità creditizie, migliorando i sistemi di monitoraggio e allerta e accelerando il recupero crediti attraverso nuove strategie di valutazione, classificazione e raccolta delle esposizioni creditizie.

Tali iniziative saranno abilitate e accelerate dall'uso dei progressi digitali, tra cui le capacità algoritmiche per l'originazione del credito al consumo, i sistemi di scoring abilitati all’intelligenza artificiale, l’analisi avanzata per i flussi di lavoro di gestione precoce e l’innovazione tecnologica della piattaforma NPE. Si prevede che tali misure ridurranno il costo del rischio da circa 54 punti base nel 2024 a circa 44 punti base nel 2026 e circa 34 punti base nel 2028.

Fattori abilitanti: la Tecnologia

L'attuazione delle iniziative distintive del Piano sarà resa possibile e accelerata dalla digitalizzazione ed adozione di nuove tecnologie, secondo le seguenti proposizioni chiave: Evoluzione della offerta sui canali digitali, tra cui la “Filiale Digitale” e la “Piattaforma Modulare per le imprese”, consentendo un'esperienza best-in-class ed un livello di servizio fortemente evoluto, perfettamente integrata con i vari canali fisici della Banca. In particolare, la Filiale

Digitale prevederà l’abilitazione dell’attività di offerta e sottoscrizione di contratti tramite firma digitale, implementazione di chatbot conversazionali AI-driven con funzioni informative e dispositive e l’evoluzione dei sistemi di CRM per ottimizzare il contatto con il cliente.

Analogamente, la Piattaforma Modulare per le imprese prevederà un’offerta completa di funzionalità dispositive digitali per abilitare esperienze pienamente “self” anche attraverso nuovi canali remoti di interazione (i.e., Chat e Videochat), nonché l’utilizzo di tecnologie innovative (es., Advanced Analytics e Open Banking) per rafforzare l’offerta commerciale.

Sviluppo di modelli di Advanced Analytics al fine di supportare un'offerta commerciale proattiva e altamente personalizzata, il potenziamento delle attività di digital marketing, l’identificazione di clienti ad alto potenziale per profilo di rischio e propensione all’acquisto, specialmente in aree chiave come il Wealth Management (e.g. Athena), consumer finance e protezione ed il riconoscimento di opportunità di cross-selling tramite analisi multivariata delle caratteristiche della clientela.

Implementazione di processi end-to-end completamente digitalizzati, inclusivi di sistemi di valutazione automatizzati, monitoraggio near-real-time dell’avanzamento delle pratiche e riduzione del “time to decision".

Sviluppo di un "centro di competenza algoritmico” per l’erogazione di crediti retail, sfruttando sistemi di scoring avanzato tramite intelligenza artificiale ed una piattaforma innovativa per la gestione del workflow (anche attraverso Advanced Analytics) in modo da implementare l’approccio “zero-based” nella gestione dei rischi.

Attuazione dell’approccio di sicurezza e prestazioni “by design”, anche attraverso l'ammodernamento dell'infrastruttura e l'aggiornamento di hardware/licenze, in linea con le best-practice di mercato. Nuova strumentazione dotata delle tecnologie all’avanguardia per aumentare significativamente la capacità computazionale e permettere volumi più consistenti di attività, con aggiornamento licenze per garantire i migliori livelli di performance e accrescere la sicurezza nei sistemi periferici.

Infine, verrà perseguita una più ampia strategia IT di tipo “best-of-breed” che preveda il ricorso a soluzioni tecnologiche di mercato per componenti a basso valore aggiunto, e focalizzi l’attività IT sugli ambiti a maggior presidio strategico (es.: evoluzione piattaforma di investimento, customizzazione piattaforma modulare per le imprese per settori strategici), concentrando i propri investimenti su progettualità ad elevati ritorni.

Il piano completo di sviluppo IT è supportato da investimenti di 500 milioni di euro nel periodo 2024-2028 (di cui 420 milioni di euro di Change Capex e 80 milioni di euro Run Capex).

Fattori abilitanti: le nostre Risorse Umane talentuose

Il piano di digitalizzazione e di adozione diffusa dell’innovazione tecnologica, fondamento del Piano Industriale 2024-2028, permetterà di realizzare un circolo virtuoso che valorizzi il capitale umano del Banca, da sempre al centro della strategia di sviluppo di BMPS.

In questo contesto, sarà lanciato un programma di riqualificazione dedicato che permetterà a più di 1.300 professionisti ad alto potenziale di essere formati per lo svolgimento di attività ad alto valore aggiunto. Al centro dello sviluppo del capitale umano si colloca la BMPS Academy, strumento chiave per il rafforzamento delle competenze dei dipendenti attraverso programmi di formazione dedicati e intensivi, fornendo strumenti per concentrarsi su aree ad alta priorità, anche in logica digitale e con focus sulla diffusione della cultura del rischio a tutti i livelli organizzativi, per garantirne l’efficace presidio.

Il Piano prevede inoltre l’assunzione di circa 800 risorse con distinte competenze in ambiti ad alta priorità quali IT e Advanced Analytics/GenAI.

Infine, la Banca prevederà il potenziamento dei sistemi di incentivazione e compensazione, strettamente legati alle performance, rafforzando le iniziative per il riconoscimento del merito, con la finalità di potenziare l'attrazione, l'individuazione e la fidelizzazione dei talenti.

Il Piano consentirà al Gruppo di accelerare ulteriormente il proprio percorso verso un modello di business sostenibile a seguito di un impegno di lunga data e dell'obiettivo di raggiungere una posizione distintiva nella gestione delle tematiche ESG, supportando i clienti nell'imminente processo di trasformazione "green" e contribuendo alla creazione di una società basata su sostenibilità, uguaglianza e inclusione.

Principali target finanziari 2024-2028

Dall’implementazione delle iniziative di Piano, è attesa una evoluzione del Pre-tax Profit da 1.300 milioni di euro nel 2024E, a 1.420 milioni di euro nel 2026E e 1.657 milioni di euro al 2028. Tale risultato atteso è funzione delle seguenti componenti: Ricavi commerciali (margine di interesse relativo ad attività commerciali e commissioni nette) attesi in leggera contrazione tra 2024 e 2026, pari a circa -14 milioni di euro, mentre

in espansione tra 2024 e 2028, pari a circa 260 milioni di euro; Cost/income ratio pressoché stabile in arco piano, dal 49% nel 2024 al 51% nel 2026 e al 50% nel 2028, per effetto delle iniziative di risparmio costi di Piano a mitigazione dell’incremento della base costi risultante da inflazione, rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro e costi di trasformazione;

Costo del rischio in significativa e costante contrazione da 54 punti base nel 2024E, a 44 punti base al 2026 e 34 punti base al 2028, per effetto (i) del miglioramento atteso del tasso di recupero, supportato anche dall’ampia base crediti coperti da garanzie statali e dal forte track record dimostrato della Banca, (ii) della tenuta del cure rate, supportato dalla positiva evoluzione prevista del portafoglio mutui forborne (per cui sono già state proattivamente attivate iniziative di recupero e restructuring) e da iniziative per l’analisi, classificazione e collection, (iii) del miglioramento atteso del default rate, grazie ad azioni di ricomposizione del mix degli impieghi e all’evoluzione macroeconomica attesa, e (v) della gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorati anche attraverso operazioni di cessione; Oneri sistemici, costi di ristrutturazione straordinari e altri costi non-ricorrenti previsti in riduzione in arco piano.

Il CET1 Ratio è atteso rimanere al di sopra del 18% in arco Piano, assumendo illustrativamente un livello di distribuzione di dividendi in linea con quanto previsto per il 2024E, risultando in una dotazione di excess capital superiore ai 2 miliardi di euro nel periodo 2025-2028E, sulla base del target CET1 Ratio del 14%. Ciò offre alla Banca la possibilità di perseguire varie alternative strategiche finalizzate alla creazione di valore.