Cementir Holding N.V., cresce l’utile semestrale a € 97 mln (+7,4%),confermati obiettivi EBITDA; Caltagirone:"mercato residenziale ancora debole"

Il consiglio di amministrazione di Cementir Holding N.V. ha approvato i risultati al 30 giugno 2024; ricavi a €811,8 mln(-3,4% ); proseguono gli investimenti sostenibili

Approvati i risultati consolidati del primo semestre e del secondo trimestre 2024 non sottoposti a revisione contabile, di Cementir Holding N.V. dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che a partire da aprile 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29-Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”.

Le parole di Francesco Caltagirone, Presidente e Amministratore Delegato di Cementir Holding N.V.

“I risultati del primo semestre 2024 sono in linea con le nostre aspettative, con volumi complessivi di vendita in crescita ma ricavi e margine operativo lordo in diminuzione rispetto al primo semestre del 2023. Le avverse condizioni atmosferiche nei primi mesi dell’anno ed un mercato residenziale ancora debole nelle geografie più importanti, oltre ad un significativo effetto cambio negativo, hanno condizionato i risultati del periodo, che comunque beneficiano della riduzione dei principali costi operativi”.

Cementir Holding N.V, i risultati del primo semestre 2024

Di seguito si commentano i risultati economici consolidati del primo semestre 2024 “Non-GAAP”, che escludono sia gli impatti dell’applicazione dello IAS 29 sia la rivalutazione degli immobili non industriali in Turchia. Questa rappresentazione consente una migliore comparazione della performance del Gruppo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Nel corso dei primi sei mesi del 2024, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 5,1 milioni di tonnellate, sono rimasti pressoché stabili rispetto al medesimo periodo del 2023, grazie all’incremento registrato in Turchia, Stati Uniti e Malesia che ha compensato la riduzione dei volumi nelle altre aree geografiche. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 2,2 milioni di metri cubi, sono aumentati del 4%, guidati dal positivo andamento della Turchia e in misura minore della Svezia e Danimarca, mentre in Norvegia e Belgio si è registrata una flessione a causa del rallentamento della domanda e delle avverse condizioni climatiche nei primi mesi dell’anno. I volumi di vendita degli aggregati hanno raggiunto 4,9 milioni di tonnellate, registrando una crescita del 6,0% trainati dalla Turchia, per l’apertura di una nuova cava, mentre sono stati stabili in Belgio ed in diminuzione in Svezia e Danimarca.

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo, pari a 803,3 milioni di Euro, sono diminuiti del 7,5% rispetto ai 868,2 milioni di Euro del primo semestre 2023 a seguito dell’andamento negativo dei ricavi in tutte le aree geografiche ad eccezione di Turchia ed Egitto, che hanno registrato un aumento in valuta locale. Si evidenzia che a cambi costanti 2023 i ricavi sarebbero stati pari a 901,1 milioni di Euro, superiori del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I costi operativi, pari a 632,8 milioni di Euro, sono diminuiti dell’8,1% rispetto ai 688,5 milioni di Euro del primo semestre 2023. Il costo delle materie prime, pari a 330,0 milioni di Euro, è diminuito del 15,1% rispetto di 388,6 milioni di Euro nel primo semestre 2023, per effetto della riduzione dei prezzi e della minore produzione, oltre al beneficio derivante dall’effetto cambio, in particolare in Turchia.

Il costo del personale, pari a 107,5 milioni di Euro, è aumentato del 2,3% rispetto ai 105,1 milioni di Euro dello stesso periodo del 2023. Gli altri costi operativi, pari a 195,3 milioni di Euro sono rimasti stabili rispetto ai 194,8 milioni di Euro del primo semestre 2023. Il margine operativo lordo si è attestato a 181,9 milioni di Euro, in diminuzione del 10,1% rispetto ai 202,4 milioni di Euro del primo semestre 2023 a seguito dei minori risultati conseguiti in Nordic & Baltic, Asia Pacifico, Holding e Servizi, solo in parte bilanciati dal migliore andamento del Belgio. Si evidenzia che il margine operativo lordo del 2024 include la svalutazione di un terreno non industriale in Italia per 2,0 milioni di Euro mentre nel 2023 includeva proventi non ricorrenti per plusvalenze su cessioni di terreni e macchinari per circa 7,5 milioni di Euro. Se si escludono le poste non ricorrenti, il margine operativo lordo è diminuito di 11,0 milioni di Euro, pari al 5,6% sul primo semestre del 2023.

L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si è attestata al 22,6% rispetto al 23,3% del primo semestre 2023 a causa della riduzione dei volumi in Europa, solo parzialmente compensata dalle maggiori vendite in Turchia. A cambi costanti 2023, il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 201,7 milioni di Euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 61,9 milioni di Euro (58,8 milioni di Euro nel primo semestre del 2023), è stato pari a 120,0 milioni di Euro, in diminuzione del 16,4% rispetto ai 143,6 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli ammortamenti dovuti all’applicazione dell’IFRS16 sono stati pari a 16,4 milioni di Euro (15,8 milioni di Euro nello stesso periodo del 2023). A cambi costanti 2023, il risultato operativo sarebbe stato pari a 136,9 milioni di Euro.

Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è positivo per 0,1 milioni di Euro (negativo per 0,1 milioni di Euro nel primo semestre del 2023). Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 22,1 milioni di Euro (positivo per 12,3 milioni di Euro nello stesso periodo dell’anno precedente), include oneri finanziari netti per 1,2 milioni di Euro di cui 2,3 milioni di Euro per l’applicazione dell’IFRS 16 (3,7 milioni di Euro nel 2023, di cui 1,3 milioni di Euro per IFRS 16), proventi netti su cambi per 22,9 milioni di Euro (proventi netti su cambi per 13,8 milioni di Euro nel 2023) e l’effetto della valutazione dei derivati.

Il risultato ante imposte si è attestato a 142,1 milioni di Euro, in diminuzione dell’8,8% rispetto ai 155,8 milioni di Euro del primo semestre del 2023, e in riduzione del 2,8% al netto delle poste non ricorrenti. Il risultato del periodo è stato pari a 110,2 milioni di Euro (117,1 milioni di Euro nel primo semestre 2023), al netto di imposte pari a 31,9 milioni di Euro (38,7 milioni di Euro nello stesso periodo del 2023). L’utile netto di Gruppo, dedotto il risultato di pertinenza degli azionisti terzi, è pari a 102,2 milioni di Euro (109,8 milioni di Euro nel primo semestre del 2023).

Nel corso del primo semestre 2024 il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per circa 74,2 milioni di Euro (67,1 milioni di Euro nel primo semestre 2023) di cui circa 24,7 milioni di Euro in sostenibilità e 17 milioni di Euro (23,1 milioni di Euro nel primo semestre 2023) inerenti l’applicazione del principio contabile IFRS 16.

La cassa netta al 30 giugno 2024, pari a 55,4 milioni di Euro, è in miglioramento di 44,5 milioni di Euro rispetto ad una posizione di cassa netta di 11,0 milioni di Euro al 30 giugno 2023, ed include: la distribuzione di dividendi della Capogruppo, per 43,5 milioni di Euro avvenuta nel maggio 2024, e di ndividendi straordinari da alcune società controllate ad azionisti terzi per 14 milioni di Euro; alcuni investimenti straordinari quali l’acquisizione di un impianto di calcestruzzo e di una partecipazione di minoranza in Danimarca, e i diritti di una cava in Malesia per un esborso complessivo di circa 24 milioni di Euro; l’acquisto di diritti di emissione di CO2 pari a circa 12 milioni di Euro; oltre ad investimenti industriali significativi nel periodo, in linea con il piano industriale. La posizione di cassa netta comprende 82,1 milioni di Euro di debito per l’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 (77,0 milioni di Euro al 30 giugno 2023). Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2024 è pari a 1.738,0 milioni di Euro (1.650,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 e 1.492,3 milioni di Euro al 30 giugno 2023).

Andamento del secondo trimestre 2024

Di seguito si commentano i risultati economici consolidati del secondo trimestre del 2024 che escludono sia gli impatti dell’applicazione dello IAS 29, sia la valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia. Questa rappresentazione consente una migliore comparazione della performance del Gruppo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Nel secondo trimestre 2024 i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 2,7 milioni di tonnellate, hanno registrato una diminuzione dell’1,4% rispetto al medesimo periodo del 2023 a causa del rallentamento delle vendite in tutte le aree geografiche ad eccezione di Turchia e Stati Uniti. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,1 milioni di metri cubi, sono aumentati del 4,3% grazie al positivo andamento della Turchia e in misura minore di Danimarca e Svezia, mentre in Norvegia e Belgio si è registrata una flessione dei volumi.

Nel settore degli aggregati i volumi di vendita sono stati pari a 2,5 milioni di tonnellate, in aumento del n3,4% grazie alla Turchia, mentre in Belgio si sono mantenuti stabili e in declino in Svezia e Danimarca. I ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 436,2 milioni di Euro, in diminuzione del 4,0% rispetto ai 454,5 milioni di Euro del secondo trimestre 2023. La diminuzione dei ricavi ha interessato principalmente il Belgio, l’Asia-Pacifico, l’area Nordic & Baltic e l’Egitto, solo parzialmente compensati dalla crescita negli Stati Uniti e in Turchia.

I costi operativi sono stati pari a 328,0 milioni di Euro (346,0 milioni di Euro nel secondo trimestre 2023), in diminuzione del 5,2%. Tale riduzione è in parte dovuta alla diminuzione dei costi delle materie prime e dei trasporti nonché al complessivo contenimento degli altri costi operativi. Il margine operativo lordo, pari a 112,5 milioni di Euro, è diminuito del 3,6% rispetto al secondo trimestre del 2023 (116,8 milioni di Euro). Si evidenzia che il margine operativo lordo del 2024 include la svalutazione di un terreno non industriale in Italia per 2,0 milioni di Euro mentre nel 2023 includeva proventi non ricorrenti per plusvalenze su cessioni di terreni e macchinari per circa 7,5 milioni di Euro. Se si escludono tali poste non ricorrenti, il margine operativo lordo è aumentato di 5,3 milioni di Euro, pari al 4,9% sul medesimo periodo del 2023.

Il risultato operativo è stato pari a 80,4 milioni di Euro (87,4 milioni di Euro nel secondo trimestre 2023). Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è stato pari a 0,3 milioni di Euro (0,1 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2023). Il risultato netto della gestione finanziaria è stato negativo per 2,7 milioni di Euro (negativo per 0,1 milioni di Euro nel secondo trimestre 2023). Il risultato ante imposte si è attestato a 78,0 milioni di Euro, in diminuzione del 10,8% rispetto al secondo trimestre 2023 (87,5 milioni di Euro), in linea con l’anno precedente al netto delle poste non ricorrenti. Gli investimenti nel secondo trimestre del 2024 sono stati pari a 30,5 milioni di Euro (25,5 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2023), di cui 6,5 milioni di Euro in applicazione del principio contabile IFRS 16 (4,2 milioni di Euro nel secondo trimestre del 2023).

Andamento della gestione per area geografica

Danimarca

Nel primo semestre 2024 i ricavi delle vendite hanno raggiunto 235,6 milioni di Euro, in contrazione del 7,5% rispetto a 254,6 milioni di Euro del primo semestre 2023. I volumi di cemento sul mercato domestico, sia grigio che bianco, sono diminuiti rispetto al primo semestre 2023 per effetto delle rigide condizioni climatiche nel primo trimestre e di un contesto di mercato ancora non in ripresa. Gli elevati tassi di interesse hanno continuato ad incidere negativamente sul settore residenziale, la cui debolezza è stata in parte compensata da investimenti in infrastrutture e progetti energetici e in particolare dalla fornitura di cemento per il tunnel sottomarino che collegherà la Danimarca con la Germania (Fehmarn Belt), da poco entrato nella fase operativa ma che non sta ancora sviluppando i volumi attesi.

I volumi di cemento hanno inoltre beneficiato dell’acquisizione di un impianto di calcestruzzo situato nel centro-est della penisola dello Jutland, oltre che dell’acquisizione di una quota di minoranza di una società proprietaria di un altro impianto di calcestruzzo nell’isola di Funen, avvenute nel mese di aprile. Le esportazioni di cemento hanno subito una flessione più marcata per le minori consegne principalmente in Belgio, Francia e Norvegia parzialmente compensate da maggiori consegne nel Regno Unito, Islanda e Polonia.

I volumi di calcestruzzo sono aumentati del 2% rispetto al corrispondente semestre del 2023. La debolezza del mercato e la competizione sui volumi sono state compensate dall’acquisizione del suddetto impianto di calcestruzzo e dalle consegne per un rilevante progetto nel nord Zealand. I volumi di vendita di aggregati sono in diminuzione del 6% rispetto al 2023 per alcuni brevi fermi di produzione ed il rinvio di progetti per le avverse condizioni climatiche.

Il margine operativo lordo si è attestato a 72,4 milioni di Euro (83,3 milioni di Euro nel primo semestre 2023) in diminuzione del 13,1%, principalmente a causa dei minori volumi di vendita e minori prezzi medi del cemento. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dai risparmi realizzati sui costi di acquisto e sui consumi di combustibili ed elettricità, nonché dai risparmi sui costi. Gli investimenti complessivi dei primi sei mesi del 2024 sono stati pari a 19,4 milioni di Euro, di cui circa 15,2 milioni di Euro nel settore del cemento, in particolare progetti di manutenzione straordinaria sul forno del grigio e la realizzazione del nuovo silo cemento da 4.500 tonnellate presso il porto di Aalborg che sarà utilizzato per caricare le navi dirette verso il Fehmarn Belt. Gli investimenti includono 5,2 milioni di Euro contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16.

Norvegia e Svezia

In Norvegia i volumi di vendita di calcestruzzo sono diminuiti del 23% rispetto al primo semestre 2023 a causa del rallentamento della domanda residenziale e commerciale, delle avverse condizioni climatiche e del ritardato o mancato avvio di alcuni importanti progetti infrastrutturali. Tre impianti sono rimasti chiusi nel mese di febbraio. Il settore delle costruzioni sta attraversando una profonda crisi iniziata alla fine del 2022 attribuibile all’aumento dei costi di costruzione e gli elevati tassi di interesse. Il PIL rimane debole principalmente a seguito del calo delle costruzioni, con basse vendite di abitazioni e numerosi progetti rinviati, ridotti o tagliati dai budget governativi, che si limitano alla manutenzione delle strutture esistenti, nonostante la forte necessità di infrastrutture e nuove abitazioni nel paese. Si evidenzia che la corona norvegese si è svalutata dell’1,5% rispetto al cambio medio dell’Euro nel medesimo semestre del 2023.

In Svezia, i volumi di calcestruzzo sono aumentati del 25% rispetto all'anno precedente, anche grazie al contributo di un importante progetto, mentre i volumi di aggregati sono diminuiti del 12% per la mancanza di rilevanti iniziative. Le temperature sotto lo zero e la neve hanno condizionato l’attività. Dal 2023, la Svezia ha attraversato una fase recessiva e la debole domanda internazionale ha influenzato negativamente le esportazioni, causando aumenti nei licenziamenti e nei fallimenti nel settore delle costruzioni. La corona svedese è sostanzialmente allineata rispetto al cambio medio dell’Euro nel primo semestre del 2023.

Nel primo semestre 2024 i ricavi delle vendite in Norvegia e Svezia sono diminuiti del 17,6% a 68 milioni di Euro (82,5 milioni di Euro nel primo semestre 2023), mentre il margine operativo lordo si è attestato a 2,3 milioni di Euro (3,1 milioni di Euro nel medesimo periodo del 2023). La riduzione del margine operativo lordo, pari al 27,8%, è esclusivamente dovuta all’andamento negativo della Norvegia, che risente dei minori volumi venduti e dei maggiori costi di trasporto, parzialmente compensati dai maggiori prezzi di vendita e dai minori costi fissi. Gli investimenti sono stati pari a 5,1 milioni di Euro di cui 2 milioni di Euro in Norvegia e 3,1 milioni di Euro in Svezia. Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 sono stati pari a 2,9 milioni di Euro.

Belgio

Nel primo semestre 2024, i volumi di vendita di cemento sul mercato domestico sono rimasti stabili rispetto al 2023, con una crescita moderata nel secondo trimestre, dopo un primo trimestre in calo prevalentemente a causa di avverse condizioni climatiche ed il proseguimento di importanti progetti avviati nel 2023 da alcuni clienti. La competizione sui volumi rimane intensa. Viceversa, le esportazioni in Francia e Olanda sono diminuite a doppia cifra, in entrambi i casi a causa del rallentamento delle attività di costruzioni. I volumi di vendita di calcestruzzo sono diminuiti di circa il 15% rispetto al corrispondente semestre 2023, con un calo più significativo in Francia. Sulle vendite hanno inciso vari fattori: le rigide condizioni climatiche e le piogge sopra la media stagionale nel corso del primo trimestre, che hanno determinato il rinvio di alcuni progetti; un periodo di vacanze pasquali più esteso rispetto allo scorso anno; la chiusura temporanea di un impianto a gennaio per rinnovamento e ristrutturazione; e la debolezza del settore residenziale.

Le vendite di aggregati sono invece sostanzialmente in linea con il primo semestre 2023, nonostante le sfavorevoli condizioni climatiche, il calo generalizzato della domanda, in particolare nel segmento stradale, e la mancanza di progetti rilevanti. I ricavi delle vendite sono diminuiti del 9,8% a 171,5 milioni di Euro contro i 190,3 milioni di Euro nello stesso periodo del 2023 mentre il margine operativo lordo è aumentato del 13,4% a 49,3 milioni di Euro (43,5 milioni di Euro nell’anno precedente). Il miglioramento del margine operativo lordo è stato favorito dalla riduzione dei costi di produzione rispetto al primo semestre 2023, che era stato penalizzato dai maggiori costi sostenuti per manutenzioni straordinarie e dall’acquisto di clinker a seguito del fermo temporaneo della linea di produzione. Gli investimenti effettuati nel semestre sono stati pari a 28,8 milioni di Euro e hanno riguardato principalmente il progetto di ristrutturazione del forno 4 nello stabilimento di Gaurain, che sarà completato nel secondo semestre del 2024. Il progetto consentirà di incrementare l’utilizzo di combustibili alternativi dal 40% ad oltre il 70%, di aumentare la capacità produttiva e di ridurre le emissioni di CO2 per tonnellata di clinker di circa il 6%. Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 sono stati pari a 0,3 milioni di Euro.

Nord America

Negli Stati Uniti, i volumi di vendita di cemento bianco sono stati in marginale crescita rispetto al primo semestre 2023 grazie alle politiche commerciali poste in essere nonostante anche nel 2024 le statistiche del settore prevedano una contrazione, comunque di minore entità rispetto al 2023, per il segmento residenziale, che costituisce la maggior parte delle vendite della società. Le vendite in Texas sono state influenzate negativamente dalle piogge che hanno condizionato il mercato residenziale e delle vendite in sacchi, oltre che da due giorni lavorativi in meno rispetto al 2023. Inoltre, la forte competizione sta influenzando i prezzi medi di vendita. In Florida le vendite sono stabili con il contributo positivo di alcuni nuovi clienti, nonostante le carenze di cemento presso alcuni terminali; si evidenzia che il primo trimestre del 2023 era stato particolarmente favorevole a causa dei problemi nelle forniture della concorrenza. Anche in California si registra una crescita delle consegne in tutti i segmenti di mercato. Il dollaro statunitense è in linea rispetto al cambio medio dell’Euro nel primo semestre del 2023. Complessivamente i ricavi sono diminuiti del 2,7% a 93 milioni di Euro (95,6 milioni di Euro nel primo semestre del 2023) mentre il margine operativo lordo è diminuito del 12,0% a 11,4 milioni di Euro (13 milioni di Euro nel 2023), a causa dei minori prezzi di vendita dovuti alla forte concorrenza, dei maggiori costi di acquisto del cemento e dei maggiori costi fissi rispetto all’anno precedente. La società Vianini Pipe, attiva nella produzione di manufatti in cemento, ha registrato invece un aumento del margine operativo lordo rispetto al primo semestre 2023. Gli investimenti dei primi sei mesi del 2024 sono stati pari a 2,7 milioni di Euro e hanno riguardato, per 1,5 milioni di Euro, i due impianti di cemento per interventi di sostenibilità, razionalizzazione della produzione e manutenzioni straordinarie. Gli investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 sono stati pari a 0,5 milioni di Euro.

Turchia

I ricavi, pari a 157,2 milioni di Euro, hanno registrato un decremento dell’1,1% rispetto ai primi sei mesi del 2023 (158,9 milioni di Euro), penalizzati dalla svalutazione della lira turca del 58,7% rispetto al tasso di cambio medio dell’euro del primo semestre 2023. I volumi di vendita di cemento sul mercato domestico sono aumentati del 10% rispetto al primo semestre 2023, con la crescita più significativa registrata nella regione di Elazig e Kars in Anatolia Orientale, sostenuta dalla ricostruzione post-terremoto. Il terremoto del febbraio 2023 ha colpito circa 11 provincie della regione, accelerando non solo la ricostruzione degli edifici danneggiati, ma anche la ristrutturazione delle abitazioni esistenti e una trasformazione urbana basata su nuovi criteri di costruzione, particolarmente nelle grandi metropoli del paese. A tal proposito, Izmir è stata selezionata come provincia pilota per una nuova concezione urbana e beneficerà di un finanziamento di 330 milioni di Euro della Banca Mondiale, i cui effetti si concretizzeranno non appena la politica monetaria sarà meno restrittiva. Nella regione dell’Egeo (Izmir) si è registrata una modesta contrazione dei volumi, principalmente a causa delle cattive condizioni atmosferiche del primo trimestre e del rinvio di alcuni progetti. Nella regione di Marmara (Trakya) la contrazione è stata invece più marcata, soprattutto per il prolungato fermo dei siti produttivi durante le festività religiose ad aprile e giugno, e per un generale calo della domanda dovuto alle incertezze economico-finanziarie.

Le esportazioni di cemento e clinker sono aumentate del 10% rispetto al primo semestre 2023, sebbene penalizzate dalle mancate esportazioni in Israele a seguito dell’embargo. I volumi di calcestruzzo sono aumentati del 24% rispetto al primo semestre del 2023, sostenuti dalla ricostruzione post-terremoto in particolare nella regione dell’Anatolia Orientale. Inoltre, l’apertura di un nuovo impianto operativo dall’ultimo trimestre del 2023 e il riavvio di un altro impianto a giugno nella zona dell’Egeo hanno contribuito a questa crescita. Anche nel settore del calcestruzzo si registra una lenta ripresa delle attività nella regione di Marmara dopo il periodo delle festività. Le vendite di aggregati sono in forte aumento rispetto al primo semestre 2023 grazie all’apertura di una nuova cava a Malatya, nell’Anatolia Orientale. Tuttavia, le vendite sono state in parte contenute a causa delle elezioni locali e delle festività del Ramadan ad aprile. Nel settore del waste, la controllata Sureko, attiva nel trattamento dei rifiuti industriali, ha registrato ricavi in valuta locale superiori dell’81% rispetto al 2023, grazie all’aumento dei volumi e dei prezzi di vendita dei combustibili (RDF), della raccolta dei materiali per la produzione dei combustibili e dei quantitativi conferiti in discarica.

Complessivamente il margine operativo lordo della regione è stato pari a 26,7 milioni di Euro, in diminuzione del 21,5% rispetto ai 34,1 milioni di Euro del 2023, che includeva proventi non ricorrenti derivanti da plusvalenze su cessioni di terreni per circa 5 milioni di Euro. Al netto di tali effetti non ricorrenti il margine operativo lordo ha registrato un calo del 7,7% rispetto al medesimo periodo del 2023. I maggiori volumi e prezzi medi di vendita sono stati più che compensati dai maggiori costi operativi nonché dalla forte svalutazione della lira turca. Gli investimenti si sono attestati a 13,7 milioni di Euro, di cui circa 4,8 milioni di Euro nel cemento, soprattutto negli impianti di Izmir e Trakya e 8,1 milioni di Euro nel calcestruzzo, e hanno riguardato principalmente investimenti contabilizzati in base al principio contabile IFRS 16 relativi ad automezzi di trasporto del calcestruzzo (7,8 milioni di Euro).

Egitto

I ricavi delle vendite sono stati pari a 23,5 milioni di Euro, in diminuzione del 10,2% rispetto ai 26,2 milioni di Euro nel primo semestre del 2023, principalmente a causa di un diverso mix geografico delle esportazioni e ad un calo dei volumi sul mercato domestico. La debolezza del mercato delle costruzioni, oltre al taglio o rinvio di alcuni grandi progetti pubblici hanno determinato una riduzione dei volumi di vendita di circa il 12%. I ricavi hanno inoltre risentito della svalutazione della sterlina egiziana che si è deprezzata del 36,7% rispetto al tasso di cambio medio dell’euro nel primo semestre 2023. I ricavi in valuta locale sono aumentati del 22,8%.

Le esportazioni hanno registrato una contenuta riduzione rispetto al corrispondente semestre precedente, dovuta ai minori volumi verso gli Stati Uniti a causa di una diversa programmazione temporale delle consegne. Il margine operativo lordo è aumentato del 2,8% a 7,8 milioni di Euro (7,6 milioni di Euro nel primo semestre del 2023), grazie ai prezzi di vendita più elevati, parzialmente compensati dai minori volumi di vendita e dalla svalutazione della sterlina egiziana. Gli investimenti dei primi sei mesi del 2024 sono stati pari a circa 1,4 milioni di Euro e hanno riguardato principalmente i costi per la riattivazione del secondo forno di produzione del clinker.

Cina

I ricavi delle vendite sono diminuiti del 16,3% a 26,5 milioni di Euro (31,7 milioni di Euro nel primo semestre 2023) a seguito della contrazione dei volumi di vendita di circa l’11%, una modesta riduzione dei prezzi e la svalutazione del 4,2% del Renminbi cinese rispetto al cambio medio dell’Euro nel primo semestre del 2023.

La produzione di cemento del paese nel primo trimestre è scesa del 16% rispetto al primo trimestre 2023, mentre l’intera produzione del 2023 è stata la più bassa degli ultimi 13 anni. Molti produttori stanno aumentando le esportazioni a prezzi molto competitivi per ridurre gli stock. L’andamento negativo delle vendite è stato anche condizionato dalle basse temperature delle prime settimane dell’anno, dalle forti piogge del mese di giugno, dalle più lunghe chiusure legate al Capodanno cinese e ad altre festività nazionali nel mese di maggio. Il margine operativo lordo è diminuito del 36,4% a 5,7 milioni di Euro (8,9 milioni di Euro nello stesso periodo del 2023), a causa della riduzione dei volumi e dei prezzi di vendita, dei maggiori costi di trasporto e dei costi fissi, solo parzialmente compensati dai risparmi energetici. Si evidenzia altresì che il margine operativo lordo del 2023 includeva proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione di macchinari per circa 2,5 milioni di Euro. Se si escludono le poste non ricorrenti, il margine operativo lordo è diminuito dell’11,9%. Gli investimenti del semestre sono stati pari a circa 0,8 milioni di Euro e hanno riguardato progetti di incremento della funzionalità e dell’efficienza dell’impianto.

Malesia 

I ricavi delle vendite si sono ridotti del 12,1% a 23,8 milioni di Euro (27 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2023) anche a causa della svalutazione della valuta locale del 6% rispetto al cambio medio dell’Euro nel corrispondente semestre del 2023. I volumi complessivi sono stabili relativamente al mercato domestico, a causa di un settore residenziale stagnante anche per gli alti tassi di interesse sui mutui e per il prolungato fermo successivo alle festività  religiose nel mese di aprile. Le esportazioni sono invece in modesto aumento grazie alle maggiori consegne verso le Filippine e il Vietnam. Il margine operativo lordo ha raggiunto 3,7 milioni di Euro, stabile rispetto al corrispondente semestre del 2023. I minori prezzi di vendita sono stati compensati da risparmi sui costi variabili. Gli investimenti del primo semestre 2024 sono stati pari a circa 0,8 milioni di Euro e hanno riguardato progetti di incremento della funzionalità e dell’efficienza dell’impianto e manutenzioni straordinarie.

Holding e Servizi

Il raggruppamento include la capogruppo Cementir Holding, la società di trading Spartan Hive e altre società minori. La diminuzione dei ricavi e del margine operativo lordo è dovuta ai minori volumi scambiati, in particolare di clinker, cemento e combustibili intermediati dalla Spartan Hive, e all’aumento delle spese generali ed amministrative della capogruppo. Si evidenzia un onere straordinario di 2 milioni di Euro per la svalutazione dell’ex sito industriale di Bagnoli.

Evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario macroeconomico continua ad essere caratterizzato da forte incertezza, con rischi di rallentamento dell’economia legati alle tensioni geopolitiche e alle condizioni finanziarie ancora restrittive. I risultati del primo semestre 2024 sono stati complessivamente in linea con le aspettative del management a livello di margine operativo lordo e di generazione di cassa. Tuttavia, i ricavi del Gruppo hanno risentito della persistente debolezza del settore residenziale in alcuni mercati, della crisi del settore immobiliare cinese con ripercussioni anche in paesi limitrofi, e dell’indebolimento di alcune valute.

In questo contesto il Gruppo ritiene di poter confermare alcuni degli obiettivi previsti per il 2024 ovvero un margine operativo lordo di circa 385 milioni di Euro e una posizione di cassa netta di circa 300 milioni di Euro a fine periodo a parità di perimetro, mentre i ricavi dovrebbero assestarsi ad un livello in linea con il 2023 (pari a 1,7 miliardi di Euro), inferiore alla precedente guidance di 1,8 miliardi di Euro.

Gli investimenti previsti sono pari a circa 135 milioni di Euro (104,2 milioni di Euro nel 2023), di cui circa 48 milioni di Euro in progetti di sostenibilità. Le spese di ricerca e sviluppo sono previste stabili rispetto al 2023, così come il numero medio di dipendenti. Il Gruppo non prevede la necessità di nuovi finanziamenti esterni, data la generazione di cassa e la posizione di cassa netta attesa entro fine anno. Le suddette indicazioni previsionali non includono: gli impatti per l’applicazione dello IAS 29; eventuali poste non ricorrenti; l’impatto dell’eventuale peggioramento della situazione geopolitica o altri eventi straordinari.

Quanto precede rispecchia esclusivamente il punto di vista del management della società, e non rappresenta una garanzia, una promessa, un suggerimento operativo o anche solo un consiglio di investimento. Non deve pertanto essere preso come supporto previsionale sull’andamento futuro dei mercati e degli strumenti finanziari interessati.

Sostenibilità

Nel primo semestre 2024 è proseguito l’impegno del Gruppo nella decarbonizzazione, con investimenti in sostenibilità pari a circa 24,7 milioni di Euro, principalmente nell’upgrade del nuovo forno in Belgio per aumentare l’impiego di combustibili alternativi dall’attuale 40% ad oltre il 70%. Nel mese di febbraio 2024, il Gruppo ha ottenuto la convalida dei propri obiettivi climatici di breve e lungo termine da Science Based Target initiative (SBTi), che ne ha sancito la coerenza allo scenario 1,5°C. Inoltre, SBTi ha approvato l'obiettivo complessivo di Cementir di azzerare le emissioni entro il 2050. Nel mese di aprile 2024 Cementir è stata inclusa nella lista degli Europe's Climate Leaders 2024 all’interno dell’indagine annuale del Financial Times e di Statista che riporta le 600 aziende europee che hanno compiuto i maggiori progressi nella riduzione dell'intensità delle emissioni di carbonio in un periodo di cinque anni.

A giugno 2024 Cementir si è inoltre confermata, per il secondo anno consecutivo, tra i Leader nell’ESG Identity Corporate Index (ex Integrated Governance Index) 2024 con un rating di 55,99/100. Inoltre, ad aprile, Cementir ha lanciato ufficialmente D-Carb®, un nuovo marchio che comprende cementi bianchi a basse emissioni di carbonio. D-Carb® abbina un'impronta di carbonio più bassa con eccellenti prestazioni alle brevi stagionature, ed è disponibile inizialmente nei mercati europei, prima di essere lanciato a livello globale. Rispetto al cemento Aalborg White Portland, questo primo prodotto consente una riduzione del 15% delle emissioni di CO2.

Nel primo semestre 2024, le emissioni per tonnellata di cemento grigio sono state pari a 633 kg, in riduzione del 3% rispetto al valore medio del 2023 (-12% rispetto al 2020), mentre le emissioni per tonnellata di cemento bianco, che rappresenta circa un quarto della produzione totale di Gruppo, sono state pari a 865 kg, in aumento del 2% rispetto al valore medio del 2023 (846 Kg), a causa di un diverso mix di prodotto e geografico.

In data odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato la policy che disciplina le attività di lobby e i contributi ai partiti politici, pubblicata sul sito internet della Società.