Banche, Bce stinge sulla governance; ambiti critici diversità cda (19% donne gestione organi direttivi banche) e indipendenza consiglieri
BCE in consultazione la guida per gli istituti con le aspettative della Vigilanza; Francoforte lavora su rischi geopolitici e stress test per attacchi cibernetici
La Bce stinge sulla governance delle banche. Tra gli ambiti critici riscontrati figurano la diversità del board (con le donne che, ad esempio, sono solo il 19% degli organi direttivi con funzioni di gestione) e l'indipendenza dei consiglieri.
La Bce ha pubblicato la guida sulla governance delle banche allo scopo di chiarire le aspettative della Vigilanza sul tema e di evidenziare le migliori pratiche da seguire. Si è discusso già in passato di questa tematica fra gli istituti di credito europei e i supervisori. Alcuni banchieri hanno lamentato un'eccessiva intrusività della Bce nei consigli di amministrazione degli istituti.
La Vigilanza di Francoforte; ancora tanto lavoro da fare sugli standard di governance
Stando a quanto affermato dalla Vigilanza di Francoforte "nonostante i progressi compiuti, le banche devono continuare a lavorare sull'attuazione degli standard di governance, mentre la Bce continuerà a intensificare l'esame delle banche e a intervenire tempestivamente per garantire che esse attuino miglioramenti concreti". La Bce utilizzerà, in caso di necessità, tutti gli strumenti disponibili per affrontare i rilievi ancora in sospeso.
Non si tratta di prescrizioni definite nel dettaglio, ma di principi da seguire. La Vigilanza, in ogni caso, può avviare un dialogo di supervisione con le banche e imporre requisiti qualitativi negli Srep definendo scadenze temporali. Nel caso in cui le richieste non dovessero essere rispettate nei tempi previsti ci potrà essere un'escalation di misure che comprendono anche le sanzioni.
La guida e la pubblicazione entro la prima parte del nuovo anno
Vengono esplicitate chiaramente, nella guida, le aspettative delle autorità su composizione e funzionamento degli organi di gestione e dei comitati. Vengono altresì indicati i ruoli e le responsabilità delle funzioni di controllo interno e delineate le aspettative in merito alla propensione al rischio delle banche. Il 26 settembre si terrà un riunione organizzata dalla Bce prima della pubblicazione definitiva della guida prevista tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025.
Le parole di Frank Elderson, membro del comitato esecutivo Bce e vicepresidente della Vigilanza
Ha affermato Frank Elderson, membro del comitato esecutivo Bce e vicepresidente della Vigilanza:"C'è ancora spazio e necessità di miglioramento".
Ha inoltre sottolineato che alcuni ambiti critici riguardano la diversità nei board e l'indipendenza dei consiglieri.
In primo luogo, le donne sono solo il 19% dei membri degli organi direttivi delle banche con funzioni di gestione e il 35% in vigilanza. La diversità riguarda anche le competenze, il 17% delle banche, infatti, non ha neanche un consigliere con un'esperienza di più di cinque anni nel settore informatico.
In secondo luogo, in merito al ruolo limitato dai consiglieri indipendenti non esecutivi, Elderson ha sottolineato che la quota è aumentata solo al 62%, dal 59% del 2020. Difatti, nella maggior parte delle banche meno della metà del board è composto da indipendenti non esecutivi.
Altre due cause di inefficacia per Elderson sono la presenza sistematica del top management nelle riunioni dei comitati di controllo, che si rivela essere un ostacolo alla libertà e alla qualità del dibattito, e il lavoro che devono fare le banche per migliorare l'allineamento della loro cultura con un'assunzione prudente del rischio, si noti difatti che vi sono banche in cui ancora la retribuzione del Chief Risk Officer è legata a doppio filo agli obiettivi commerciali.
Ulteriori temi di supervisione
Claudia Buch, presidente della Vigilanza, ha confermato che la Bce sta lavorando sulla valutazione dell'impatto dei rischi geopolitici sulle banche, forti della lezione delle sanzioni contro la Russia che hanno avuto conseguenze negative sulle operazioni di diversi istituti europei.
Nella giornata di domani verranno pubblicati i risultati dello stress test di Francoforte sui rischi cibernetici. Stando a quanto dichiarato da Kpmg Germany, è stato riscontrato che diverse banche europee hanno avuto problemi nel rispondere ad un attacco hacker simulato; tra queste gli istituti di credito hanno riscontrato difficoltà di minore entità.