Eni, al via costruzione di una centrale elettrica ibrida: fonti rinnovabili e gas da 250 MW in Kazakhstan con KazMunayGas
Eni e KazMunayGas hanno firmato un accordo per la prima centrale ibrida in Kazakistan per produrre elettricità stabile e a basse emissioni di carbonio
Eni e la società di stato kazaka KazMunayGas annunciano l’avvio della costruzione del progetto congiunto di una centrale elettrica ibrida fonti rinnovabili e gas da 250 MW a Zhanaozen, nella regione di Mangystau, in Kazakhstan.
L'accordo
Questo traguardo fa seguito a un accordo firmato tra le due società per l’avvio della prima centrale elettrica ibrida in Kazakistan che integra energia solare, eolica e a gas per produrre e fornire elettricità stabile e a basse emissioni di carbonio alle controllate di KMG nella regione.
L'impegno di Eni e il progetto
Questo progetto è in linea con la strategia di decarbonizzazione di Eni e dimostra l’impegno comune a sfruttare tecnologie innovative per un futuro a basse emissioni di carbonio nella regione del Mangystau.
Il progetto prevede la combinazione ibrida di centrali elettriche rinnovabili all’avanguardia, sviluppate in collaborazione con la controllata Plenitude, e di una centrale elettrica a gas per bilanciare e stabilizzare la produzione di energia elettrica, facendo leva nel complesso sulle competenze industriali internazionali di Eni.
Eni e il Kazakistan
Eni è presente in Kazakistan dal 1992, dove è operatore congiunto del giacimento di Karachaganak ed equity partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale, tra cui il giacimento offshore di Kashagan. Eni è inoltre operatore congiunto, con KMG, nel blocco esplorativo Abay. Eni opera nel settore delle rinnovabili in Kazakistan attraverso Arm Wind, controllata di Plenitude, con una capacità installata complessiva di 150 MW.