Oliveri (Aspi): "Sicurezza stradale? Tecnologia e campagne informative fondamentali, proficua la collaborazione con Polizia Stradale"

Le parole del Presidente di Autostrade per l'Italia Elisabetta Olivieri in occasione dell'evento "Svolte sulla strada della sicurezza"

La sicurezza stradaleafferma la Presidente di Autostrade per l’Italia, Elisabetta Oliveri in occasione dell'evento "Svolte. sulla strada della sicurezza", promosso da Qn Quotidiano nazionale e SpeeD. - è valore fondante del nostro Gruppo. La sensibilizzazione di tutti al rispetto delle regole della strada è una attività in cui ASPI è impegnata da tanti anni. In estate l'anno scorso abbiamo lanciato l'ultima campagna con il claim "non chiudere gli occhi".

Sappiamo che l'incidentalità stradale è la prima causa di morte tra i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Noi guardiamo oltre al sedime autostradale, guardiamo ai ragazzi. Ci siamo detti dobbiamo andare oltre, dobbiamo andare a parlare con i giovani: sempre a fianco della polizia stradale abbiamo incontrato moltissimi ragazzi nelle scuole e abbiamo portato i risultati di un sondaggio operato da Skuola.net. È venuto fuori che 1 giovane su 5 si distrae alla guida, il 70 % ha confessato di mettersi alla guida molto stanco, 4 ragazzi su 10 ci hanno detto di aver prodotto contenuti multimediali mentre erano alla guida, 4 su 5 hanno affermato di essere saliti su un'auto dove il conducente non era in grado di guidare; quindi, questi dati devono portare i nostri giovani e anche noi a riflettere. Il dato più importante è che soltanto il 14% ha affermato di aver parlato approfonditamente a scuola della sicurezza stradale.

C'è un obiettivo europeo, "Vision Zero", di arrivare al 2050 senza incidenti, ed è chiaro che è un obiettivo che dobbiamo drasticamente anticipare. La tecnologia è uno strumento fondamentale, motivo per cui Aspi sta investendo moltissimo. Il tutor ha abbattuto notevolmente la mortalità sulle tratte in cui è presente, sui tratti autostradali l’incidentalità si è drasticamente ridotta. Oggi sono nove dispositivi a cui ne aggiungeremo altri quattro nel corso dell'anno. L’obiettivo è quello di estendere il tutor a tutte le autostrade, non soltanto a quelle sotto la gestione Aspi. Stiamo andando verso una prospettiva di guida autonoma: la stiamo sperimentando con il Politecnico di Milano. Sui tratti autostradali l'incidentalità e il tasso di mortalità si è drasticamente ridotto, certamente la tecnologia non potrà mai sostituire quello che è il comportamento umano”.