Sbm, Montecarlo apre a Roma e Dubai; il Presidente e CEO Valeri: "Nuovi ristoranti e un piano per le terrazze del Casinò"

La cassaforte turistica e immobiliare del Principato con un giro d'affari di 667 milioni di euro allarga il business

"Porteremo Montecarlo a Roma, prima volta che il glamour del Principato di Monaco verrà esportato all'estero", anticipa a L'Economia Stéphane Valeri alla guida di Sbm, storica cassaforte turistica e immobiliare del Principato, quotata a Parigi. Giro d'affari di 667 milioni di euro, fondata nel 1863 dal principe Carlo III come Société des Dains de mer et du circle des étrangers.

Per controllarla, negli anni Cinquanta si diedero battaglia Onassis e il principe Ranieri che alla fine ebbe la meglio.

Valeri (radici italiane, "i miei nonni sono di Mondoni, Cuneo, e i piemontesi sono gran lavoratori", dice) ha un business plan ambizioso: "Siamo piccoli ma il "brand Montecarlo" è tra i più famosi al mondo. Abbiamo un progetto di ristorazione che avrà il bianco e il rosso della bandiera e il nome Montecarlo sull'insegna. E lo porteremo in Italia".

Creata dall'imprenditore François Blanc con la moglie Marie su incarico dei Grimaldi per lanciare Monaco come meta turistica di lusso a fine secolo, oltre al Casinò la Sbm conta hotel come il De Paris, ristoranti e residenziale (ville, negozi, uffici).

Partiamo da Roma, Monsieur Valeri. Come e quando il brand Montecarlo arriverà in Italia?

"Lavoreremo in partnership con D. Ream (Dogus Hospitality Croup) dopo la firma con Ferit E. Sahenk, presidente e ceo del gruppo. Con Dogus che ha 81 ristoranti in 15 Paesi abbiamo aperto a Monaco i ristoranti Coya e ora Amazónico sulle terrazze del nuovo Café de Paris, rilanciato con un investimento di 55 milioni di euro. Cosi è nata l'idea di una joint venture. Ora stiamo lavorando sul nome del brand che ruoterà attorno a Montecarlo, Costa azzurra, l'attrattiva gastronomia della Riviera. Prima apertura a Dubai a settembre 2026 per continuare poi con altri locali nelle capitali: Londra, Madrid e Roma, forse Milano e New York".

Intanto Sbm ha fatto shopping a Courchevel dell'hotel Palace des Neiges col bottino da 85o milioni di euro dell'operazione Betclic: frutto della cessione del 47% in Betclic Everest Group alla FL Entertainment NV (vi aveva investito 140 milioni nel 2009). Quali i piani?

"Affideremo i lavori di ristrutturazione a Courchevel a Herzog & De Meuron per fare in due anni il miglior hotel delle Alpi e destagionalizzare il business".

Sono gli architetti dell'estensione della Tate Modern a Londra. Dopo il One Montecarlo in piazza del Casinò firmato Rogers Stirk Harbour+Partners, lo Yacht Club di Lord Foster. MareTerra, la nuova estensione, avrà la marina firmata da Renzo Piano. Progetti su MareTerra?

"Apriremo un ristorante in autunno su MareTerra e se lo Stato dara il via libera siamo interessati a Le Méridien. Poi nel Carré d'ar ci sono altri piani immobiliari inediti. Siamo pronti a un nuovo grande sviluppo real estate sulle terrazze del Casinò, tra le Thermes Marins e gli uffici Rothschilde".

Un nuovo "pezzo" della Monaco del  futuro sorgerà dunque a un passo da dove tutto è iniziato, dal Casino?

"Si, siamo in discussione con un grande studio di architettura internazionale con l'idea di costruire spazi commerciali, per uffici e residenziali e accogliere una grande medical spa per sviluppare il turismo medicale"

E che piani ci sono per il celebre Sporting, dal varo nel 1974 con Ranieri e Grace al centro della storia glamour di Monaco?

"Potremmo ricostruirlo, ma non subito. Tra 5-10 anni dovremo però farlo per poter ospitare più persone ai grandi eventi internazionali, i famosi balli della Rosa e della Croce Rossa. Lo scorso è stato un anno recond, il migliore in 16o anni di storia, siamo passati da 530,5 milioni a 667 milioni di giro d'affari, più 4%. Siamo quotati e i nuovi dati sono in elaborazione, ma quest'anno siamo sul trend dei 700 milioni. I primi nove mesi ne hanno già totalizzato 581"

Lo Stato di Monaco è il maggiore azionista di Sbm. Come si lavora col principe Alberto? E con gli altri azionisti?

"Il principe non influenza le decisioni di Sbm ma guarda con grande attenzione alle nostre scelte visto che lo Stato è il primo azionista con il 64%, poi c'è lymh di Bernand Amault col 5%, e un altro 5% è del cinese Galaxy Group proprietario dei casinò di Macao. Un private investor, residente monegasco ha un 7% con Equity Finance & Investment, poi una miriade di piccoli shareholder: oltre 250 azionisti all'ultima assemblea.

lymh è rappresentato da Nicolas Bazire, Troy Praser Hickox per Galaxy, siamo in dieci nel board e dal dialogo arrivano buone idee. A lymh già affittiamo i negozi a Monaco e lo faremo anche a Courchevel dove il gruppo francese ha l'hotel Cheval Blanc. Con Galaxy facciamo piani nel gioco: apriremo un casinò negli Emirati".

Dall'hotellerie al real estate: dal 1963 il business Sbm è lievitato.

"Nel Duemila abbiamo iniziato con le residenza del MC Bay. Ora sono circa 170 tra uffici, negozi, le ville allo Sporting, le residenze dell'ex hotel Balmoral che abbiamo rilevato, il OneMC, e 7 negozi che apriranno al Cafê de Paris: a fine aprile Tiffany accanto ad Amazonico, Tag Heur a maggio per la FI. Siamo diventati il secondo proprietario di immobili del Principato, con prezzi altre i 100 mila euro al metro quadro".

Ma c'è il gioco, nelle sue radici, come in quelle della Sociétés: tutto iniziòdal primo Casinò.

"Mio padre era vice general manager del Casinò, il nonno croupier, come mia sorella. Rilanceremo le slot machines e vogliamo attrarre i cinesi".

Fonte: Corriere Economia