Addio a Roberto Bertazzoni, morto a 81 anni il presidente della Smeg, dalla laurea in economia e commercio alla leadership nella "tecnologia che arreda"

Scomparso il Cavaliere del Lavoro all'età di 81 anni a Parma, protagonista dell'esponenziale crescita industriale dell'azienda fondata dal padre Vittorio nel 1948

L'imprenditore Roberto Bertazzoni, protagonista dello sviluppo industriale che ha portato la Smeg (Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla) fondata dal padre Vittorio nel 1948 a divenire una multinazionale nel settore degli elettrodomestici, è morto all'età di 81 anni a Parma. Lascia la moglie Maria Rita e il figlio Vittorio, attuale CEO dell’azienda. Gli elettrodomestici Smeg appaiono fin sa subito come dei veri e propri rappresentanti del design “Made in Italy”. Sotto la sua guida il colosso reggiano che produce lavatrici, frigoriferi e apparecchi per la cottura è cresciuto fino a dar lavoro a 2.600 persone con cinque stabilimenti in Italia e un giro d'affari di 900 milioni di euro all'anno.

La Smeg di Roberto Bertazzoni

Roberto Bertazzoni, nominato Cavaliere del Lavoro da Oscar Luigi Scalfaro nel 1993, dopo la laurea in economia e commercio era entrato nell'azienda di famiglia agli inizi degli anni '70 diventandone poi presidente e amministratore delegato. Ha fatto parte dei cda di Mediobanca, Rcs e Unicreditdimostrando la sua influenza nel mondo degli affari. Sotto la sua guida, Smeg ha registrato un trend in crescita nel settore degli elettrodomestici e ha diversificato in comparti quali la ristorazione e l'elettromedicale. La crescente notorietà del marchio ed i positivi riscontri commerciali sul mercato interno e su quelli internazionali, sono la risultante dello sforzo costante verso quella evoluzione distintiva del prodotto che, unitamente ad una gamma particolarmente ricca, costituisce fattore di successo e capacita competitiva di Smeg. 

Nel 1977 ha poi commissionato a Franco Maria Ricci la grafica di un nuovo logo per il marchio di fabbrica e nel 1979 ha sponsorizzato la Ferrari di Gilles Villeneuve, si narra che sia stato lo stesso Enzo Ferrari a chiedere a Bertazzoni di appoggiare la sua squadra, testimoniando il rispetto e l’ammirazione che aveva guadagnato nel corso degli anni nel mondo imprenditoriale italiano e oltre.  Nel 1985 nasce invece la divisione Smeg Instruments, dedicata al mondo ospedaliero e medicale. Lo stesso anno inizia quindi la collaborazione con Guido Canali, a cui seguono altri architetti di fama internazionale come Mario Bellini e, nel 1995, con Renzo Piano. Nel 1997 il gruppo si affranca invece dall'anonimato dell'elettrodomestico standard con un frigorifero appartenente all'immaginario degli anni '50 rivisitato, in cui il colore diventa protagonista. 

Tanti i risultati dell'azienda non solo per il fatturato che cresce sempre più, ma anche per l'architettura e la domotica che caratterizzano la sede Smeg. Progettata dall’architetto Guido Canali, ha ricevuto nel 2006 la Menzione d’Onore del Premio “medaglia d’Oro all’Architettura Italiana” della Triennale di Milano. Il progetto è stato presentato alla 13° Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia nel 2012 all’interno del Padiglione Italia, quale esempio architettonico di eccellenza Made in Italy per una struttura attenta alla poetica del territorio, alla vita delle persone, alla sostenibilità ambientale. Il progetto ha inoltre ricevuto il Premio Domotica nel 2007 per la sede dichiarata una delle più innovative d'Italia per la gestione intelligente dei consumi e per l’esempio di sviluppo sostenibile e nel 2008 il Premio Dedalo e Minosse alla committenza di architettura.

Nel 2008 si celebrano i sessant'anni dalla fondazione dell'azienda con la presentazione della linea Newson disegnata dal visionario designer Mark Newson che con questa futuristica linea estetica vince il Wallpaper Design Award l'anno successivo.

Nel 2016 Smeg e Dolce&Gabbana presentano il progetto "Frigoriferi d'arte" realizzando cento frigoriferi unici dipinti a mano da artisti siciliani. Nel corso del 2019 Smeg assume il controllo de "La Pavoni", storica azienda produttrice di macchine da caffè, con sede a San Giuliano Milanese. Al 2023 l'azienda conta 21 filiali in Francia, Regno Unito, Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Paesi scandinavi, Portogallo, USA, Canada, Russia, Sud Africa, Ucraina, Australia, Kazakistan, Polonia, Messico, Hong Kong, Singapore e Cina.

La nascita di Smeg

Nel 1923 i quattro fratelli della famiglia Bertazzoni decisero di dare maggiore visibilità all'azienda, adottando la sigla FBG quale acronimo di "Fratelli Bertazzoni Guastalla" e soprattutto lanciando il marchio 'La Germania'. Quelle scelte furono alla base del successo dei quindici anni successivi. Nel 1937 si ritirò uno dei fratelli, Ettore, mentre nel febbraio del 1939 mori Napoleone. Per circa un anno furono gli eredi di quest'ultimo, Benvenuto, Rubens, Irene, Vittorio, Vittoria e Francesco, assistiti dalla madre, a gestire l'azienda di famiglia. Tuttavia, La Seconda Guerra Mondiale ridusse notevolmente l'attività aziendale. Come molte altre imprese la "FBG La Germania" dovette fare i conti con le scarse disponibilità di materie prime, si arrivo così ad interrompere completamente l'attività nel 1943. Pochi anni dopo i fratelli Bertazzoni decisero di separarsi, nel 1948 Vittorio lasciò i fratelli e fondo le Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla (SMEG). L'anno successivo fu Benvenuto a compiere lo stesso passo, uscendo dall'azienda di famiglia per costituire un'azienda che produceva cucine. 

Vittorio Bertazzoni decise di dare il proprio contributo alla tradizione familiare fondando un’azienda specializzata proprio nella lavorazione di smalti e metalli. In piano Dopoguerra, in un contesto economico di forte crescita e sviluppo, nasce Smeg. L’azienda comincia da subito a studiare prodotti che rispondano alle nuove esigenze degli italiani: i ritmi sempre più rapidi della vita cittadina, strutture familiari nuove, il ruolo della donna lavoratrice sono le tematiche che portano alla nascita della prima cucina, Elisabeth. Siamo nel 1955 ed è il primo elettrodomestico firmato Smeg: già in questo primo elettrodomestico si notano i tratti stilistici che rimandano allo stile delle robuste cucine americane. Ma non è solo il design a far apprezzare Elisabeth: si trattava infatti di una delle primissime cucine a gas con accensione automatica, dotata anche di un programmatore di cottura e della valvola di sicurezza nel forno. Per l’epoca, erano dettagli all’avanguardia. L’azienda conosce un periodo di crescita destinato a durare a lungo.

L'azienda Smeg oggi 

SMEG è presente direttamente in tutti e cinque i continenti, nessuno escluso, con 21 filiali in giro per il mondo, con una filiale in Canada aperta a fine 2021, altre negli Stati Uniti e in Messico e nel sud-est asiatico, rimasto più in ombra per l'azienda negli ultimi anni ma su cui ad oggi si sta puntando molto.  I numeri della compagnia sono 930 milioni di euro il fatturato del 2022. L'Azienda conta all'incirca 2.600 dipendenti nei suoi cinque stabilimenti in Italia. Attualmente è Vittorio Bertazzoni, figlio di Roberto, l' CEO dell'azienda.