Bibanca (Bper), rinnovato il Cda per il triennio al '26, Mariani confermato presidente, Kuhn Vicepresidente, Rossi Dg

L'assemblea ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2023, chiuso con utile a 57,5 mln (+102%) e un patrimonio netto a 364,8 mln (+11,8%)

Bibanca (Gruppo Bper) ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024-2026, confermando per la carica di Presidente Mario Mariani e per quella di direttore generale Diego Rossi, e nominando come Vicepresidente Stefano Vittorio Kuhn. 

Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto da Mario Mariani, Vittorio Stefano Kuhn, Michele Campanardi, Massimiliano Baga, Sara Quintavalla, Ignazio Pischedda, Angela Mameli.

“È un onore e al tempo stesso una grande responsabilità presiedere anche per il prossimo mandato il CdA di Bibanca. Sono molto soddisfatto dei risultati sin qui conseguiti dall’azienda, frutto dell’intelligenza e del lavoro di squadra dei suoi dipendenti. Crescita, efficientamento e innovazione hanno rappresentato in questi anni un impegno quotidiano. Impegno che continueremo a mantenere anche per il triennio che ci prepariamo ad affrontare, per cogliere tutte le opportunità che l’evoluzione del contesto di mercato e il Gruppo BPER ci offriranno” ha dichiarato Mario Mariani, confermato Presidente di Bibanca per il prossimo triennio.

Bibanca, i principali risultati al 31 dicembre 2023

Il conto economico chiude con un utile netto pari a 57,5 mln, superiore di 29,0 mln (+102%) a quello del 2022 (28,5 mln). La ripartizione degli utili deliberata prevede l’assegnazione di un dividendo pari a Euro 0,65 per azione.

Il margine di interesse si porta a 108 mln aumentando del 20,1% (+18,1 mln) rispetto al 2022 (89,9 mln), le commissioni nette sono pari a 57,4 mln e crescono del 36,3% (+15,3 mln) mentre il margine di intermediazione (165,4 mln) si incrementa del 25,3% (+33,3 mln) (132,1 mln).

Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 mln contro i 24,1 mln del 2022 (-12,2 mln, -50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% dell’anno precedente.

Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (NPL gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi.

I Costi Operativi (67,1 mln) sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+3,1%).

Il Cost Income Ratio conferma il trend storico positivo ed è pari al 39,3%, in forte riduzione rispetto al valore del 47,2% di dicembre 2022.

Il ROTE (Return on Tangible Equity) del periodo è pari al 22,3%, più che raddoppiato rispetto al 10,7% di un anno prima.

Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 mln in aumento di 57,6 mln (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022 (1.270,4 mln).

Lo stock di impieghi netti verso clientela è pari a 3,4 mld, in crescita del 12,3% su dicembre 2022 (+0,4 mld).

Il Patrimonio netto ammonta a 364,8 mln (+38,4 mln su dicembre 2022, +11,8%).