Recordati, nel '23 crescono i ricavi a € 2.082 mln (+12,4%) e l'utile a €389 mln (+24,6%); Koremans: "Ottima esecuzione strategica"
Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.A. ha esaminato e approvato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2023
Nel 2023 Recordati ha registrato Ricavi netti consolidati pari a € 2.082,3 milioni, in aumento del 12,4% rispetto al 2022, un EBITDA pari a € 769,6 milioni, +14,4% e un utile netto pari a € 389,2 milioni, in rialzo del 24,6%.
Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.A. ha infatti esaminato e approvato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2023. I risultati consolidati consuntivi dell’esercizio 2023 saranno sottoposti per approvazione al Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2024.
Recordati, le parole dell'Amministratore delegato Rob Koremans
“Il 2023 è stato un anno di risultati eccellenti e di un’ottima esecuzione della nostra strategia di crescita a lungo termine, frutto del costante impegno di tutti i collaboratori del Gruppo. Abbiamo registrato una forte crescita in entrambi i nostri segmenti, Specialty & Primary Care e Rare Diseases, con una crescita organica a doppia cifra che ci ha permesso di generare, per la prima volta, ricavi superiori alla soglia dei € 2 miliardi, nonostante l’effetto avverso dei cambi. Abbiamo sostenuto margini tra i livelli più alti del settore, assorbendo l’impatto dell’inflazione, e intendiamo continuare su questa strada. A fronte del forte andamento del business, siamo fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi per il 2024 e il 2025 e di continuare a creare valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder.”
Recordati, i principali risultati consolidati al 2023
- I ricavi netti consolidati nel 2023 sono stati pari a € 2.082,3 milioni, in aumento del 12,4% rispetto al 2022, o +14,0% a perimetro omogeneo(3) e a cambi costanti (+9,6% escludendo l’impatto della Turchia), in linea con la parte alta dell’intervallo di guidance rivista al rialzo a maggio del 2023. Questi risultati sono stati sostenuti dall’ottimo andamento del business in entrambi i segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, che continuano a registrare una crescita a doppia cifra (a cambi costanti). L’impatto negativo dei cambi, aumentato nella seconda parte dell’anno, è stato pari a € 99,9 milioni (-5,4%) nel 2023, impattando prevalentemente il settore Specialty & Primary Care; di questi € 60,1 milioni sono dovuti alla svalutazione della lira turca, controbilanciata da un prezzo di inflazione più alto.
- Le vendite del settore Specialty & Primary Care nel 2023 sono state pari a € 1.313,6 milioni, con una crescita del 8,7% o 13,6% a perimetro omogeneo(3) e a cambi costanti rispetto al 2022 (6,6% escludendo l’impatto della Turchia); Avodart® e Combodart®/Duodart®, a seguito del completamento dell'accordo commerciale con GSK siglato a luglio, hanno contribuito con ricavi pari a € 25,6 milioni nei mercati di riferimento(4), superiori alle aspettative grazie alla transizione veloce e di successo delle attività nella maggior parte dei mercati. Eligard® e altri prodotti chiave promossi hanno continuato a crescere a tassi superiori rispetto al mercato, con vendite sostenute di farmaci per le patologie influenzali, dopo una performance particolarmente forte nella prima parte dell'anno e una normalizzazione nella seconda metà (con una riduzione nel quarto trimestre che riflette anche l’impatto avverso dei cambi).
- Le vendite del settore Rare Diseases nel 2023 sono state pari a € 714,7 milioni, in crescita del 20,0% rispetto al 2022, o 14,9% a perimetro omogeneo(3) e a cambi costanti, trainate dalle principali “growth franchise”, oncologia ed endocrinologia. Il 2023 è stato il primo anno completo di contributo del franchise oncologico, con ricavi netti pari a € 200,9 milioni, in crescita del 15,2% su base pro-forma(3), un risultato significativamente migliore rispetto al business case dell’acquisizione di EUSA Pharma. La performance dell’anno del settore ha riflettuto anche la continua crescita delle vendite di Signifor® e Isturisa® (per un totale di € 242,3 milioni, in aumento del 41,0% rispetto al 2022), con vendite del franchise metabolico che continuano a dimostrarsi resilienti, con una solida crescita di Panhematin® e Ledaga® che ha compensato l’impatto della concorrenza generica su Carbaglu® negli Stati Uniti e in Europa.
- L’utile operativo rettificato(7) è stato pari a € 626,6 milioni nel 2023, in aumento del 16,9% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 30,1%, riflettendo la robusta performance dei ricavi e le continue iniziative di efficientamento, che hanno compensato l’impatto dell’inflazione. L’utile operativo è stato pari a € 558,0 milioni nel 2023, in aumento del 27,6% rispetto all’anno precedente, riflettendo l’impatto a livello di margine lordo di costi non monetari di € 58,9 milioni (rispetto ai € 49,8 milioni nel 2022), derivanti dalla rivalutazione al fair value del magazzino prodotti oncologici rari acquisito. I costi non ricorrenti, di € 9,6 milioni, significativamente più bassi rispetto ai € 48,9 milioni del 2022, riflettono principalmente le continue operazioni di efficientamento delle attività di vendite del settore Specialty & Primary Care e i costi residuali di integrazione di EUSA Pharma.
- L’EBITDA(1) è stato pari a € 769,6 milioni nel 2023, in aumento del 14,4% rispetto al 2022, e con un’incidenza sui ricavi del 37,0% (rispetto al 36,3% nel 2022), riflettendo la maggiore leva operativa.
- L’utile netto rettificato(2) è stato pari a € 524,6 milioni nel 2023, al di sopra dell’intervallo di guidance, in aumento del 10,8% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 25,2%, beneficiando sia di una performance operativa positiva che di una minore aliquota fiscale. Gli oneri finanziari sono stati pari a € 67,0 milioni, in rialzo di € 31,1 milioni rispetto all’anno precedente, dovuti ai maggiori tassi di interesse e parzialmente compensati da profitti sui cambi (profitti di € 2,2 milioni nel 2023 rispetto alle € 5,8 milioni di perdite nel 2022).
- L’utile netto è stato pari a € 389,2 milioni nel 2023, in aumento del 24,6% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 18,7%, trainato dalla forte performance operativa e dai minori costi non ricorrenti rispetto al 2022.
- Il free cash flow(5) è stato pari a € 456,0 milioni nel 2023, in incremento di € 17,0 milioni rispetto all’anno precedente, assorbendo l’aumento del capitale circolante dovuto ai maggiori ricavi e maggiori interessi passivi.
- Il debito netto(6) al 31 dicembre 2023 è stato pari a € 1.579,4 milioni, o circa 1,96 volte l’EBITDA (pro-forma, assumendo il contributo di Avodart® e Combodart®/Duodart® per 12 mesi), rispetto al debito netto di € 1.419,9 milioni al 31 dicembre 2022. Nel 2023, è stato effettuato un pagamento up-front di € 245,0 milioni per il nuovo accordo di vendita e distribuzione con GSK per la commercializzazione di Avodart® (dutasteride) e Combodart®/Duodart® (dutasteride/tamsulosin) e sono stati pagati € 70,0 milioni a Tolmar International Ltd. a seguito dell'approvazione della variazione per il nuovo dispositivo per la somministrazione di Eligard®. Inoltre, sono stati pagati a Novartis $ 20 milioni per milestone residue su Isturisa®. Nell’anno sono stati pagati dividendi complessivi per € 245,9 milioni.
- Il patrimonio netto è stato pari a € 1.686,4 milioni.