Montalcino, la cantina di Poggio Antico viene riqualificata grazie al progetto firmato dallo studio MC&P – Marco Casamonti & Partners

La presentazione è avvenuta alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dell’architetto Marco Casamonti, del proprietario della Cantina, Didier Ryelandt, di Pier Giuseppe D'Alessandro – Ad Cantina Poggio Antico e del sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli

Firmato dall'architetto Marco Casamonti, è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, dell’architetto Marco Casamonti dello studio Archea/Marco Casamonti e Partners,  del proprietario della Cantina, Didier Ryelandt, di Pier Giuseppe D'Alessandro – Ad della Cantina Poggio Antico e del sindaco di Montalcino, il senatore Silvio Franceschelli, il progetto di riqualificazione architettonica e paesaggistica della azienda agricola Poggio Antico di Montalcino. L’idea portante è quella di riunire “sotto un unico tetto” le varie funzioni ed i vari fabbricati che - a vista o parzialmente interrati - costituiscono la struttura operativa dell’azienda. La forma compatta e prevalentemente interrata permette di ridurre al minimo il consumo di suolo intervenendo prevalentemente su aree che oggi costituiscono resede del fabbricato principale quindi non aree coltivate o di pregio. Il fabbricato si realizza attraverso un grande pergolato coperto da viti rampicanti che circonda le strutture più antiche e delimita i nuovi interventi creando una grande piazza interna - l’agorà - e costituisce l’elemento di paesaggio che riunisce tutto il progetto.“La cantina di Poggio Antico a Montalcino – ha detto il presidente Eugenio Giani - comune che manifesta una continua crescita in termini di qualità e offerta del vino, rappresentando l’immagine della Toscana che viene esportata in tutto il mondo, avrà un progetto di altissimo livello firmato da uno degli architetti più famosi a livello internazionale, Marco Casamonti che peraltro ha già firmato la Cantina Antinori a Bargino, presentata come la numero uno su varie riviste di settore italiane e straniere per la capacità di radunare tutti i principi più innovativi dell’architettura delle cantine. Oggi ringraziamo dunque i proprietari di Poggio Antico per il valore che hanno deciso di dare al loro intervento, ringraziamo il sindaco Franceschelli perché nella nostra Toscana questa cantina made by Casamonti sarà un’eccellenza di livello internazionale e esalterà ancora di più Montalcino, comune non solo meraviglioso ma da una fortissima personalità. Basta ripercorrere la sua storia, quando nel XV secolo divenne uno dei centri più importanti del territorio della Repubblica di Siena e il secolo successivo, nel 1553, quando con il suo castello resistette all'assedio dell'esercito Imperiale e Mediceo durante la guerra che portò alla definitiva capitolazione senese nel 1555. Dopo la resa, fu ricovero di molti cittadini senesi che, capitanati da Piero Strozzi, fecero rivivere in esilio la Repubblica e fecero sì che la città diventasse il capoluogo dei territori ancora non conquistati dai fiorentini, resistendo fino al 1559 quando fu giurata fedeltà a Cosimo de' Medici”. La vite sul porticato avrà anche la funzione di regolare le escursioni climatiche sulla copertura, creando un ombreggiamento nel periodo estivo ma lasciando passare la luce nel periodo invernale. Grazie alla pendenza naturale del terreno è possibile creare più livelli di cantina che, in parte seminterrati, ed in parte scoperti possono essere utilizzati, con accessi indipendenti dall’esterno, secondo le varie funzioni. “Un progetto importante per il nostro territorio – ha detto il sindaco di Montalcino e senatore Silvio Franceschelli - soprattutto in un momento come questo. Stiamo varando il nuovo Piano operativo del Comune, un piano molto ambizioso in termini di investimenti ma soprattutto investimenti che siano compatibili con la sostenibilità, il paesaggio, la cultura e la storia dei nostri territori. Abbiamo un territorio con 1300 partite Iva attive, 500 aziende agricole, quindi dobbiamo far sì che l’impresa possa svilupparsi sì ma nella compatibilità ambientale. Per questo il progetto che viene presentato oggi dell’azienda Poggio Antico firmato dall’architetto Casamonti va in questa direzione, una filosofia che prevede il recupero delle strutture esistenti, la presenza di energie alternative sostenibili e non impattanti e la qualità della produzione: tutti elementi fondamentali per un territorio che fa dell’eccellenza, della qualità e della sostenibilità i suoi punti di forza”. Il materiale proveniente dallo scavo servirà a modellare la viabilità circostante e i raccordi con il terreno esistente, limitando quindi la movimentazione meccanica ed il conferimento in discarica con notevoli risparmi in termini ambientali. Le uve saranno conferite a partire dal livello più alto ovvero il piano campagna partendo a monte della struttura, per poi proseguire il loro percorso a gravità naturale nei livelli inferiori dove ci saranno le varie fasi di maturazione per concludersi nel piano più basso dove avremo l’imbottigliamento e la spedizione. Tale configurazione permette di ottimizzare tutto il flusso produttivo semplificando la gestione e generando economie che si riflettono sulla sostenibilità dell’intervento e sul risparmio energetico e mancata produzione di Co2.“Oggi raccontiamo la storia di un investitore straniero - ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi - che ha affidato l’idea della nuova cantina di cui è proprietario, Poggio Antico a Montalcino, a un grande studio fiorentino come quello dell’architetto Marco Casamonti, il quale ha risposto con un progetto assolutamente compatibile con l’ambiente, innovativo anche sulla linea delle cantine, che ormai sono diventate elementi architettonici di attrazione quasi come i musei, inserito nel contesto ambientale che valorizza sia il territorio e sia il prodotto, il Brunello, che sta continuando a imporsi con performance molto importanti in tutto il mondo". Questa porzione del progetto si sviluppa su due livelli seminterrati dalla superficie di 4000 mq ciascuno. A lato, ma sempre al di sotto del pergolato, si sviluppano due piani di parcheggi interrati per una superficie totale di 3500 mq destinati ai mezzi agricoli, ai parcheggi degli occupati e ai parcheggi dei visitatori. Anche questa porzione del progetto risulta per la maggior parte scavata nel terreno e di modesto o nullo impatto paesaggistico. Tutto il processo di costruzione sarà orientato verso i criteri del risparmio energetico finalizzato alla tutela ambientale attraverso una scelta adeguata di materiali e tecniche costruttive. In particolare, l’efficienza energetica dell’involucro edilizio l’utilizzazione di materiali ecologici e gli impianti innovativi saranno alla base di questa ricerca. “Abbiamo realizzato un progetto di contemplazione del paesaggio”, ha detto l’architetto Marco Casamonti. “E’ un progetto di grandissima semplicità: una terrazza per guardare il Monte Amiata. Un podio con un pergolato di viti, da cui osservare un paesaggio meraviglioso. Poi tutto avviene dentro la terra, dove c’è la temperatura fresca e giusta, dove matura il vino e dove si lavora. D’altra parte abbiamo un territorio straordinario che dobbiamo salvaguardare, allo stesso tempo, grazie alla viticoltura e al vino le nostre campagne tornano a essere luoghi di lavoro e luoghi favolosi di visita. Mettere insieme questi aspetti significa avere ben chiare le priorità: primo il paesaggio e quindi la salvaguardia del territorio; secondo, la sua cura e la sua tutela che passa attraverso il lavoro e quindi anche attraverso le cantine; terzo, queste ultime che possono essere in grado di attirare turismo, visite e persone che con qualità e passione vengono in Toscana. E’ un grande risultato e anche l’obiettivo dei progetti che ci accingiamo a fare in Toscana”.